Dopo 6 sconfitte consecutive a Cleveland, i Cincinnati Bengals trovano una vittoria importantissima per le loro ambizioni di risalita nella AFC North. In casa dei Browns arriva la terza vittoria stagionale per Joe Burrow & co. (tutte in trasferta), in netta ripresa dopo un inizio di stagione da film horror. I Ravens e gli Steelers (entrambe 5-2 di record) restano ancora avanti di 2 vittorie, ma la stagione è ancora lunga e i Bengals hanno margini per ricucire lo “strappo” in classifica.
Una domenica da dimenticare, invece, per i Browns che, oltre a perdere la battaglia dell’Ohio e a subire la sesta sconfitta stagionale, perdono per tutta la stagione Deshaun Watson, causa rottura del tendine d’Achille. La stagione, a questo punto, soprattutto dopo questa ennesima sconfitta, resta impossibile da raddrizzare e la scollatura tra squadra e città/tifosi è risultata palese proprio durante la partita persa domenica 21-14 contro i Bengals.
Browns: il problema dei 3 QB
“Dovremmo vergognarci di noi stessi, come Browns e come tifosi: non si fischia e non si fa boo ad un giocatore, indipendentemente da ciò che si pensa di quel giocatore. Ripeto: dobbiamo vergognarci“. Le dure parole usate da Myles Garrett al termine della gara tra Bengals e Browns sono state (oltre che perfette) l’esatta fotografia della domenica: i tifosi dei Browns che all’infortunio di Deshaun Watson festeggiano felici e poi lo fischiano all’uscita dal campo trasportato dal cart dei soccorsi. Uno spettacolo ridicolo. Una scena mai vista nei campi di football. Perché sarà pur vero che Deshaun Watson sta disputando una stagione disastrosa e che anche contro i Bengals stava continuando sulla falsa riga delle prime 6 partite di regular season (15 completati su 17 ma molti errori di lettura della difesa ospite), ma augurarsi un infortunio (che, come detto anche da Garrett, potrebbe mettere a serio rischio anche una carriera) del proprio QB e festeggiare quando ciò avviene, rimane un qualcosa di inconcepibile e di cui vergognarsi. E la stagione di Watson è veramente finita domenica contro i Bengals, quando a poco più di un minuto dalla fine del secondo quarto si è accasciato a terra dopo lo snap: rottura del tendine d’Achille, la sensazione avuta in diretta è stata confermata dagli esami effettuati nella giornata di lunedì.
A quel punto, superato lo shock iniziale e con Dorian Thompson-Robinson come QB (dopo la promozione a QB2 a discapito di Winston), i Browns hanno provato a rimettere in piedi la partita; Nick Chubb, al rientro dopo l’infortunio di 13 mesi fa, ha trovato il TD del 7-6 (Hopkins ha fallito l’extra point) con cui si è andati all’intervallo lungo e ha lasciato la sensazione che, nonostante tutto, i Browns potessero giocarsela fino alla fine contro i Bengals. Purtroppo così non è stato: nonostante una buona difesa che è riuscita a mettere in costante pressione Burrow (3 sacks), l’attacco non ha girato a dovere, con Thompson-Robinson che è sembrato parecchio arrugginito (tanto da subire 2 intercetti) e con i soli Cedric Tillman (81 yards) e David Njoku (76 yards) autori, tra il parco ricevitori dei Browns, di giocate degne di nota. Troppo poco per sperare di vincere qualche partita. Dopo la trade che in settimana ha portato Amari Cooper ai Bills, serve un apporto maggiore anche dai vari Moore, Jeudy e Akins, altrimenti le soddisfazioni stagionali saranno ben poche. Per l’ultimo drive dell’incontro si è visto anche Jameis Winston, subentrato a Thompson-Robinson dopo l’infortunio di quest’ultimo ad un dito della mano: si è presentato lanciando in TD Njoku per il tardivo 21-14. Potrebbe essere un punto di partenza per provare a rendere meno amaro il prosieguo della stagione dei Browns. Gennaio e la fine della regular season sono ancora molto lontani.
I Bengals ritrovati
I Bengals escono dalla gara di Cleveland rafforzati. Finalmente hanno ritrovato la vittoria sul campo dei rivali e lo hanno fatto riuscendo a tener testa, offensivamente, ad una delle difese migliori (almeno a sprazzi) della NFL. La statistica che li vedeva sconfitti sul campo dei Browns da 6 partite (3 con Burrow) ha iniziato a vacillare sin dall’inizio: il ritorno di kickoff portato in touchdown da Charlie Jones ha posto le basi per una grande domenica in casa Bengals. Con Burrow che non ha avuto bisogno di fare i fuochi d’artificio e a cui è bastato riuscire a gestire la pressione portata dalla difesa dei Browns e colpire nei momenti in cui Garrett & co. hanno mostrato piccole crepe (dovute anche alla stanchezza): i 2 TD con cui i Bengals hanno vinto la partita sono arrivati entrambi nel terzo quarto, con un lancio di 18 yards per Chase prima e uno di 25 yards per Higgins dopo. Burrow-Chase-Higgins: è indubbio che con questi 3 giocatori in campo e al meglio, i Bengals possano mettersi alle spalle il primo turbolente mese di regular season e guardare al futuro con ottimismo. Considerando anche che la difesa è salita di livello nelle ultime 2 partite: dopo aver sofferto tremendamente nelle prime 5 uscite stagionali, il reparto difensivo dei Bengals è riuscito a tenere gli avversari per 2 settimane consecutive sotto i 15 punti realizzati. La rimonta dei Bengals verso i playoff dovrà essere alimentata anche dalle prestazioni del reparto difensivo.