Alcuni avevano semplicemente chiesto un segnale positivo, altri avevano domandato una prova di carattere e d’orgoglio. I Seamen hanno accontentato tutti, oltre ogni rosea previsione, portando a casa in un sol colpo derby, primi punti in Italian Football League e la sensazione che da oggi sia cominciato quel nuovo corso che tanti attendevano. Ventuno anni dopo le strade di Seamen e Rhinos son tornate a incrociarsi nel massimo campionato dando vita a una delle gare più esaltanti e ricche di pathos che a memoria sia dato di ricordare. Ventuno anni dopo i marinai hanno lavato l’onta di quella dura sconfitta, patita nel 1990, che precedette il loro scioglimento e oltre quattro lustri d’oblio, fatti di bei ricordi e di progetti infranti. Il sogno blue navy, riaccesosi esattamente due anni fa, quale miglior modo di festeggiare la seconda candelina della nuova era, è oggi una realtà che contempla due titoli giovanili, una formazione di football a nove in ascesa, un movimento in costante crescita e un team in IFL che, da ieri, accende la fantasia. La nuda cronaca del derby ben rispecchia le emozioni che gli oltre mille spettatori, assiepati sulle tribune del Vigorelli, hanno potuto vivere per tre ore di football di buon livello. Le prime realizzazioni, opera di Fabio Santagostino (20 yds di passaggio da Anderwkavich) e di Butler che impatta per i Rhinos con una corsa da 30 yarde (6-6), sono solo il prologo per un avvincente alternarsi di mete che vede ancora Fabio Santagostino portare avanti i Seamen nel primo quarto con una splendida ricezione per oltre 50 yarde di guadagno (l’extra point arriva dal piede di Rasoli). Registrate le difese, che poco concedono nella seconda frazione, tocca a Korte, su corsa(6-20 con la successiva trasformazione) e poi ad Arioli, imbeccato da Dally fissare lo score sul 12 a 20 che conclude un palpitante primo tempo. Alla ripresa delle operazioni uno snap sbagliato offre all’attacco dei marinai la palla a un passo dall’end zone avversaria. L’occasione è convertita in touchdown da Kell, anche per lui prima soddisfazione nel torneo, che riceve da Anderwkavich (12-26 lo score). Inevitabile la reazione dei rinoceronti che passano con una corsa di Dally (18-26). Nel botta e risposta che contraddistingue il terzo quarto c’e’ tempo per una nuova marcatura d’Anderwkavich, abile nell’approfittare di un buon drive e violare su corsa l’end zone nero arancio (18-33 con la conversione di Rasoli). Chi crede che il derby abbia terminato le sue emozioni è destinato a ricredersi nell’ultimo quarto quando prima ancora Dally (3 yarde di corsa), poi Peveraro (40 yds di passaggio sempre dalle mani di Dally) avvicinano i Rhinos a due soli punti (31 a 33). Gli ultimi istanti di gioco, con i rinoceronti sulle 20 yarde “marinaie”, sono degni del miglior thriller di Agatha Christie con il ruolo del “maggiordomo” impersonato da Butler, autore di un fumble “mortale” ricoperto dall’indomita difesa blue navy. Poi c’e’ solo il tempo per il fischio finale e per la festa della “ciurma” di CJ Robertson che regala agli archivi un risultato atteso da ventuno anni. Per gli amanti delle statistiche si segnalano i primi intercetti della stagione ad opera di Magnani e Korte e la consegna dell’MVP, previsto in occasione del derby, che è andato ad appannaggio di un immenso line backer di nome Thomas Korte.
Rhinos Milano – Seamen Milano 31-33 (6-13 6-7 6-13 13-0)
Marcatori:
I quarto
TD SEA Santagostino (pass da Anderwkavich) trasf. no good
TD RHI Butler (run) trasf. no good
TD SEA Santagostino (pass da Anderwkavich) + 1 Rasoli
II quarto
TD SEA Korte (run) + 1 Rasoli
TD RHI Arioli (pass da Dally) trasf. no good
III quarto
T D SEA Kell (pass da Anderwkavich) trasf. no good
TD RHI Dally (run) trasf. no good
TD SEA Anderwkavich (run) + 1 Rasoli
IV quarto
TD RHI Dally (run) trasf. no good
TD RHI Peveraro (pass da Dally) + 1