Serata di tanti record a Detroit per il primo giorno dell’NFL Draft 2024, il mega-show presieduto, come di consueto, dal commissioner-imperatore della NFL, Roger Goodell, fischiatissimo ad ogni scelta, anche questo come di consueto, secondo una tradizione che oramai caratterizza le sue sfilate sul palco per dare il benvenuto alle nuove matricole, pronte a fare sognare (o a disperare, chissà) le 32 tifoserie del pro football a stelle e strisce.
Una grande festa, prima di tutto, per il popolo di “Motown”, protagonista del primo di questi record, quello di presenze: 275 mila persone accorse in massa a gremire le strade della città per rimarcare il ritrovato amore di Detroit e del Michigan per il gridiron, dopo una stagione straordinaria, in cui i Lions hanno visto il sogno di raggiungere il Super Bowl sfumare solo di fronte ai 49ers nell’NFC Championship Game, mentre i Wolverines della University of Michigan, guidati dal neo-allenatore dei Los Angeles Chargers, Jim Harbaugh, si sono laureati campioni della NCAA.
Gli altri record hanno riguardato la vera e propria fiera dell’attacco che ha caratterizzato la stragrande maggioranza dei giocatori chiamati in questa prima serata del draft. Poca difesa, perché è la nuova NFL e perché obiettivamente la profondità ed il livello dei talenti offensivi erano fra i più rilevanti della storia recente e forse, anzi probabilmente, la qualità dei difensori era inferiore alle aspettative. Innanzitutto, non si erano mai viste 6 squadre chiamare altrettanti quarterbacks nei primi 12 slots del primo giro, mentre in un’altra occasione si erano selezionati 6 QBs nel corso del primo giro: correva il 1983 e la responsabilità di avvicinarsi alla straordinaria classe di 41 anni fa, con tre campioni indimenticabili oggi immortalati da un busto nella Hall of Fame di Canton (John Elway, Dan Marino e Jim Kelly) ricade sui nomi di Caleb Williams (Chicago Bears, prima scelta assoluta), Jayden Daniels (#2 ai Washington Commanders), Drake Maye (#3 ai New England Patriots), Michael Penix Jr. (#8 agli Atlanta Falcons), J.J. McCarthy (#10 ai Minnesota Vikings) e Bo Nix (#12 ai Denver Broncos). Nessuna sorpresa per la chiamata di Caleb Williams ad aprire il draft ma una discreta dose di stupore sicuramente è sorta intorno ai nomi di Penix e Nix, da molti scouts ed esperti vari giudicati talenti di indubbia prospettiva ma forse chiamati un po’ prematuramente.
D’altronde, che fosse un draft dominato dall’attacco in generale, lo si è anche capito dal record di 14 giocatori offensivi chiamati consecutivamente prima di trovare il primo giocatore difensivo. Una “feel good story” peraltro meravigliosa quella della 15esima scelta assoluta, il defensive end Laiatu Latu da UCLA, selezionato dagli Indianapolis Colts per sollevare le sorti della propria pass rush. Latu aveva infatti cominciato la propria carriera collegiale alla University of Washington nel 2019, salvo poi ufficialmente dichiarare il proprio ritiro dal football nel 2021, a causa di un serio infortunio al collo patito nel 2020. Eppure, contro qualsiasi pronostico, Latu ricevette l’ok a ritornare a calcare i campi da parte del chirurgo che rimise in gioco anche Peyton Manning in seguito al grave problema al collo che motivò la decisione dei Colts di lasciarlo partire per scegliere al draft 2012 Andrew Luck. Le due stagioni disputate con i Bruins di UCLA sono solo servite a dissipare i dubbi sulla sua salute, accumulare sacks su sacks e garantirsi il diritto di proseguire il proprio sogno con la maglia dei Colts.
A chiudere la notte, i Carolina Panthers si sono riaffacciati sulla scena del primo round, di cui non detenevano alcuna scelta in virtù della trade dell’anno scorso che ha concesso ai Bears il diritto alla prima scelta assoluta. Scambio con i Bills, protagonisti di un doppio trade down dalla 28 alla 32 con i Chiefs e poi dalla 32 alla prima del secondo giro con la franchigia di Charlotte, per selezionare chi? Naturalmente, un altro ricevitore, Xavier Legette da South Carolina, il settimo WR di questo primo giro.
Presto per i voti ma l’atmosfera elettrica di Detroit promette non bene, benissimo, per i 32 nuovi rookie e per la stagione 2024 dell’NFL, ma prima di pensare già al countdown per la prossima stagione, ci sono ancora due giorni di spettacolo da gustarsi, in diretta da Detroit.