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Giaguari 0, Barbari 23

Una partita che passerà alla storia per i Barbari Roma Nord che ieri a Torino, nella semifinale contro i Giaguari, hanno ottenuto un grandissimo successo per 23-0. I Barbari sono giunti a Torino con una ventina di giocatori consapevoli di dover affrontare l’ennesima battaglia cui sono sempre stati abituati: lo hanno fatto con il cuore, […]


Una partita che passerà alla storia per i Barbari Roma Nord che ieri a Torino, nella semifinale contro i Giaguari, hanno ottenuto un grandissimo successo per 23-0. I Barbari sono giunti a Torino con una ventina di giocatori consapevoli di dover affrontare l’ennesima battaglia cui sono sempre stati abituati: lo hanno fatto con il cuore, l’orgoglio e la volontà di conquistare la finale scudetto e poter scrivere ancora a chiare lettere che “l’impresa è compiuta”. Anche il cambio generazionale ha confermato che i Barbari sono avvezzi alle difficoltà e lo spirito vincente e di sacrificio, è ormai un fattore genetico di questa società, che è rimasto consolidato nel tempo anche nel ricambio degli interpreti e il cui merito fondamentale va alla figura di Manuel Schollmeier, che per la quarta volta nella Lenaf arriva in finale, nelle vesti di coach e giocatore, dimostrando a tutti che a 44 anni è ancora vincente, il vincente! Ricordiamo che la società fondata da lui e Daniele Napoli in 12 anni di storia di questa franchigia, vanta ben 5 titoli nazionali e nove finali conquistate e nella Lenaf in 5 anni, ben 4 finali e tre titoli nazionali. Schollmeier ha avuto una chiave di lettura della partita perfetta e già nel primo quarto Di Giorgio ha segnato il touchdown del vantaggio. E come giocatore Schollmeier non si tira mai indietro e lo ha dimostrato sempre sul campo e probabilmente ne va dato atto: è il più forte middle linebacker d’Italia. Ieri ha fermato tutte le corse del runner dei Giaguari, ha deflettato 2 pass e per aiutare a placare le linee di difesa si è reso protagonista di due blocchi fissi dall’inizio alla fine della partita. Nel secondo quarto un forte dolore al costato, ma si è rialzato da vero “Barbaro” ed ha proseguito una delle sue più grandi partite di sempre. Due costole rotte è il responso dell’esame radiografico, ma non si è tirato indietro. E subito dopo è arrivato il raddoppio sempre con Di Giorgio, ma da segnalare il perfetto gioco di tutta la squadra, con Zannoni onnipresente,Costantini a placcare deciso e Paparelli, senza paura contro una difesa dura e ben organizzata. Grandiosi Pace e Pistacchio: il primo con una vistosa fasciatura al braccio, reduce da una operazione, che non è voluto mancare ad una partita importantissima e il secondo recuperato in extremis, determinante nell’affiancare Schollmeier e Vacca, quest’ultimo quasi perfetto ad ogni drive e giunto a Torino con la febbre. Ma tutti sono stati grandiosi, quasi tutti a giocare in doppio ruolo, con Adrian Russo ancora una volta fantastico in difesa e Antonio “Riccio” Russo e Passerini puntuali ad ogni azione. E che dire di D’Orazio e D’Ottavi: monumentali, il cui contributo di forza ed esperienza permette alla squadra la continua crescita. Ancora puntuale a deflettare pass in end zone il solito Gaetani e poi, Auci, Beltrami, Gentili e Gagliardi sempre all’altezza della situazione. Infine Amato e Durante, una sicurezza, capaci di bloccare e placcare le corse del runner e portare blocchi pesanti per aprire i varchi a Di Giorgio, ancora una volta protagonista con tre touchdown. Infatti nell’ultimo quarto di gioco, prima il field goal a segno, poi il touchdown con tanto di “salto ad ostacoli” sull’avversario, fantastico. Un finale di stagione che premia anche Tognoli e Lunati, quest’ultimo ancora colpito duramente ma che non vuole mai mancare e finiamo con Shaw, il quarterback di questa squadra, resosi ancora protagonista di rush decise e vincenti che solo per pochi inches, non gli hanno regalato il touchdown. Merito ai Giaguari, grande squadra, che ha cercato per tutta la partita di ribaltare il risultato, cercando con le corse e poi tentando con lunghi pass in end zone di riagguantare il risultato. Giocatori che non volevano interrompere la loro striscia positiva e volevano anch’essi la vittoria, ma che forse, hanno pagato lo scotto dell’esperienza nelle finali, non erano abituati a fasi concitate e scontrarsi contro difese esperte e avvezze a partite importanti, ma quest’anno hanno ricevuto i complimenti di tutti e avranno sicuramente fatto tesoro di questa esperienza.
Ora per i Barbari l’appuntamento è per la finalissima, sempre a Torino – sabato prossimo alle 21 – contro i Grizzlies Roma, capaci di andare ad espugnare il difficilissimo campo dei Guelfi Firenze.

