Dopo l’head coach Vincent Argondizzo e il suo vice Davide Giuliano, tocca ora all’Offensive Coordinator Andrea Vecchi condurci alla scoperta del Blue Team.
Per rompere il ghiaccio, una domanda facile facile: quali sono i criteri che si seguono per la valutazione degli atleti?
Quali caratteristiche vengono prese in considerazione e come vengono fatti i test?
“Per quanto riguarda la selezione dei giocatori d’attacco, velocità e tecnica sono la base dei criteri di valutazione, e a questi va aggiunto un criterio primario che è quello della conoscenza dei fondamentali di base. Conoscere le coperture delle secondarie, riconoscere il fronte difensivo, come attaccare la linea di scrimmage e fare il taglio giusto, tante cose che fanno la differenza sulla scelta. Puoi essere un ricevitore veloce con buone mani, ma devi conosce anche la cover della secondaria difensiva che stai per affrontare per modificare la tua traccia ed eseguire il gioco nella maniera giusta. Non da ultimo conta anche la velocità di apprendimento del playbook. Tutti i dati degli atleti visionati, vengono inseriti in una scheda personale, in maniera che il coaching staff può vedere i progressi fatti dagli atleti e dentro la quale ogni coach del Blue Team, inserisce le cose su cui ogni atleta deve lavorare per migliorarsi. Queste informazioni vengono condivise con qualsiasi coach o giocatore ne faccia richiesta, consigliando e confrontandosi sul lavoro da svolgere per lo sviluppo del giocatore.”
Sia Vincent Argondizzo, sia Davide Giuliano hanno sottolineato la responsabilità degli atleti una volta inseirti nel Blue Team
“Penso che essere convocati per giocare per la Nazionale Italiana sia un motivo di orgoglio e vanto, far parte del Blue Team deve essere la massima aspirazione per ogni atleta è il sogno che tutti vogliono si realizzi.
Per far parte di questo gruppo non basta essere degli ottimi giocatori, bisogna anche rispettare delle semplici regole. A tal riguardo, è stato creato un decalogo al quale tutti gli atleti finora convocati si sono attenuti senza alcun problema, facilitati anche dal fatto che molti team danno delle regole al proprio interno.”
Un po’ di tecnica, ora. Che tipo di gioco offensivo farà la nazionale?
Va avanti lo sviluppo del sistema Pistol nelle varianti Spread e Power, sicuramente in questo torneo 4 Helmeth, proveremo alcune cose nuove soprattutto in situazioni di goal line. Non stiamo puntando a un sistema fisso proprio per avere più armi a disposizione. Ormai in tutte le categorie dei campionati FIDAF si vedono attacchi in formazioni spread o pistol, questo facilita sia l’inserimento dei giocatori che l’install del playbook.
A questi raduni mancheranno atleti di calibro e peso (tecnico) non indifferente…
Purtroppo a questi raduni dovremo far a meno di giovani interessanti che per infortunio e impegni personali non possono essere presenti. Atleti del calibro di Santagostino, Zucco, Mella, Fiordoro, D’Eramo e Ricchiuti solo per citarne alcuni… Ma ciò sarà vista come un opportunità in quanto ci darà modo di visionare e testare più giocatori.
Prossimamente sarà stilata una lista di atleti di interesse Nazionale sui quali sarà svolto un lavoro di sviluppo e nel mese di settembre o ottobre verrà programmato un try out al sud per avere una più globale visione dei giocatori italiani.
fonte Uff. Stampa FIDAF