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I Bengals passano all'ultimo respiro

BENGALS BRESCIA – BOBCATS PARMA 6 – 0 (0-0; 0-0; 0-0; 6-0) Segnature: 4° quarto D. Tomagra (Bengals), Td su ritorno di intercetto da 100 yarde (no trasformazione). La cronaca: Di fronte ad un pubblico straripante (la tribuna del Nova non è davvero più sufficiente a contenere i tifosi delle tigri), i Bengals hanno giocato […]



BENGALS BRESCIA – BOBCATS PARMA 6 – 0 (0-0; 0-0; 0-0; 6-0)

Segnature:
4° quarto
D. Tomagra (Bengals), Td su ritorno di intercetto da 100 yarde (no trasformazione).

La cronaca:
Di fronte ad un pubblico straripante (la tribuna del Nova non è davvero più sufficiente a contenere i tifosi delle tigri), i Bengals hanno giocato una partita avara di emozioni, riscattata nel finale , a tempo ormai scaduto, dalla straordinaria azione della vittoria.
Sono, però, davvero poche le note positive registrabili nell’esordio stagionale delle tigri se si esclude la difesa ormai una garanzia. La squadra è apparsa davvero indietro con la preparazione, quanto meno nel reparto d’attacco e già in avvio di match la contesa pareva dominio assoluto delle due retroguardie.I Bengals, lontani parenti di quella squadra che la passata stagione aggiornava settimanalmente i propri record offensivi, per tutto il primo quarto erano costretti a restituire palla ad ogni possesso con continui calci di allontanamento (punt); stessa sorte del resto per Parma, apparsa a sua volta in grave ritardo nell’affinamento delle meccaniche di gioco.
Poco spettacolo anche nel secondo quarto se si eccettuano alcune buone corse del quarterback bresciano Turotti e un paio di passaggi completati dal regista parmense Amadasi. Una pioggia di penalità non aiutava il gioco a scorrere fluido; solo un lampo di Cardigno, che portava palla finalmente oltre la metà campo, sembrava poter dare la scossa alle fila bresciane ma anche l’ultimo drive del primo tempo si chiudeva con un nulla di fatto sul duro placcaggio del difensore ospite Belletti.
Nella ripresa nulla di nuovo: il pacchetto di runner bresciani faticava assai a guadagnare metri e neppure l’innesto del giovane Cristiano a fianco di Barbolla, Milesi e Zanola cambiava le sorti della partita.
Tra una gragnola di reciproci calci di allontanamento si segnalava uno Schinetti sempre pronto e reattivo sui portatori di palla ospiti e l’ennesima pessima perdita di palla in ottima posizione di campo per i Bengals, la seconda occasione di sbloccare il risultato sfumata per macroscopici errori di esecuzione delle giocate.
Si arrivava così all’ultima frazione nel modo peggiore: Turotti veniva intercettato e i Bobcats parevano aver trovato il bandolo della matassa con una combinazione di corse e lanci finalmente efficaci. La difesa bresciana appariva provata dopo un’intera partita in trincea ma Archetti si superava due volte di fila contrastando il forte runner avversario Armah. La palla tornava ai Bengals giusto in tempo per un’ennesima perdita di possesso, gravissima perché nelle ultime trenta yarde difensive e a due minuti dalla fine dell’incontro.
Un’ultima occasione per i Bobcats più che convinti di poterla sfruttarle al meglio: Amadasi completava due volte per il solito Palmer, portando i suoi fin sulle 2 yarde difensive dei Bengals quando ormai il cronometro segnava pochi secondi dalla fine. L’ultima azione si apriva in perfetto stile cinematografico, quasi al rallentatore, con Amadasi che fintava sulla sinistra, si sganciava sulla destra e infine, a tempo scaduto, lanciava in endzone; i 400 del Nova trattenevano il fiato, il lancio era buono, perfetto per le mani del ricevitore, la panchina ospite era già pronta ad esplodere quando Davide Tomagra, con un guizzo strepitoso, anticipava in volo l’avversario: il pallone era suo, davanti a lui il campo aperto, spazzato dai blocchi di Leoni e compagni, e così la cavalcata vincente su ritorno di intercetto durava per più di 100 interminabili yarde, fino in meta.
L’impresa di Tomagra segnava la fine della partita e con essa una vittoria ormai insperata ma soprattutto trovava immediatamente posto nel libro dei record dei Bengals e della Storia del football italiano.

Sopiti gli entusiasmi di un finale comunque da cineteca è tempo di bilanci; lasciamo quindi spazio ai commenti del presidente Virgilio Baresi e del capo allenatore Gerardo Vera Gomez.
Baresi: “purtroppo non è stata una bella partita, Parma ha cominciato ad ingranare nel secondo tempo sfruttando il grande talento del quarterback Amadasi ma sapevamo che quando in un incontro di football due squadre faticano così tanto a creare gioco la prima che sbaglia viene immediatamente punita, così è stato, anche se nel modo più incredibile, a tempo scaduto è arrivata l’azione decisiva di Tomagra”; “paghiamo caro il ritiro di alcuni veterani, soprattutto in linea, le nuove leve, davvero numerosissime, hanno bisogno di qualche partita per ingranare, il ricambio generazionale non è mai indolore per adesso è importante avere iniziato il campionato con una vittoria”.
Vera Gomez: ”l’aver chiuso la stagione regolare 2010 da imbattuti non ha certo giovato alla squadra, ho notato un certo appagamento generale che deve essere assolutamente superato, un esordio così difficile può essere la giusta scossa all’ambiente; Parma è davvero cresciuta rispetto all’anno scorso con una difesa di alto livello e un attacco ricco di ottime individualità; ci aspettavamo una partita diversa, devo ammettere che ci hanno sorpreso ”; “ sono convinto che la nostra squadra abbia grandi potenzialità, dobbiamo lavorare ancora molto sul timing di gioco e, come normale, tutto l’attacco richiede ancora tempo per rendere al massimo; abbiamo molti esordienti tra le nostre fila, questo nel breve periodo è un gap tecnico ma alla distanza è una garanzia di crescita e di entusiasmo”; “riguardo al azione decisiva a tempo scaduto mi limito a sottolineare un aspetto del football che sembra un’ovvietà ma nel nostro sport è una verità sacrosanta: bisogna lottare fino alla fine, nel football nulla è scontato”.

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