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Dolphins 62, Doves 14

Gli Energy Building Dolphins Ancona sconfiggono i Doves Bologna con lo straripante punteggio 62-14 portando il proprio record stagionale sul 6-1, ottenendo così la matematica certezza di concludere la stagione con un bilancio vittorie-sconfitte in positivo. Basterebbero queste osservazioni per definire la giornata vissuta domenica. Eppure così non è perchè sarebbe troppo facile, riduttivo e […]



Gli Energy Building Dolphins Ancona sconfiggono i Doves Bologna con lo straripante punteggio 62-14 portando il proprio record stagionale sul 6-1, ottenendo così la matematica certezza di concludere la stagione con un bilancio vittorie-sconfitte in positivo. Basterebbero queste osservazioni per definire la giornata vissuta domenica. Eppure così non è perchè sarebbe troppo facile, riduttivo e irrispettoso nei riguardi dei protagonisti.

Anzitutto la squadra ha ben reagito allo scossone tecnico avvenuto in settimana e dovuto alle dimissioni dello storico coach dorico Gianluigi Luchena.

Poi, il nuovo head coach Roberto Rotelli non solo ha dovuto gestire questo delicato ed improvviso cambio sotto il profilo mentale e psicologico degli atleti, ma ha anche dovuto sopperire all’assenza di ben quattro giocatori della nazionale.

E se le assenze di Stefano Chiappini ed Enrico Leonardi erano certe, quelle dei ricevitori Fulvio Renzi e Michele Marchini sono stati autentici fulmini a ciel sereno. Il primo è stato addirittura costretto a presentarsi al campo con le stampelle causa il riacutizzarsi di un infortunio patito nelle scorse settimane e dovrà probabilmente guardare anche la prossima partita dalla tribuna. Marchini invece ha avuto problemi di salute personali che lo hanno costretto a saltare questa importante sfida ma si spera tuttavia di recuperarlo in settimana.

Nonostante ciò i ragazzi hanno risposto molto bene in campo e, pur facendo notare che i Doves non sono certo apparsi irresistibili, i ragazzi di Rotelli sono stati bravi a concedere poco o nulla ai bolognesi, riducendo gli errori al minimo, per di più su di una pioggia fitta e a vento che sulla carta avrebbe dovuto penalizzare e non poco il gioco d’attacco dei Dolphins, fatto principalmente di lanci lunghi e prese perfette, senza dimenticare che i Doves in difesa schieravano tutti e tre gli americani.

“E’ stata una partita molto intensa sotto il profilo emotivo -esordisce l’head coach ed hall of famer dei Dolphins Roberto Rotelli- visto quanto accaduto nel corso dell’ultima settimana. Ringrazio quindi tutti i ragazzi del roster che hanno dimostrato una fermezza ed una maturità che non li rende secondi a nessuno”. Rotelli si sofferma poi a spiegare il suo stato d’animo spiegando che “sono rimasto frastornato anche io da quel che è successo ma gli incoraggiamenti di tutti quanti mi hanno fatto piacere e mi hanno dato la forza per tenere compatto il gruppo. Anche perchè l’unica cosa da fare, con un solo allenamento da me diretto, era di far rendere il lavoro iniziato da altri ad inizio stagione”. “Ora però guardo al futuro provando a giocarmi partita per partita, facendo di necessità virtù, provando sempre a dare il meglio di me stesso assieme al resto del coaching staff, e soprattutto provando a far dare il meglio di loro stessi a chi scende in campo”.

Progressione dei punteggi alla mano, la partita non ha avuto storia. Già al primo quarto i Dolphins erano riusciti ad andare sul 20-0 prima di incassare un touchdown che ha chiuso il primo quarto sul 20-6. Nel secondo invece la situazione si è fatta ancora più nitida con i Dolphins capaci di realizzare ben 28 punti e chiudere il primo tempo sul 48-6.

La seconda fase di gara è servita al neo head coach per far giocare tutti e concedere minutaggio e prime esperienze ai giovanissimi della squadra, permettendo così a molti titolari di riposarsi e poter recuperare da qualche acciacco.

E alla fine i punti di distacco erano così tanti che l’ultimo quarto si è giocato sotto mercy rules e all’atto pratico il tempo non si è fermato mai.

Miglior in campo Mejdi Soltana, unico ad aver giocato l’intera partita senza mai uscire dal campo. Il pupillo di Rocky Pentello, che studia da quarterback ma sa ricoprire una vastità di ruoli, ieri si è distinto come ricevitore andando pure in touchdown e giocando una partita ottima anche in difesa. Ma perfetti sono stati anche gli americani John Pagliaro, Douglas Rosnick (che sta lentamente diventando un idolo tra le ragazzine anconetane) e ovviamente Rocky Pentello che, come si usa dire in gergo, non fa più notizia nemmeno quando, come ieri, completa 29 passaggi su 37, lancia per 351 yards e manda 6 palle in touchdown. Il tutto, ricordiamolo, sotto una pioggia torrenziale e a vento che lo avrebbe dovuto limitare.

“In conclusione -finisce Rotelli- non posso che rinnovare la stima al mio staff di tecnici ma anche a chi sta fuori dal campo e si impegna a far si che tutto vada per il meglio. In particolare il mio ringraziamento va in questa occasione a Daniele Gagliardini, colui che da anni raccoglie ad ogni partita le statistiche della squadra. Senza il suo incredibile lavoro non potremo fare un minimo di scouting e non sapremo dove sbattere la testa”.

Gli Energy Building Dolphins Ancona restano quindi saldamente al secondo posto dietro ai Warriors Bologna che ieri non hanno giocato. Il prossimo impegno dei dorici è previsto per domenica prossima quando al Giuliani di Torrette, ore 15,30, si presenteranno i Giants Bolzano in uno di quegli scontri diretti che val la pena di vedere e, possibilmente, vincere.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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