fonte Uff. Stampa Barbari

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Sfuma proprio all’ultimo ostacolo il sogno dei Giaguari Torino di
giocarsi la finale del torneo di A2 Lenaf, che oltre a tutto i gialloneri di
coach Ankney avrebbero disputato in casa. I Barbari Roma Nord si
confermano avversario tostissimo ed infliggono ai torinesi un 23?0
tanto sorprendente quanto meritato per un team che solo sette
giorni prima aveva disputato un match molto duro in un caldo
africano a Palermo e che si è presentato sotto La Mole con soli 25
atleti alcuni impiegati costantemente sia in attacco che in difesa. Il
pericolo pubblico numero 1, il runner Di Giorgio, si è rivelato
assolutamente inarrestabile nonostante fosse il sorvegliato speciale:
33 corse, 256 yards, tre mete più due trasformazioni ed un field goal.
Questo il bottino del fenomeno col numero 33 che in questi playoff
ha siglato tutti i punti dei Barbari. Alla fine però forse la nota più
sorprendente della semifinale è arrivata dalla giornata nerissima
dell’attacco torinese, il migliore dell’intero torneo di A2, che invece
domenica non è mai riuscito ad entrare in partita. Tanti i palloni fatti
cadere dai ricevitori, grandissima fatica nel rushing game, dove, a
parte le ottime sgroppate del regista Andrea Morelli, che però di
professione fa appunto il quarterback e non il runner, il resto è stato
assolutamente da dimenticare. Un dato per tutti: Giacomo Caruso, il
portatore di palla principe in casa Giaguari, che in stagione regolare
aveva una media di 7 yards a corsa, ha terminato con un totale di ?8
yards. In più una piaga che aveva già flagellato i torinesi in stagione,
quella delle penalità commesse, si è rivelata letale contro i romani,
visto che quasi tutti i grandi guadagni sono stati annullati da
chiamate arbitrali. E in realtà nonostante la grandissima differenza a
livello di yards (285 a 85) e il saldo negativo fra palle perse e palle
guadagnate (?1 con il primo intercetto stagione subito da Morelli) i
Giaguari sono rimasti in partita fino quasi al termine: con tre minuti
da giocare i torinesi erano sulle 19 dei Barbari indietro 0?16, cioè
sotto due mete trasformate alla mano, ma l’ennesima penalità faceva
sfumare anche quest’ultimo tentativo di rimonta. Naturalmente per i
Giaguari rimane la soddisfazione per una grande stagione, ma in
finale approdano per la quarta volta in cinque edizioni, i Barbari che
sabato allo stadio Nebiolo alle ore 21.00 affronteranno i concittadini
dei Grizzlies che nell’altra semifinale si sono imposti 21?6 sul campo
dei Guelfi Firenze

fonte Uff. Stampa Giaguari

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