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Caribdes 8, Elephants 20
Si conferma la maledizione di non-vittorie tra le mura amiche. Stavolta si è cambiato campo, non al Polo Annunziata (dove si tornerà a giocare il 12 maggio l’ultima partita del girone), ma a Santa Margherita nel centro sportivo Messina Sud. Gli avversari erano gli Elephants 9 Catania. Gli ospiti, autori di una prestazione perfetta soprattutto […]
Si conferma la maledizione di non-vittorie tra le mura amiche. Stavolta si è cambiato campo, non al Polo Annunziata (dove si tornerà a giocare il 12 maggio l’ultima partita del girone), ma a Santa Margherita nel centro sportivo Messina Sud.
Gli avversari erano gli Elephants 9 Catania. Gli ospiti, autori di una prestazione perfetta soprattutto in difesa, hanno rovinato la festa dei Caribdes che, già dopo questa partita, avrebbero voluto festeggiare l’accesso matematico ai PlayOff.
Il primo possesso in attacco è per i Caribdes. I messinesi però non trovano subito feeling con la partita e sono costretti al punt al quarto down. Nemmeno gli Elephants riescono a guadagnare yards e “puntano”. Palla torna in mano al QB Petrullo che sul primo down confeziona la palla ovale nelle mani di Milioti che sfrutta il buco creato dalla linea e si invola in end zone; arriva anche la trasformazione da due punti da parte di Cardile Roberto: 8-0, meglio di così non si poteva cominciare. L’attacco passa agli Elephants che provano ad andare avanti, ma vengono sempre fermati dai difensori messinesi, prima da Cardile R. e dopo da Grillo. Ma il capolavoro arriva poco dopo quando su una palla “snappata” male il numero 77, Cafarella, si fionda ricoprendo il fumble. L’Offense dei Caribdes può riprendere ad attaccare, spazio per Daniele Cardile e Failla che guadagnano il primo down in successione, il primo su un lancio e il secondo su corsa. I Caribdes in posizione favorevole vengono fermati dal tempo, finisce il primo quarto e si cambia campo.
Si riprende dalle stesse posizioni, ma qualcosa si inceppa nell’attacco dei Caribdes. Prima Failla viene placcato da Camarda mentre porta palla. Poi il QB Petrullo litiga con la palla che cade, ma viene ricoperta dai Caribdes sacrificando molte yarde. Arriva anche un sack su Petrullo da parte del numero 52 degli Elephants, Grippaldi, che costringe i Caribdes a giocare un quarto down optando per il punt. L’Offense catanese si fa più minacciosa, Castello prende un primo down su corsa, ci riprova subito dopo ma è placcato da Cafarella e Massaro insieme. Cambio strategia, si lancia su Gulisano che però viene bloccato subito da Romano, torna a portar palla il numero 34, Castello, ma ancora la difesa, nelle persone di Cardile R. e Coccia, fa buona guardia. Siamo sul finire di secondo quarto, finora la Defense messinese è stata perfetta, proprio in questo momento gli Elephants trovano l’imbucata giusta: lancio di Mannino in end zone su Gulisano che, tra due Caribdes, salta e riceve; arriva anche la trasformazione da due con Castello, che riesce ad addomesticare un brutto pallone e portarlo in end zone. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 8-8.
Il terzo quarto si apre con gli Elephants che si affidano sempre a Castello, ma Coccia prima e Cardile R. poi interrompono le sue corse. In seguito distrazione dei catanesi e Raneli pronto a ricoprire il fumble. Messina però non riesce ancora a concretizzare, merito di Grippaldi che legge in anticipo le giocate della Offense dei Caribdes, che gioca il quarto down senza guadagnare abbastanza terreno e passa la palla agli ospiti. Parte un lancio verso il 31, Gulisano, che riceve a metà campo senza troppe difficoltà e, approfittando della disattenzione/pasticcio di corner back e safety avversari, si invola da solo in end zone; la seguente trasformazione da due viene annullata da un placcaggio di Coccia. Sul ritorno del kick off i Caribdes si inventano una bella giocata, una reverse, sulla corsa seguente di Milioti ancora una volta bravo a capire tutto il linebacker di Catania, Grippaldi. Il terzo quarto si conclude con gli ospiti avanti per 8-14.
