Bolzano – I Dolphins Goes Ancona perdono e lo fanno di un punto a Bolzano, contro dei Giants guidati dall’eterno Reggie Greene e dal quarterback Antonio Colston. La sconfitta è giunta negli ultimissimi secondi di gioco con una corsa in end zone di Greene e soprattutto grazie ad un abile possesso palla da parte dei bolzanini molto abile a gestire tutto il tempo a loro disposizione evitando così che i Dolphins potessero avere un altro drive in attacco. Ma a compromettere il match dei Dolphins è stata anche, ed ancora una volta, la mancanza di esperienza di molti ragazzi ritrovatisi spesso disarmati nelle giocate chiave dei Giants, sicuramente armati di maggiore esperienza. Basti pensare che i Dolphins hanno dissipato un vantaggio di 20 punti permettendo il cosidetto comeback (ritorno) di Reggi Greene & soci. “L’importante – come spiega l’offensive coach Roberto Rotelli- è che i ragazzi abbiano imparato dagli errori commessi traendone importanti lezioni”. Buona ma migliorabile la partita in attacco del nuovo americano Mando Ancona. Come facilmente pronosticato da tutti, il suo inserimento al posto del dipartito Thom Hausler ha tolto potenzialità all’attacco ma ha dato maggior peso e qualità in difesa, dove Mando ha fatto la differenza nel ruolo di linebacker. Una posizione in cui, dopo partite e partite di sofferenza, i Dolphins vantano ora un terzetto di altissima qualità, di cui fan parte oltre al citato Ancona anche Andrea D’Eramo (ottima la sua prestazione ieri, quando ha anche sostituito come centrale di linea l’infortunato Paolo Belvederesi) ed un Roman Vikhnin tornato finalmente in forma. Con la sconfitta di ieri i Dolphins scivolano al terzo posto in classifica, superati dai Panthers Parma. Infatti anche che gli Elephants Catania hanno perso contro i Rhinos Milano e soprattutto i Seamen Milano sono tracollati nel secondo tempo contro i Marines Lazio. E adesso ci sono ben cinque squadre racchiuse in un solo punto (cioè vittoria). Chiaro quindi che la prossima partita a Milano, sponda Seamen, diventerà cruciale per i Dolphins che in caso di vittoria vedrebbero i playoff al 99% in tasca ed in caso di sconfitta precipiterebbero in un baratro che solamente 10 giorni fa sembrava impensabile.
La partita:
Pronti via e dopo il primo drive buttato dai Giants i Dolphins fan subito touchdown grazie al nuovo arrivato Mando Ancona che non poteva presentarsi meglio per lo 0-6 (trasformazione non buona). Ma al secondo possesso di palla i Giants non sbagliano e Reggie “la pantera nera” Greene ricorda a tutti chi è con una corsa delle sue per il 7-6 (trasformazione ok). La partita è intensa e ben giocata da entrambe le squadre che finiscono per annullarsi a vicenda. Infatti i Dolphins, pur non perdendo più palla per tutto il quarto non riescono a concretizzare nemmeno un punto.
Il secondo quarto è invece una “festa dello sport” per gli anconetani. I Giants non concludono il down e nell’azione successiva Rocky Pentello (straordinaria anche ieri la sua prestazione che lo conferma come il miglior quarterback della IFL al momento) serve l’ottimo Michele Marchini per il 7-12 (trasformazione non buona). Qua i Giants vanno in bambola ed il loro tentativo d’attacco si conclude con un nulla di fatto. Cosa che non succede ai Dolphins con Pentello che trova il sempre abile Fluido Renzi libero per il 7-20 (trasformazione da 2 finalmente buona). Ma la crisi Giants non è finita qui e al possesso di palla successivo il QB dei Giants Colston si fa intercettare un passaggio da Roman Vikhnin che poi corre in end zone per il 7-26 (ancora un errore in trasformazione per i Dolphins). Gli anconetani sembrano avere la partita in pungo ma come capita troppo spesso la fine del secondo quarto è cruciale nell’economia della squadra in termini di intensità mentale ed infatti i Giants fanno quadrato e chiudo il primo tempo sul 20-26 grazie ad una corsa di Greene e una ricezione di Marco Bonacci.
Il terzo quarto è senza dubbio quello più spettacolare e giocato all’arma bianca dato che le squadre in termini di punteggio se le danno di santa ragione. Iniziano i Dolphins con Pentello che serve Marchini per il 20-32. I Giants però ne hanno abbastanza e piazzano un uno-due micidiale con Greene e le sue corse, complice anche un intercetto di Vitale che ha tolto la palla all’attacco anconetano. I Dolphins non sono però morti e chiudono il terzo quarto con un touchdown di Fluido Renzi per il 34-40.
Il vantaggio dei Dolphins non è tranquillizzante e la partita è apertissima. Lo sanno tutti e soprattutto i Giants ci credono fermamente consci che una sconfitta li avrebbe estromessi dal giro playoff e van subito in meta ancora una volta con Greene per il 41-40. L’attacco Dolphins però non demorde e grazie alla coppia Rocky Pentello-Derick Alexander mette a segno uno dei touchdown più belli degli ultimi anni. Roba da videoteca del campionato italiano. 41-48 a 6minuti e 36 dalla fine. E qui i Giants compiono il loro piccolo capolavoro. Invece che farsi prendere dal panico decidono di giocare il down fino all’ultimo per evitare il contrattacco Dolphins. Una scelta quanto mai azzeccata perché la vittoria giunge nei 24 secondi finali. Prima Colston serve perfettamente Marco Bonacci per il 47-48 e poi nella trasformazione da palla all’immortale Reggie Greene che con la sua corsa da i 2 punti decisi per la vittoria ai suoi Giants. 49-48.
E da adesso per i Dolphins è vietato sbagliare