I Giants stracciano Green Bay; Manning nella storia

Nel Sunday Night game della dodicesima giornata NFL si affrontano al Metlife Stadium le squadre che hanno vinto gli ultimi due Super Bowl, i New York Giants e i Green Bay Packers. Le due squadre arrivano allo scontro in uno stato di forma completamente differente:i Packers hanno conquistato il primo posto nella loro division (a parimerito con i Chicago Bears) e stanno forse giocando il loro miglior football della stagione, i newyorkesi invece sono reduci da un bye week del quale avevano bisogno come il pane per interrompere una striscia di due sconfitte consecutive e di “sloppy play” in generale, nella quale Manning non è riuscito a tirare un TD pass e la difesa aveva mostrato dei buchi impressionanti. Ovviamente negli occhi di tutti al kick-off c’è l’incredibile upset dell’NFC divisional playoff dell’anno scorso a Lambeau Field, che di fatto ha proiettato i Giants verso il Vince Lombardi Trophy. Extra motivazione, dunque, per i Packers, che vogliono dimostrare che la sconfitta con cui hanno chiuso la stagione è stata solo una brutta giornata, solo arrivata nel momento sbagliato. Assenze importanti nella squadra ospite: non sono della partita, oltre al WR Greg Jennings, importanti pedine della difesa quali Clay Matthews, Charles Woodson e Sam Shields. Nei Giants manca Dominic Hixon ma c’è il ritorno di Kenny Phillips nella posizione di safety.

Pronti-via e sono già sette punti per i Big Blue, con una corsa da 2 yards di Andre Brown in end zone, dopo che il perfetto screen pass di Manning per Bradshaw aveva procurato 59 yard di avanzamento all’attacco guidato dal quarterback con il numero 10. Ma passano solo un altro paio di giocate e si ripresentano i big play che hanno martoriato i Giants nelle ultime settimane. Jordi Nelson sfugge a un Corey Webster ancora in difficoltà per ricevere il lungo touchdown pass del pareggio, da 61 yard. In questi primi minuti di partita i passaggi di Manning sembrano spesso imprecisi, troppo corti o troppo lunghi, ma a sopperire alle mancanze sui passaggi ci pensa un rushing game decisamente al di sopra del solito (Bradshaw e Brown saranno fondamentali per la vittoria finale di New York), che proietta i Giants vicino alla red zone avversaria. Poi il passaggio buono arriva: Manning per Rueben Randle da 22 yard. 14 a 7 e prima TD reception in carriera per il WR classe 1991.

I Big Blue hanno un’altra opportunità da ottima posizione di campo nel territorio avversario, dopo il quarto intercetto della stagione di Webster, che si ricorda di essere un giocatore molto migliore rispetto a quello fatto vedere negli ultimi tempi, ma non la sfruttano a dovere, mettendo a segno solo un field goal che porta il loro vantaggio a dieci punti.
Ma la giocata di Webster è solo l’inizio per la difesa dei Giants che inizia a salire in cattedra: riprendono palla i Packers e subito c’è il sack di Chase Blackburn, che porta al three and out.
Quando anche Manning entra davvero in partita, si capisce già chi avrà la meglio alla fine dei 60 minuti. Un altro drive fantastico per i Giants viene chiuso con il TD pass ricevuto da Victor Cruz, e il deficit si allarga ulteriormente sul 24-7. E ancora manca più della metà del secondo quarto.
Green Bay prova a ritornare in partita, con Jordi Nelson che mette ancora in difficoltà Webster costringendolo a un holding che tiene vivo il drive per l’attacco comandato da Rodgers. Ma Green Bay non riesce a convertire un terzo e 1, e si deve accontentare di tre punti.
Un minuto alla fine del primo tempo e palla ai Packers in cerca disperata di punti, ma chi si rivede? L’allegra compagnia della pass rush newyorkese. Umenyiora procura il fumble di Rodgers, JPP lo recupera e palla ancora all’attacco di casa, che non perde l’occasione per mettere in cascina ufficialmente il match. Arriva il TD run da 13 yard di Bradshaw per il 31-20. 117 total yard solo nel primo tempo per il numero 44 dei Big Blue.

Nel secondo tempo la partita non ha più tantissimo da dire, ma arriva un momento storico per i New York Giants. Il TD pass ricevuto da Hakeem Nicks per il 38-10 è il numero 200 nella carriera di Eli Manning, numero che supera il precedente record di passaggi da touchdown in maglia Giants, detenuto fino a ieri da Phil Simms, QB dal 1979 al 1993.
Finirà così, con i Giants che fanno scorrere il tempo restante sul cronometro senza grossi problemi.

Insomma, una prova di forza, una vittoria convincente per New York (7-4), che si scrolla di dosso le preoccupazioni che si erano manifestate dopo le ultime partite, ma soprattutto si mantiene a due partite di distanza rispetto alle dirette inseguitrici nella division, i Dallas Cowboys e i Washington Redskins, il che è decisamente importante, specie considerando che lunedì prossimo ci sarà proprio il confronto tra Giants e ‘Skins, al FedEx Field. La vittoria di stasera consente a Eli e compagnia di essere molto più rilassati in vista di questo Monday Night. I Packers (7-4), invece, sono costretti ad abbandonare dopo solo una settimana il primo posto della NFC North, dato che i Chicago Bears nel pomeriggio hanno battuto i Minnesota Vikings per 28-10. E settimana prossima Green Bay è attesa dagli stessi Vikings in una partita che definire importante è decisamente riduttivo. Riuscirà la squadra del Wisconsin a dimenticare questa partita in un amen e mantenere le redini del proprio destino in vista dei playoff?