Ogni Paese ha le sue tradizioni, la sua cultura ed eccelle in alcuni settori. Se dovessimo fare un rapido identikit dell’Italia in questo senso potremmo parlare senza dubbio di gastronomia, arte, di passione per la musica e definire il calcio come lo sport nazionale. Ma quello che in gergo anglosassone è per noi il football, negli Stati Uniti è una disciplina molto più simile al nostro Rugby. Il football americano, però, non è un semplice sport, ma uno stile di vita che parte da quando si è piccoli e si decide di lanciare la palla ovale nel cortile della propria abitazione tra padre e figlio. Un legame così saldo che il Super Bowl è l’evento sportivo e televisivo più seguito al mondo ogni anno, specialmente per lo spettacolo dell’intervallo, in cui intervengono celebrità della musica di spicco, e per gli spot pubblicitari nei quali le aziende investono miliardi di dollari.Per la precisione il Super Bowl non è altro che la sfida finale della stagione della NLF, ossia la National Football League, nella quale si affrontano le due vincitrici dei playoff delle due Conference: l’American e la National.
Per raggiungere le sfide che danno l’accesso alla finalissima, bisogna vincere la propria divisione nella Conference di appartenenza, a sua volta divisa in 4 divisioni, per l’appunto, per un totale di 16 squadre per confederazione. Le vincitrici di ogni divisione e le due migliori seconde si affrontano in sfide ad eliminazione diretta nei playoff. Le due trionfatrici, una appartenente all’AFC e l’altra alla NFC, si affrontano nel Super Bowl, il primo dei quali si disputò nel 1966, con l’annuncio della fusione delle due Leghe, la National e l’American, sino ad allora distinte. Ma solo nel 1968 si diede il nome che tutti conosciamo alla finalissima della NFL. Nei primi anni in cui si disputò il Super Bowl ci fu un dominio incontrastato delle squadre provenienti dall’ex American Football Conference, che riuscirono a portare a casa 9 finali su un totale di 11 fino a quel momento disputate.
Nel 1982, invece, la tendenza si invertì, con le compagini provenienti dalla NFC che iniziarono un’egemonia durata quasi 15 anni, con la sola affermazione dei Riders nel 1984, squadra proveniente dall’AFC. In questo periodo a far parlare di sé furono i San Francisco 49ers, che riuscirono a conquistare ben 5 trofei, attestandosi come i più vincenti della storia del football sino ad allora. Negli anni 2000, invece, è iniziata la scalata al successo dei New England Patriots, che nel 2019 hanno vinto il loro sesto Super Bowl, divenendo primi nell’albo d’oro, alla pari dei Pittsburgh Steelers, grazie a un giocatore entrato di diritto nella storia di questo sport, il quattro volte MVP della NFL Tom Brady, il quale nel 2021 ha vinto il suo settimo trofeo in carriera con i Tampa Bay Bucaneers. Proprio partendo dalla finalissima della scorsa edizione del torneo e dal percorso fatto dalle altre quadre durante la regular season, possiamo provare a capire chi potrebbe essere favorito per vincere il Super Bowl 2022.
In prima posizione, un po’ a sorpresa, troviamo i finalisti sconfitti dell’anno passato, i Kansas City Chiefs, che tra le loro fila vantano quello che per gli appassionati è considerato il successore naturale di Tom Brady: Patrik Mahomes. Subito dietro, secondo gli esperti di NFL che analizzano anche l’andamento della classifica e le indicazioni che arrivano dalle scommesse online sul mondo dello sport, ci sarebbero i campioni in carica dei Tampa Bay Bucaneers. Attenzione anche al ritorno in auge dei Buffalo Bills, mentre sono leggermente più attardati Los Angeles Rams e Green Bay Packers. Fuori dalla lotta, invece, i pluricampioni dei New England Patriots, almeno sulla carta. Ma si sa che i pronostici, a volte, sono fatti per essere sovvertiti.