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Nella battaglia dei kickers, trionfano i Giants! Ennesimo tonfo dei Panthers
Per i Panthers un’altra sconfitta che arriva alla fine con un field goal, mentre i Giants dopo 6 anni tornano a segnare un 2-0 come inizio stagione.
Dopo un’insperata, ma meritata, vittoria contro i Titans al debutto stagionale, i bluemen del nuovo coach Daboll hanno voglia di confermarsi. I loro ospiti sono i Panthers, reduci da una cocente sconfitta contro i Browns, scaturita da un field goal all’ultimo secondo che ha annullato la rimonta effettuata da Mayfield e compagni. Pronti, via, è un inizio shock per i Panthers, che ricevono il kickoff ma lo perdono a ridosso delle proprie 25 yards. I danni sono comunque limitati dalla difesa di Carolina, abile a contenere l’attacco newyorkese e concedere solo un kickoff, realizzato dall’ex di giornata, Graham Gano. Sarebbe il momento di rispondere per la franchigia di Charlotte, ma il periodo no sembra non avere una fine, e su uno screen pass il WR Anderson perde il pallone, riconsegnandolo ai Giants, pronti di nuovo ad attaccare sulle 40 yards avversarie. Se cercate la definizione di “partenza in salita”, probabilmente troverete una foto dell’attacco di Carolina. Si ripete il copione della scorsa settimana per la squadra di Matt Rhule: l’attacco non ingrana e la difesa contiene più che può, arrivando a limitare il danno solamente ad altri 3 punti. A fine primo quarto i Giants conducono per 6-0.
Il secondo quarto comincia con l’attacco dei Panthers che gira meglio, fino ad arrivare nei pressi della endzone, senza comunque riuscire a trovare l’affondo decisivo per il touchdown. La pressione su Mayfield e le mancate ricezioni dei ricevitori costringono Carolina al field goal, realizzato da Pineiro, che a inizio secondo quarto dimezza lo svantaggio. Il secondo quarto scivola via, le due squadre sembrano annullarsi l’un l’altra, fin quando a ridosso del 2 minutes warning, l’attacco Panthers dà – finalmente – segni di vita. Capitanati da un Mayfield più preciso e dal solito McCaffrey, l’attacco arriva alle 20 yards newyorkesi; nonostante l’apparente entusiasmo, i problemi non sono risolti e dopo un sack, i Panthers si accontentano di nuovo di un calcio, che li porta comunque a terminare la prima metà in parità. Le difese dominano o gli attacchi faticano? Comincia la seconda metà e l’attacco di Carolina sembra rinato: Mayfield trova finalmente il talentuoso WR Dj Moore, 0 yards nei primi due quarti, per un ottimo guadagno, consolidato poi da una corsa dello stesso QB che porta i Panthers in endzone.
La combo Mayfield-Moore funziona di nuovo e porta al primo touchdown di giornata: Carolina sorpassa e va sul 13-6. Proprio quando l’inerzia della partita sembra favorire i Panthers, i Giants tornano in partita grazie a una ritrovata solidità offensiva che si concretizza nei lanci di Jones e soprattutto nella fame agonistica mostrata da Saquon Barkley, voglioso di rivincita dopo aver sofferto tanti problemi fisici nella scorsa stagione: la coppia QB-RB di marca Giants spezza le linee difensive di Carolina, fino alla marcatura di Bellinger, alla prima ricezione di sempre nella sua carriera NFL. La definizione di trovarsi al momento perfetto nel momento perfetto. 13-13 dopo 5 minuti nel terzo quarto. Nonostante l’exploit dei due attacchi, il terzo quarto scivola via riproponendo lo stesso copione dei primi due, con le difese che la fanno da padrone: è un festival di sack e passaggi incompleti, intervallati da qualche fiammata dei runningbacks McCaffrey e Barkley. Tuttavia, New York sembra più in palla e riesce a mettere altri 3 punti sul tabellone all’inizio dell’ultimo quarto, grazie al solito Gano, infallibile contro la sua ex squadra. 16-13 a dodici minuti dalla fine.
Ed ecco che si ripete il copione della prima metà, a ruoli invertiti: subìto un altro field goal, l’attacco Panthers si sveglia dal torpore e nuovamente McCaffrey risponde al collega Barkley, tirando fuori dal cilindro un colpo dei suoi, una corsa da 49 yards (circa la metà delle yards che correrà in totale, 102. In un match che sembra una sfida a chi imita meglio l’altro, la offense di Mayfield &co. si addormenta di nuovo e si fa sfuggire l’opportunità di aggiungere 7 punti al risultato, segnandone per l’ennesima volta solo 3. Pineiro, come Gano, è perfetto anche stavolta. 16-16 mentre mancano dieci minuti al fischio finale. L’attacco Giants cerca di controbattere e infliggere il colpo decisivo per la vittoria, senza successo. Per tutta risposta, come da copione, Carolina si dimostra ancora più inconsistente. La franchigia newyorkese decide allora di affidarsi alle corse, che assicurano guadagni contenuti ma consistenti e che soprattutto logorano la difesa di Carolina, stremata dopo essere costretta a una presenza prolungata sul campo, causa inefficienza dell’attacco, proprio come nel debutto contro i Browns. 56 yards sono sufficienti a Gano per segnare l’ennesimo field goal di giornata: 19-16 e vantaggio Giants a tre minuti dalla fine. Quando il gioco si fa duro, i Panthers cominciano a giocar… ah, no. Nel momento cruciale della partita, in cui servirebbe più unione e determinazione, la offense di Carolina si sgretola sotto i colpi di una difesa Giants sicuramente non irresistibile: anche oggi a Charlotte la rimonta si fa domani. Scherzi a parte, i Panthers si mostrano di nuovo inconsistenti e incapaci di creare pericoli in attacco, fatta eccezione per qualche colpo da fuoriclasse di McCaffrey e Moore, lasciando il peso della squadra quasi interamente alla difesa, nuovamente chiamata al ruolo di protagonista per tre quarti ma -umanamente- logora nell’ultimo. L’inferno ha temperature glaciali rispetto alla panchina di Matt Rhule. I Giants, nel pieno di un anno di rebuilding, vanno sul 2-0 e si godono il momento: Barkley è sempre più in crescita verso i livelli a cui ci ha abituato, Jones appare concreto e la difesa, sicuramente non perfetta, è comunque un lontano ricordo del colabrodo dell’anno scorso. I tifosi Giants possono sorridere. Buona NFL a tutti
Autore: Antonio Vitale
Data di pubblicazione:
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