Ogni battesimo che si rispetti prevede una festa, e Seattle sceglie il miglior modo per celebrare il “nuovo” Lumen Field, battendo i rivali Cardinals per riconquistare il comando della NFC West. Ovviamente sempre in attesa di vedere cosa faranno i Rams, ma per il momento i Seahawks sono in testa, grazie ad una prestazione meno spettacolare e più conservativa per quanto riguarda l’attacco, ed una difesa che ha dato segnali molto importanti in vista della possibile postseason.
Lavori in corso
Finalmente una difesa sufficiente. Dopo una prima metà di stagione in cui l’intero reparto coordinato da Ken Norton JR era indifendibile, stanotte i Seahawks hanno mostrato un netto miglioramento. L’esplosivo Kyler Murray è stato ben contenuto, concedendogli solo 15 yard di corsa e 269 yard lanciate verso i suoi ricevitori. Deandre Hopkins ha agito soprattutto sui lanci brevi e medi, aiutando il suo giovane QB a far avanzare i Cardinals giocata dopo giocata. Carlos Dunlap ispiratissimo, indubbio protagonista della vittoria grazie al game-winning sack avvenuto durante un 4th&10 sulla linea delle 27 di Seattle allo scadere della partita. Victory Formation e tutti sotto la doccia.
Carlos Dunlap, autore di 4 tackle, 2 sack di cui l’ultimo decisivo per la vittoria (credit: RODMAR/Seattle Seahawks)
Russell Wilson ha preso pochi rischi, memore delle ultime partite in cui gli intercetti e i turnover hanno deciso le sorti della sua squadra, lanciando per meno di 200 yard e aggiungendo 2 touchdown, rispettivamente per Metcalf e Lockett. Fortunatamente per Seattle il rientro di Carlos Hyde è stato provvidenziale, specialmente dato che Chris Carson è ancora out, e persino Bo Scarborough non ha deluso le aspettative. 79 yard e 1 touchdown per Hyde, 49 yard per Wilson, che attualmente è il miglior corridore dei Seahawks (MVP).
Molte stonature
In ogni caso ci sono ancora molti fattori che, se non sistemati al più presto, possono compromettere un’intera partita. Inutile rammentare le solite lacune difensive: ampi buchi che lasciano campo aperto ai ricevitori avversari e un placcaggio spesso inefficiente. Chiaramente non si può pretendere da Tre Flowers di chiudere completamente Deandre Hopkins, bisogna lavorare con quello che si ha.
Bobby Wagner commette fallo con un horse-collar tackle. (credit: Dean Rutz/The Seattle Times)
Se pensiamo poi al secondo scoring drive di Arizona, possiamo tranquillamente affermare che senza due penalità tanto stupide quanto inutili, probabilmente i Cardinals non sarebbero riusciti a raggiungere la endzone. In primis l’horse-collar tackle di Bobby Wagner, che in tutta la sua bravura ed esperienza dovrebbe evitare di commettere una penalità del genere. La seconda sciocchezza viene commessa da Quandre Diggs, che va a centrare in pieno (e per fortuna evitando la testa) Deandre Hopkins su un lancio sbagliato da Murray che non sarebbe arrivato al numero 10 dei Cardinals neanche a piangere in cirillico; furbescamente Hopkins ha richiamato l’attenzione degli arbitri in modo plateale indicando la sua testa, quando dal replay si evince che il contatto è stato spalla contro spalla, ma la chiamata resta giusta a parer mio. Ultimo, ma non meno importante, gli errori di comunicazione tra compagni: il terzo touchdown di Arizona, eseguito alla perfezione, è stato come un riscaldamento: tutta la difesa di Seattle si è dimenticata di seguire Edmonds, con Jamal Adams intento a fermare un’eventuale corsa di Murray, e il RB ospite ha ricevuto indisturbato il passaggio di Murray per il touchdown.
On to the next
Insomma, bilancio comunque positivo per la compagine di Carroll, alla quale serviva questa vittoria per sorpassare momentaneamente i Cardinals e riprendere il cammino verso i playoff. Vorrei anche sottolineare l’ottima prestazione di DJ Reed, defensive back acquisito dai 49ers che ieri sera è stato costantemente ovunque. Dalla difesa allo special team, questo ragazzo sta crescendo velocemente e può rivelarsi come un possibile titolare anche quando rientrerà Quinton Dunbar.
La prossima settimana Seattle affronterà i Philadelphia Eagles, inaugurando così il calendario (sulla carta) più facile di tutta la lega a partire dalla Week 12. Un’occasione più unica che rara, in grado di fornire ai Seahawks la possibilità di modellare al meglio questa grezza difesa e ridare ancora più fiducia allo Chef Russell Wilson, tornando a cannone col #LetRussCook.