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Lions 21, Daemons 34

Era cominciata in salita, con i Lions a controllare il gioco, ad imbrigliare i tentativi dei Daemons e a segnare per primi. Daemons, però, pronti alla reazione, immediata sul kick off return. Major Culbert riporta il pallone in end zone e i Daemons mantengono il contatto, seppur sotto di un punto per la trasformazione fallita. […]



Era cominciata in salita, con i Lions a controllare il gioco, ad imbrigliare i tentativi dei Daemons e a segnare per primi. Daemons, però, pronti alla reazione, immediata sul kick off return. Major Culbert riporta il pallone in end zone e i Daemons mantengono il contatto, seppur sotto di un punto per la trasformazione fallita. Davanti ad un gran pubblico i Lions si riportano avanti, e stavolta i biancorossi di coach Vecchi ci mettono un po’ di più a riprendersi.

Deve passare l’intervallo e nel secondo tempo ancora Culbert riporta sotto i Daemons. Si va avanti con un td a testa ancora per un po’, fino a quando Culbert porta il parziale 20 a 21 con i Lions sempre avanti e Daemons ancora sotto. Di un punto. Sarà ancora l’americano, con due corse delle sue, a segnare ancora due touchdown prima del fischio finale, permettendo ai Daemons di vincere in rimonta una partita nata per il verso sbagliato, con un attacco che stentava e con una difesa in campo costretta a sudare le proverbiali sette camicie per limitare i danni.

I Daemons, quest’anno sono così, faticano a “carburare” per poi, quando le cose cominciano a girare per il verso giusto, riuscire a portare a casa il risultato. Com’era successo a Roma contro i Marines, com’è successo a Bergamo contro i Lions. I Daemons sono adesso con un record di 3-2, tre vinte e due perse (una di un punto…) e possono cominciare a scrollarsi di dosso l’etichetta di “matricola” del campionato.

Ora però testa a posto, respiro profondo e giù a lavorare duro, che sabato a Cernusco arrivano i Panthers Parma, Campioni d’Italia in carica e attualmente al secondo posto in classifica con un record di 5-2. Affrontarli non non sarà facile, ma chissà…

fonte Uff. Stampa Daemons

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Per i Lions Bergamo non poteva capitare avversario peggiore nel momento cruciale del campionato. La partita contro i Daemons Martesana infatti era da vincere assolutamente per potere guardare il proseguo del campionato in maniera più positiva, dopo l’ultima dolorosa sconfitta contro i Rhinos in overtime. Le dimissioni del capo allenatore Luca Lorandi giunte in settimana si sperava dessero la scossa alla squadra. Ieri al suo posto, fresco di nomina, c’era Davide Donnini, già allenatore della difesa, mentre come capo allenatore dell’attacco è stato nominato Angelo Busi, un ritorno a casa per lui che con i Lions ha vinto molto in passato.
La giornata finalmente primaverile, il bel sole e il grande pubblico che ancora una volta ha affollato il centro sportivo di Azzano S. Paolo non è bastato, nonostante le premesse, a vincere questa partita. Eppure i Lions erano partiti subito alla grande portandosi immediatamente in vantaggio. Infatti al primo velocissimo drive offensivo i Bergamaschi bruciano il campo con cattiveria fino alla conclusiva corsa di Daryl Forte in end-zone + trasf. di Ezio Marone per il momentaneo (7-0). Ma l’entusiasmo viene spento subito con una doccia gelata, sul kick-off return, Culbert, uno dei tre giocatori USA schierati dai Daemons, riporta il pallone direttamente in endzone dopo aver superato svariati placcaggi, la trasformazione viene stoppata, risultato (7-6).
Dopo questa sfuriata iniziale le difese prendono le misure agli attacchi avversari che non riescono più a rendersi pericolose e così finisce il primo quarto. Il secondo comincia nello stesso modo e sembra di rivivere l’equilibrata partita della settimana precedente, ma finalmente sul finire del primo tempo Bart Blanchard, anche oggi sempre sotto pressione e in evidente difficoltà, trova uno dei suoi ricevitori preferiti, Marco Podavitte, che dopo avere ricevuto il pallone, rompe un placcaggio e s’invola in end-zone + trasf. di Marone per il (14-6) e fine del primo tempo.
Alla ripresa del gioco la squadra ospite riparte in attacco e il solito “indemoniato” Culbert corre in end-zone scivolando tra le maglie difensive dei Lions che fino a quel momento lo avevano contrastato con efficacia, anche in questo caso trasf. no good (14-12).
I Bergamaschi non ci stanno, vogliono vincere e replicano immediatamente. Ci pensa il solito grande reparto difensivo che costringe gli avversari ad un calcio di allontanamento, sul quale Thompson prende palla e attraversa tutto il campo con una grandissima corsa e segna il touchdown che ristabilisce le distanze, + trasf. (21-12).
Ma qui si esaurisce l’attacco Orobico nel quale dobbiamo comunque mettere in risalto la grande prestazione degli italianissimi Andrea Ghislandi e Marco Podavitte, poi e’ un monologo Milanese. E’ sempre Culbert a portare lo scompiglio nella difesa Bergamsca, prima con una corsa centrale segna e riporta il punteggio sul 21-20 grazie ad una trasformazione alla mano da due. Poi lo sterile attacco bergamasco si blocca e i Daemons operano il sorpasso. I Lions pasticciano in attacco e provocano un fumble che viene ricoperto dagli avversari, il cui successivo drive offensivo punisce senza pietà i padroni di casa con il solito Culbert, sempre lui, autore dell’ennesima segnatura su corsa, piu’ trasformazione sempre da due punti per il 21-28.

Ci sarebbe ancora l’ultimo quarto di gioco per ribaltare il risultato e vincere la partita. Ma oggi non c’è nulla da fare, la squadra Martesana si conferma osso durissimo e la difesa sempre molto aggressiva costringe l’attacco bergamasco alla resa, fino al colpo di grazia ancora di Culbert con una corsa di 70 yards direttamente in end-zone per il 21-34 finale.

fonte Uff. Stampa Lions

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