I Caribdes sanno che nonostante tutto se la possono ancora giocare nell’ultimo quarto, basta un TD più una trasformazione, da uno o due punti è indifferente, per tornare avanti. Purtroppo avvertono anche loro il momento e commettono un paio di errori banali: prima un’infrazione della linea e poi una falsa partenza del ricevitore e si torna indietro di 10 yards in tutto e al quarto down punt, bisogna buttare la palla lontano. Sul possesso che segue Castello si inventa una bellissima giocata: prende palla dopo lo snap e corre solo verso la end zone, nessuno riesce a fermarlo e segna un TD pesantissimo; la trasformazione non arriva, ma a 5 minuti circa dalla fine i Caribdes sono sotto per 8-20. I messinesi provano l’ultimo arrembaggio, ma la linea degli Elephants è più solida che mai, supportata dal tifo dei propri compagni di squadra a bordo campo. Pressano così tanto che i Caribdes perdono palla e Nasisi ricopre il fumble, altro momento chiave del match che va a favore dei catanesi. I Caribdes non si arrendono, Coccia non si arrende e poco dopo stende il QB: sack! Al quarto down gli Elephants “puntano” Milioti torna palla il più avanti possibile, sul lancio seguente è proprio lui che si ritrova in end zone con tra le mani una palla lanciata da Petrullo, il suo QB, ma non riesce a trattenerla, pass incompleto.
Sul punteggio di 8-20 e palla agli Elephants, con pochi minuti al termine, i Caribdes spingono ancora, ma gli ospiti non lanciano più per evitare intercetti, si affidano alle corse di Castello che è bravo a far scorrere il tempo e tenere questa palla pesantissima in mano. Vincono, con merito, gli ospiti, che entrano matematicamente nei PlayOff.
I commenti degli Head Coach e di alcuni giocatori delle due squadre sulla partita.
Francesco Imbesi, Coach dei Caribdes: “C’è poco da commentare, intanto mi congratulo con gli avversari e anche con gli arbitri per la conduzione impeccabile. Noi abbiamo prodotto molto all’inizio volevamo chiudere il primo tempo in vantaggio e c’eravamo quasi riusciti, ma poi si sono viste tutte le nostre mancanze a livello mentale, quando c’era da vincere la partita, nei momenti chiave, noi non ci siamo stati. Loro hanno giocato bene, soprattutto complimenti ai loro due middle-linebacker bravi a leggere sempre in anticipo le nostre giocate.”
Denver Wade, Coach degli Elephants: “Per noi Messina gioca ad un livello di eccellenza, che noi vogliamo eguagliare o superare. I ragazzi lo sapevano e hanno giocato con molta passione. La nostra linea di difesa è migliorata tanto, ha fatto dei passi in avanti. Oggi, in linea, a tratti abbiamo dominato noi. Adesso vogliamo arrivare ai PlayOff, pensiamo una partita alla volta la prossima contro Palermo, ma il nostro obiettivo finale sono i PlayOff.”
Giulio Coccia, Defense Caribdes: “Ho cercato fino alla fine, come penso anche tutti gli altri miei compagni, di vincere per arrivare ai PlayOff; ci proveremo nella prossima partita. Per quanto riguarda la difesa forse non ha funzionato benissimo il centro dell’azione, il linebacker, poi è naturale che quando sono passati avanti lì è un po’ finita perché molti si sono arresi.”
Matteo Castello, runningback Elephants: “Ci siamo dovuti adattare visto l’infortunio di Conticello con delle wide formation, con il runningback o fullback che inizia da QB e poi può correre o effettuare un passaggio. Questa volta, visto anche il team d’emergenza che avevamo, l’abbiamo vinta col cuore. Molti dei nostri giocatori sono giovani, dove non arriva l’esperienza ci mettono l’entusiasmo, come successo oggi. Ogni volta che prendo palla in mano per me è un’emozione grandissima, ringrazio anche coach Denver che oggi mi ha affidato la squadra dicendomi di prendere palla io e provare a sbloccarla.”
Davide Nasisi, Defense Elephants: “Non siamo solo io e Matteo che abbiamo vinto la partita, ma tutti i 20-30 ragazzi. Io credo che questa partita sia stata vinta più dalla difesa, siamo stati impeccabili, quell’unica volta che abbiamo sbagliato abbiamo preso TD. Personalmente voglio fare i complimenti ad un nostro giovanissimo compagno, il numero 3 Daniele Camarda.”
Fabrizio Romano, corner back Caribdes: “Sul primo lancio in cui abbiamo preso touchdown quello era il mio uomo, solo che con quello schema il punto in cui hanno lanciato era l’unico punto debole. Io ero davanti ma non ho potuto fare niente perché la palla era molto alta e precisa, si è abbassata, mi ha scavalcato. Sul secondo lancio abbiamo fatto confusione perché i loro ricevitori si sono incrociati e l’errore è stato che non ce li siamo scambiati, nonostante in allenamento avessimo provato delle mini-marcature a zona, e quindi ci siamo ostacolati un po’ tra di noi.”
fonte Uff. Stampa Caribdes
Autore: Fabio Gentile
Data di pubblicazione:
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