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DAZEROADIECI Week in Review: Settimana 13

DAZEROADIECI ti racconta la Week 13 NFL. Vediamo i temi più importanti inseriti nella nostra Week in Review.


DAZEROADIECI è il podcast curato da Touchdown Magazine che ripercorre, in un numero di tematiche sempre compreso tra zero e dieci, gli avvenimenti più salienti della settimana di NFL appena trascorsa.

In questo spazio testuale vogliamo riproporre i temi affrontati in formato audio, così da dare modo a tutti di avere qualche anticipazione su quanto potranno ascoltare, in maniera più approfondita, scaricando comodamente l’ascoltabile. Per quanto riguarda la Week 13, abbiamo selezionato gli spunti seguenti:

  1. Nella partita inaugurale del Giovedì del Ringraziamento, I Detroit Lions vincono la loro undicesima partita stagionale, ma lo fanno con più fatica del previsto, nello scontro divisionale con i Chicago Bears. Pur partendo meglio, Detroit lascia l’iniziativa agli avversari per ampi tratti del secondo tempo. Il momentum cambia dopo che Jahmyr Gibbs droppa in end zone la palla del TD che avrebbe dato una buona distanza di sicurezza ai suoi. Da quel momento in avanti, Chicago si rianima, ma invano. Qualcuno poi ci spiegherà perché Matt Eberflus non chiama il suo ultimo timeout e gioca soltanto un play invece di due, allo scadere. È possibile che questo errore abbia inciso sul suo licenziamento, arrivato al termine di questa sfida.

  2. In uno scontro divisionale dove si segnano moltissimi punti, i Pittsburgh Steelers hanno la meglio sui Cincinnati Bengals. Russell Wilson inizia male, con un pick 6, ma poi mette assieme la sua migliore prova con Pittsburgh, regalando agli annali una performance da 3 TD e 414 yards in passaggio. La difesa dei Bengals resta tremenda e subisce, ancora una volta, più di 30 punti. Joe Burrow e il suo ottimo attacco non sono in grado di reggere, da soli, per gli interi 60 minuti di gioco.

  3. I Los Angeles Chargers vincono la partita contro gli Atlanta Falcons grazie a una difesa che intercetta Kirk Cousins 4 volte. Sebbene l’attacco californiano non sia funzionale, fa sicuramente meglio di quello dei Falcons, che gettano alle ortiche una sfida che potevano vincere e si ritrovano 6-6 a causa di sviste del loro QB che non iniziano certo in questo match. Atlanta ha dei bei limiti ma, di questo passo, Michael Penix sarà titolare prima di quanto si poteva preventivare.

  4. Tra Tampa Bay Buccaneers e Carolina Panthers è sfida aperta e combattuta. La spuntano i Bucs, ma soltanto nell’overtime, contro un Bryce Young che sta migliorando a vista d’occhio, dopo essere stato panchinato e poi ributtato nella mischia in seguito all’infortunio di Andy Dalton, l’altro QB delle pantere. In una giornata in cui Baker Mayfield non fa troppo bene, sempre pressato dalla difesa, i suoi RB, Bucky Irving e Rachaad White, gli danno una mano a sostenere la offense.

  5. Il big match tra Philadelphia Eagles e Baltimore Ravens lo vincono gli ospiti. Saquon Barkley e Jalen Hurts sono meno brillanti del solito, in una sfida soprattutto difensiva nonostante la potenza degli attacchi in campo. Il DC di Phila, Vic Fangio, ingabbia Lamar Jackson e Derrick Henry e, soprattutto, Justin Tucker sbaglia un PAT e due FG. In una sfida che Baltimore perde di 5 punti, Tucker poteva segnarne 7. Parliamo di una leggenda ma ha mancato 8 calci quest’anno. Se ai playoff – o nelle prossime settimane di regular season – dovesse servire un calcio per vincerla, è ancora affidabile?

  6. Nel posticipo del Monday Night Football, Jameis Winston offre il suo pacchetto completo ai tifosi dei Cleveland Browns: lancia splendidi pass profondi e causa intercetti da strapparsi i capelli. L’attacco si affida molto più a lui che ai giochi sulle corse e il QB regala azioni salienti, ma non sufficienti per vincere, anche perché dall’altra parte c’è una solida Denver, in cui Bo Nix spicca poco ma fa quel che basta per guadagnare l’ottava vittoria consecutiva di questa sorprendente stagione. Attenzione però ai cali in difesa: se invece di Winston ci fosse stato un timoniere più preciso, Denver l’avrebbe probabilmente persa.

Crediti fotografici: The Press Democrat

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