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Patriots devastanti: Browns sconfitti 45-7

Sconfitta senza attenuanti per i Browns che al Gillette Stadium si fanno dominare dai Patriots guidati da un sontuoso Mac Jones.


Un disastro. Se contro i Bengals, in Week 9, i Browns avevano messo insieme tutte le cose buone fatte nelle prime 8 partite, eliminando tutti gli errori, al Gillette Stadium contro i Patriots, invece, è successo l’esatto opposto: non c’è niente da salvare, Cleveland ha messo in mostra tutti i suoi difetti, si è consegnata ai New England Patriots giocando una partita inconcepibile, senza capo né coda, senza neanche provare ad accennare un minimo di reazione. E i Patriots hanno ringraziato, giocando una partita pressoché perfetta: trascinata da un ispiratissimo Mac Jones e da un grande Rhamondre Stevenson, la squadra di coach Belichick ha annientato ogni velleità degli ospiti, li ha massacrati offensivamente e difensivamente, lasciandoli impietriti a leccarsi le ferite e ad interrogarsi sul proprio futuro.

“Siamo stati presi a calci nel sedere. Siamo stati sovrastati in ogni fase. Sono molto deluso di me stesso, dei giocatori, del coaching staff. Non è stato per niente bello oggi lì fuori”. Parole sante quelle di coach Stefanski. Quella andata in scena a Foxborough è stata quasi un’esibizione dei Patriots e un supplizio per i tifosi dei Browns. Che si immaginavano una domenica diversa, soprattutto dopo che il primo drive era terminato con la ricezione in touchdown di Hooper. Un fuoco di paglia. Poi sono arrivati 45 punti di fila dei Patriots (24 prima dell’intervallo lungo), che hanno segnato in 7 dei primi 8 drive, con 4 drive su 4 del primo tempo chiusi con punti sul tabellone (3 TD e un FG). E lo splendente attacco dei Browns visto a Cincinnati? Non pervenuto: dopo quel primo drive, Cleveland ha sommato solamente 133 yards, con il gioco di corsa e il gioco aereo messi alle corde da una difesa aggressiva dei Patriots, che ha lasciato pochissimo tempo e spazio a Mayfield. Mayfield uscito anche per un infortunio al ginocchio a metà del terzo quarto, senza più rientrare in gioco. E la solida difesa dei Browns tanto osannata in questa prima parte di stagione? Non pervenuta anch’essa: ha concesso ai Patriots 452 yards, 6 touchdown; è stata incapace di trovare una risposta al furente attacco dei padroni di casa ed è stata vivisezionata coscientemente dal coaching staff di New England. Con Garrett costantemente raddoppiato nei suoi tentativi di mettere le mani addosso a Mac Jones, nessun’altro è riuscito ad elevarsi e a provare a dare qualche grattacapo all’ex QB di Alabama, quasi mai sottopressione e capace, infatti, di convertire 7 terzi down su 9.

“Oggi è stato un gran bel pomeriggio per noi, sotto molti aspetti”. Lo ha dichiarato con poco entusiasmo (come sempre, tra l’altro), ma anche coach Belichick sa benissimo che la vittoria contro i Browns apre ai suoi Patriots prospettive interessantissime già a partire da questa stagione. Non solo per la quarta vittoria consecutiva (5 nelle ultime 6); non solo per un record, 6-4, di tutto rispetto; non solo per aver scalato posizioni nella AFC. Ma soprattutto perché, dopo una prestazione così e con la crescita palese e costante del suo gruppo, i New England Patriots sono tornati a fare paura a tutta la NFL.

