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I Dolphins cercano il sesto sigillo con i Doves

Obiettivo sesta vittoria con in testa un concetto chiaro e semplice: nessuna partita è facile e gli avversari sono tutti temibili e meritevoli di rispetto. Con questa premessa, che non è solo una mera frase decoubertiniana ma un modo di intendere ogni sfida sportiva, gli Energy Building Dolphins Ancona si preparano al match contro i […]



Obiettivo sesta vittoria con in testa un concetto chiaro e semplice: nessuna partita è facile e gli avversari sono tutti temibili e meritevoli di rispetto. Con questa premessa, che non è solo una mera frase decoubertiniana ma un modo di intendere ogni sfida sportiva, gli Energy Building Dolphins Ancona si preparano al match contro i Doves Bologna, squadra ancora con zero vittorie, di domenica prossima al Giuliani di Torrette alle 15,30.

Sino ad oggi i Doves hanno infatti perso tutte e sei le partite giocate. Nobile decaduta, è stata definita da qualcuno dato che nel 1985 riuscirono anche a laurearsi campioni d’Italia, mentre nel presente non riescono a vincere una partita dal 30 maggio 2009. Squadra materasso quindi? Assolutamente no. I Doves non prendono più touchdown su touchdown come lo scorso anno e soprattutto, pur perdendo sempre, han dato filo da torcere a tutte le formazioni sin qui affrontate. “Più che un problema di qualità a me pare abbiano un problema di quantità, avendo un roster ridotto” aveva detto dei Doves il coach dei Dolphins Gianluigi Luchena in settimana. E i fatti sino ad ora sembrano avvalorare questa tesi.

Inoltre non va dimenticato che anche domenica scorsa i Dolphins ad Ostia han sudato e faticato più di quanto il punteggio finale lasci intendere per sconfiggere i Marines Lazio, anche loro a zero punti in campionato.

Segno di un football molto livellato e che non concede spazi per riposare. Le partite davvero facili non esistono più ed occorre trattare con un occhio di riguardo tutte le squadre.

“E’ proprio così -spiega Alessandro Angeli coodinatore della linea difensiva- che da diverse settimane da un’ampia mano anche nell’allenare un po’ tutta la difesa- considerare i Doves come un avvversario abbordabile solamente perchè sino ad ora han sempre perso sarebbe controproducente e irrispettoso”.

Angeli, gloria del football italiano con i suoi 23 anni di carriera, in cui ha vestito le maglie di Angels Pesaro, Dolphins Ancona, Giants Bolzano e Warriors Bologna, capace di giocare 7 finali di italiane e 2 europee, e nominato per ben 2 volte miglior uomo della linea difensiva del superbowl italiano, in settimana ha ricevuto i complimenti di Luchena per l’esperienza portata e soprattutto la tanta pazienza dimostrata nel lavorare con i giovani.

“L’impegno -è sempre “Ale” a parlare- non deve assolutamente essere preso sottogamba. In primis perchè loro han tutto da guadagnare e nulla da perdere da questa partita, poi perchè i loro americani sono molto molto buoni. E infine -conclude il discorso Angeli aprendo un nuovo capitolo- perchè abbiamo molti giovani che sono sì pieni di entusiasmo ma alla lunga potrebbero pagare con entusiasmo e motivazione”.

“I giovani -prosegue il coordinatore della DL- vanno continuamente motivati, entusiasmati e tenuti sotto alta concentrazione. In particolare in occasioni come queste, dove vincendo avremo la certezza matematica di chiudere la stagione in positivo, cioè con più vittorie che sconfitte e poterci meglio lanciare verso il finale di stagione dove avremo quattro partite di fuoco di cui tre contro avversarie dirette per la griglia playoff”.

Il segreto quindi? “semplice, tenere i giovani col cuore che batte a mille e carichi di adrenalina, concentrati nel fargli eseguire schemi e compiti assegnati, evitando che inizino a pensare troppo e finiscano per distrarsi facendo le cose di testa loro”.

E più in generale per l’intera squadra? “Quest’anno i Dolphins sono davvero una grande squadra. E possiamo davvero vincere contro tutti ma anche perdere contro tutti come ha dimostrato il primo tempo giocato coi Marines. Apposta occorrerà sempre approcciarsi bene all’avversario, specialmente a quelli che preferiscono far correre la palla anziché lanciarla”.

Tornando alla sfida coi Doves, gli emiliani si avvalgono di tre americani molto bravi che si muovono bene con un buono, ma limitato nel numero, gruppo di italiani. I bolognesi sembran passare da un gioco basato sulle corse ad uno fatto di lanci con una discreta disinvoltura.

Il quarterback Bill Ashburn è dotato di buon lancio e visione di gioco e sicuramente è un QB molto più “classico” del Kellen Pruitt visto nel ruolo coi Marines.

Matthew Devlin agisce sia come runningback che in difesa come tight end e sino ad oggi non ha deluso le aspettative realizzando ad oggi ben 7 touchdown e correndo per 658 yards complessive.

Attenzione anche al terzo nordamericano, Gavin Romanick, capace di fare la differenza sia in difesa come linebacker che in attacco come ricevitore.

Tra le fila dei Dolphins out per infortunio ancora Stefano Chiappini ed Enrico Leonardi. Certa invece la presenza del defensive line Gabriele Caruso, uscito malconcio dal Giannattasio di Ostia.

Appuntamento rinnovato quindi per la sfida contro i Doves di domenica alle ore 15,30 al Giuliani di Torrette per un altro splendido pomeriggio di football made in Energy Building Dolphins Ancona.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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