La partita di domenica pomeriggio (per gli States) tra il WFT e i Dallas Cowboys potrà essere molto importante per la conquista del titolo della Division stessa. I Cowboys hanno 2 partite di vantaggio ma nelle prossime 3 settimane queste due squadre s’incontreranno due volte, ad iniziare da domenica proprio a Washington. Non è un caso che ho usato un titolo che fa riferimento all’ex nickname dei WFT che davvero daranno la caccia (nel senso sportivo del termine) a tutti i giocatori dei Cowboys. A parte il nickname o la mancanza di uno (una vera vergogna che ancora non sono riusciti a trovarne uno, nella MLB la squadra di Cleveland ha cambiato da Indians a Guardians durante la notte) ma il carattere della squadra di Washington è e sempre rimarrà quella di guerrieri, di chi non si arrende mai anche se gli “odds” sono contro di loro, anche se tutte le condizioni sono loro avverse loro daranno tutti per lottare e battere i loro avversari proprio come facevano quei vecchi guerrieri che ora non si possono nominare e che invece venivano rappresentati con onore.
Clues
Washington sarà priva di buona parte dei sugli atleti più forte sia su Offense sia su Defense. Dopo la prima perdita di FitzMagic ha avuto la fortuna di trovare Taylor Heinicke come QB capace di guidarli degnamente anche se con qualche difficoltà. Proprio la scorsa partita la WFT Offense ha perso una pedina importante con l’infortunio del TE Logan Thomas che si aggiunge alla lista IR ad altro nome eccellente della Defense come DE Chase Young, ed altro assente sarà DE Montez Sweat per Covid invece. Queste assenze non devono illudere i Cowboys pensando di aver partita facile o che l’avversario sarà facilmente domato perché proprio dopo le assenze di Fitzpatrick e Young hanno dimostrato di essere ancora più competitivi. Merito di tutto ciò è anche del loro Head Coach Ron Rivera che ha saputo trasmettere quella stessa grinta che per tanti anni ha contraddistinto le sue formazioni quando allenava i Carolina Panthers. Ovviamente bisognerà stare attenti al QB Heinicke che è bravo con la sua mobilità a creare caos per le difese avversarie ed a guidare una Offense fatta di corse e passaggi funzionali. Bisogna prestare sempre attenzione ai RBs McKissic e Gibson senza dimenticare la minaccia esterna del WR McLaurin. Certo ci sono altre potenziali armi a disposizione come WR Curtis Samuel o TE Ricky Seal-Jones ma certamente non sono inarrestabili o minacce tali che la Dallas Defense non possa contenere.
Proprio la Dallas Defense è chiamata a guidare la squadra in questo momento di leggera flessione della Cowboys Offense. La Defense dovrà limitare il Run Game dei WFT così mettendo sotto pressione il QB cercando di forzare qualche errore. Importante saranno i probabili rientri sulla DL di DTs Neville Gallimore (dopo l’infortunio) e Trysten Hill (dopo la squalifica) insieme a DE Randy Gregory (dopo l’infortunio) che si aggiungeranno a DLaw già presente la scorsa partita. Avere quasi tutti sani e presenti darà la possibilità alla difesa di Dallas di giocare meglio e con più continuità. A questo proposito il rookie Micah Parsons dovrebbe tornare nel ruolo di LB con licenzia di blitzare quando serve. Parsons è primo in Tackles for Loss con 16 insieme a T.J. Watt e Nick Bosa e ciò significa che oltre ai suoi 10 Sacks altre 6 volte ha fermato dietro la Line of Scrimmage un RB o WR dal guadagnare yards. Credo che il ruolo di Parsons sia il futuro anche se qualcuno già lo fa (non lo inventa certo Parsons) ma questo ruolo ibrido da poter utilizzare come Passrusher, Spy o LB in appoggio alla DL diventa un’arma multiuso ed un punto di forza per una Defense. Ovviamente la Dallas Defense non dovrà scoprirsi troppo con le coperture a Uomo che spesso hanno concesso grandi guadagni agli avversari ma in questo senso sarà sempre importante se non fondamentale la pressione ed il lavoro della DL.
Sul fronte Offensivo i Cowboys dovranno trovare la sintonia nella loro OL che permetterà di avere un buon Run Game anche se i piccoli infortuni e fastidi fisici si stanno accumulando proprio nel reparto dei RBs. Dopo il ginocchio malandato di Zeke Elliott, con il quale sta giocando stringendo i denti, ora si aggiunge anche lo strappo alla fascia plantare di Tony Pollard la cui presenza è una Game Time decision. Senza la corsa, o per mancanza di RB in forma o valido oppure per colpa della OL che non riesce a trovare il bandolo della matassa, le scelte del OC Kellen Moore saranno molto limitate ed il gioco della Cowboys Offense diventerà molto prevedibili. Questo potrebbe costringere ancora una volta a Dak a passare per troppi tentativi aumentando così i rischi di errori dovuti sia alla fretta sia a conquistare più yards sul terzo down diventando una Offense monotematica. La OL dei Cowboys dovrà prestare molta attenzione alla DL dei WFT, anche senza Chase Young e Montez Sweat, perché la parte centrale ed interna della WFT DL è formata da gente come Jonathan Allen, Matt Ioannidis, Tim Settle e Daron Payne che sono stati la vera spina nel fianco nei matchups precedenti tra queste due reparti.
Who wins?
Se sulla carta, dalla classifica e uomo per uomo sembra favorita Dallas anche questa partita è tutta da decidere sul campo. Questa partita potrebbe decidere (molto probabilmente) la vincente della Division nel caso in cui dovesse vincere Dallas, perché poi avrebbe 3 partite di vantaggio sulle dirette inseguitrici WFT e Philadelphia, ma se invece dovesse vincere Washington quest’ultima rientra in piena corsa per il titolo accorciando la distanza con la vetta ad una sola partita dovendo incontrare di nuovo i Cowboys a Dallas tra 2 settimane. Vedo favorita Washington se consideriamo il momento positivo di gioco e morale, così come è favorita se consideriamo la grinta, volontà e resilienza che li hanno portati da un record di 2-6 a 6-6 vincendo le ultime 4 di fila. Se invece consideriamo il talento e valore delle formazioni che giocheranno domenica è nettamente favorita Dallas ma dovrà mettere la stessa grinta, concentrazione e voglia di vincere dei Washington Football Team perché sulla carta tutto è più bello e perfetto ma poi ti scontri con la realtà che spesso ha un sapore del tutto diverso.
