I Dolphins Ancona non centrano l’obiettivo Italian Bowl, cadendo al Velodromo Maspes-Vigorelli contro i più quotati Seamen Milano. I marchigiani, a cospetto di un avversario di livello ben più alto, falliscono il bis e, dopo essersi agilmente sbarazzati di Modena sette giorni fa, devono rassegnarsi a un passo dalla partitissima.
Presagio negativo
Forse un segnale agli ospiti era già arrivato prima del kickoff. La squadra anconetana, e i tifosi al suo seguito, hanno tardato perché rimasti imbottigliati nel traffico milanese e la gara è iniziata con quasi un’ora di ritardo. Presagio? Chissà. Fatto sta che il delay non ha certo complicato la domenica dei Seamen. I padroni di casa hanno iniziato come si deve, rispondendo al calcio d’inizio Dolphins con un ritorno di Ali Saad che ha messo l’ovale a ridosso della zona rossa. Da lì non è difficile per un QB come Luke Zahradka trovare il suo affidabile ricevitore, Markell Castle, e segnare i primi 6 punti, che diverranno immediatamente 7 grazie alla conversione del PAT firmato da Pietro Previtali.
La risposta di Ancona è buona, il drive offensivo funziona e Colin Di Galbo trova il suo ricevitore Federico Gianfelici per la marcatura che riporterà in parità le due squadre, anche grazie alla conversione in calcio di Cristiano Brancaccio. Il primo quarto si gioca ad alta intensità, Milano si riporta in vantaggio, ancora con Castle che questa volta in meta ci si fionda correndo, poi anche le difese si accorgono di essere in campo e mettono assieme un big play per parte, dapprima sale in cattedra Adkin Aguirre, per i Seamen, che intercetta gli ospiti e poi lo stesso fa il tenace CB degli anconetani, Dillon Sherman, togliendo la palla dalla endzone.
Una sfida sempre meno bilanciata
La ricezione di Juan Flores Calderon per il TD segna una fuga Seamen, che staccano ora i Dolphins. I marchigiani non si danno però per vinti e impostano un lungo drive offensivo che si chiude al meglio, con il touchdown di Federico Orlandini, bravo a farsi trovare pronto e ricevere. Il punteggio è ora 21 a 14 e racconta una partita apertissima. La sensazione, però, è che Milano possa farla sua con un filo di gas, dal momento che Ancona impiega molto tempo a scendere lungo il campo, ed è in svantaggio di una segnatura.
Un’azione della partita. Foto: dolphins.it.
Gli ingranaggi Seamen invece sono oliatissimi, tanto che Zahradka e Calderon si esibiscono in un’azione fotocopia della precedente per incrementare il vantaggio e portarlo sul 28 a 14. tale sarà il punteggio al termine del primo tempo, nonostante i Dolphins ce la mettano tutta per accorciare le distanze, fallendo.
Il primo possesso palla della ripresa è ospite e Ancona pare tutt’altro che rassegnata, l’asse composta da quelli che sono probabilmente i suoi migliori talenti, Di Galbo e Sherman, trova l’intesa e il difensore tuttofare agguanta l’ovale in meta. L’azione serve a innervosire i padroni di casa che aumentano l’aggressività e, di risposta, fanno lo stesso anche gli ospiti. Il campo si tinge del giallo delle flag ma ciò non influisce sull’andamento della gara. Calderon pare Megatron e riceve un altro passaggio in meta, ora le segnature del giovane ricevitore sono 3 e il momentum è tutto con i Seamen, che guidano 35 a 21. Lentamente ma inesorabilmente, Ancona si spegne.
La capitolazione
È all’inizio del quarto quarto che scorrono definitivamente i titoli di coda sul match. Palla Seamen e Zahradka che ha tempo sufficiente per guardare non Calderon ma il sempre pericoloso Castle. Il ricevitore e il suo QB si intendono e il numero 2 si infila come un coltello nel burro caldo per colpire e affondare gli ospiti. Il PAT fallirà ma la differenza sarà poca: con il punteggio di 41 a 21 i Seamen Milano staccano il pass per la finalissima del Dall’Ara di Bologna.
Il 2 luglio sarà scritto il capitolo finale della stagione 2022 di Italian Football League, a contendersi l’Italian Bowl saranno i Guelfi Firenze e i milanesi, con questi ultimi favoriti. Mai dire mai però, in fin dei conti ci si gioca una finale.