Continua la marcia di Alabama e Georgia, mentre la Big Ten emerge come la conference più competitiva dopo la SEC. Fra i risultati più eclatanti di giornata la vittoria di Arkansas su Texas A&M e la sconfitta di Clemson ad opera di North Carolina State.
Quarta settimana di college football, il tempo vola e vorremmo che si fermasse, ma chi non ci pensa proprio a fermarsi sono gli Alabama Crimson Tide di Nick Saban ed i Georgia Bulldogs di Kirby Smart, che restano saldamente al #1 e #2 dei ranking AP dopo avere battuto, rispettivamente, i Southern Mississippi Golden Eagles per 63-14 e i Vanderbilt Commodores (fuori casa) per 62-0. Se non mancano argomenti per ipotizzare che i meriti di Georgia siano sufficienti per strappare la leadership dalle mani di Alabama, dietro le due superpotenze della SEC seguono sempre più stabili Oregon Ducks al #3, reduci dalla vittoria per 41-19 sugli Arizona Wildcast, mentre dietro di loro si collocano due compagini della Big Ten. Al numero 4 salgono infatti i Penn State Nittany Lions, che hanno avuto la meglio di Villanova per 38-17, mentre al numero 5 si confermano gli Iowa Hawkeyes allenati da Kirk Ferentz, vincitori di Colorado State con il punteggio di 24-14.
Restando in tema di Big Ten, vanno segnalate le importanti vittorie di di Michigan (#14) su Rutgers (20-13) e di Michigan State (#17) all’overtime su Nebraska per 23-20, mentre continua il momento no in questa stagione per Wisconsin, vittima di Notre Dame (#9) per 41-13.
I due big match di giornata, però, riguardavano squadre “middle of the pack” nel ranking dell’Associated Press. La vittoria degli Arkansas Razorbacks sui Texas A&M Aggies per 20-10 proietta i Razorbacks al #8 mentre gli Aggies cadono al #15. Dopo tanti anni di lacrime, finalmente sembra esserci speranza in Arkansas, insomma. Continua invece la fase assolutamente preoccupante di Clemson, che dopo anni di autentico predominio nel football college in coabitazione con Alabama, ha subito la seconda sconfitta stagionale per mano di North Carolina, dopo quella dell’opening game contro Georgia. Mentre i Wolfpack, in virtù di questo prestigioso successo per 27-21 maturato all’overtime, salgono al #23, i Tigers di Clemson vengono “graziati”, rimanendo nel ranking dei migliori 25, proprio in ultima posizione.
Chi non riesce ancora a convincere granché, ma ciononostante si mantiene ben posizionato in graduatoria (al numero 6) è Oklahoma. I Sooners avevano alimentato aspettative ben più alte in preseason, soprattutto per effetto della grande attesa intorno al quarterback Spencer Rattler, considerato alla vigilia della stagione tra i grandi favoriti per l’Heisman Trophy. Il 16-13 sui West Virginia Mountaineers non ha un sapore speciale ma i Sooners restano imbattuti ed alla fine questo è ciò che più conta.
Parlando di Heisman, il pensiero non può che andare al quarterback Matt Corral di Ole Miss, di cui vi abbiamo già parlato la settimana scorsa come nuovo grande favorito in ottica di conquista del trofeo assegnato annualmente al miglior giocatore della stagione del college football USA. I suoi Rebels, in graduatoria al #12, hanno confermato di avere un attacco esplosivo come pochi anche contro Tulane, regolata con un rotondo 61-21. Ed ora per Ole Miss arriva la sfida della verità: sabato 2 ottobre i Rebels saranno attesi a Tuscaloosa da Alabama, in un incontro che si preannuncia spettacolare, così come l’altro “big match” di giornata, tra Georgia ed Arkansas. Insomma, la quinta settimana di stagione si configura come un vero e proprio crocevia nella SEC, con ovvie implicazioni anche in ottica di corsa alla postseason e ai bowl di fine stagione, senza nulla togliere anche ad altre partite di altissimo livello che ci aspettano questo sabato, come ad esempio quella di South Bend fra i Notre Dame Irish (#9) e i Cincinnati Bearcats (#7)