La partita

Il primo drive dell’incontro è appannaggio dei Cleveland Browns e Mayfield lo orchestra quasi alla perfezione, sfruttando uno scatenato Johnson, che percorre 58 yards in 4 portate; grazie anche alle buone ricezioni di Hooper e Bryant, i Browns si presentano in Red Zone e al 4° tentativo vanno in touchdown sull’asse Mayfield-Hooper. McLaughlin realizza il punto addizionale e Cleveland è già avanti 7-0. Ma saranno gli unici punti che gli ospiti scriveranno sul tabellone, perché inizia il “Patriots Show”. Mac Jones dà subito l’impressione di essere in palla e infatti orchestra un drive da 15 giocate, percorrendo 89 yards in poco più di 9 minuti, mettendo in ritmo quasi tutti i componenti del suo attacco: Stevenson, Henry, Myers, Bourne, Onwenu. Il TD lo segna Henry, Folk aggiunge il punto addizionale e la partita è sul 7-7. Rientra in campo l’attacco dei Browns ed iniziano i guai: al terzo tentativo di lancio, Mayfield viene intercettato da Dugger, che riporta l’ovale quasi in end zone. E dalle 5 yards, per la coppia Jones-Stevenson è un gioco da ragazzi trovare il TD del sorpasso. Tocca di nuovo all’attacco dei Browns, chiamato ad una reazione: Mayfield non sembra aver risentito dell’intercetto e con 2 passaggi corti per Landry e Hooper conquista 2 down; ma qui si inceppa e Cleveland è costretta al punt. Un ottimo punt di Gillan, perché i Patriots sono costretti a partire quasi dalla loro end zone. Ma per Mac Jones non ci sono grossi problemi: in solo 11 giocate percorre tutto il campo e dalle 23 yards lancia in touchdown Bourne. Folk realizza l’extra point, 21-7 Patriots. I Browns non reagiscono e l’attacco resta pochissimo sul terreno del Gillette Stadium: 3&out e ovale di nuovo nelle mani di Jones. Che questa volta non architetta un drive da touchdown ma, continuando a sfruttare anche un ispiratissimo Stevenson (34 yards in 5 portate in questo drive), porta i suoi in raggio da FG: Folk realizza e si va all’intervallo sul 24-7 Patriots.
Il secondo tempo inizia con una sorpresa: un 3&out dei Patriots. Ma anche questo è un fuoco di paglia, perché dopo un drive corto dei Browns, ancora incapaci di trovare una chiave di lettura alla difesa dei Patriots, Mac Jones orchestra un altro grande drive. I lanci in ordine: Agholor (10 yards), Henry (19 yards), Bolden (17 yards). Le corse: Stevenson per 5 yards, Bolden per 39 yards (in 2 portate). Il touchdown: corsa dalle 2 yards di Stevenson. La partita è praticamente finita qui. A mettere la definitiva parola “fine” alle velleità dei Browns, è l’infortunio occorso a Mayfield nel drive seguente, che lo costringe a dover ricorrere alle cure mediche. A quel punto coach Stefanski decide di non rischiare il suo QB1, visto il punteggio, e si affida a Keenum per gli ultimi drive della partita. Nel mentre, però, Mac Jones manda Henry in touchdown e allarga il punteggio sul 38-7. Dopo un drive dei Browns con tanti down conquistati ma con l’incapacità, comunque, di mettere punti sul tabellone, anche Belichick decide di concedere un po’ di riposo ai suoi titolari e inserisce Hoyer come QB al posto di Jones. E la gloria se la prende anche Hoyer, che orchestra un drive da 6 giocate (con 95 yards percorse) e lancia in touchdown Meyers, al suo primo TD in carriera in NFL. Sipario.

Considerazioni

La settimana che si prospetta in Ohio sarà cupa e difficile. Nel post partita sono fioccate dichiarazioni da parte di giocatori (Bitonio, Garrett, Johnson III, lo stesso Mayfield) che hanno puntato il dito sul modo in cui è stata affrontata la gara anche da parte del coaching staff: l’incapacità di saper reagire e cambiare il game plan in corso d’opera, per tentare, quanto meno, di rispondere in maniera efficace alle scelte operate dal coaching staff avversario. Tremeranno i muri a Cleveland in questi giorni, questo è certo. Potrebbero cadere delle teste? Difficile, ma non è totalmente da escludere. Resta il fatto che, calendario alla mano, la sconfitta contro i Patriots, quindi contro una rivale di conference, rischia di complicare terribilmente il cammino dei Browns in chiave playoffs. Al momento sono ben 12 le squadre in AFC che hanno almeno 5 vittorie in stagione e Cleveland è dietro, in caso di arrivo appaiate, ai Chiefs, ai Chargers e ai Patriots. La situazione non è rosea. Si è ancora spalle al muro, come sempre in questa stagione. E domenica prossima a Cleveland arriveranno i Detroit Lions, ancora a secco di vittorie: ma i Browns visti a Foxborough rischierebbero la figuraccia anche contro quella che al momento è la peggiore squadra della NFL.

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