Può essere che, chi guarda le statistiche di Drew Brees di ieri sera possa dire «solo 76 yard lanciate?». Se è così che vedete la partita di ieri sera, in cui San Francisco è venuta a New Orleans, ci sono delle granitiche considerazioni da fare.
La prima, è che i 49ers sono giunti con mezza squadra ricoverata in infermeria: non c’erano, giusto per fare un paio di esempi, Nick Bosa e Jimmy Garoppolo. Ma poi anche Kittle, Sherman e Mostert, e pertanto, cari tifosi di New Orleans, c’era mezza Santa Clara che era convalescente per qualsiasi infortunio, contagio, o altre motivazioni.
Seconda considerazione: i principali titolari di New Orleans erano presenti al primo snap, e sono via via usciti (e/o rientrati) dal campo, a causa di colpi molto forti che hanno subìto gente come Brees, che è rimasto fuori dalla competizione per colpa di una costola incrinata.
Terza considerazione: i 49ers sono ancora in quella fase di ri-costruzione, che inizia dal post-Super Bowl 54. E infatti, anche se iniziano forte, è New Orleans che il pieno controllo della partita.
Vediamo, quindi, quali sono stati i protagonisti principali della partita.
Alvin Kamara: non da MVP della stagione, ma di sicuro è un punto fermo della stagione.
In 2 mesi e mezzo di NFL, Kamara è il miglior RB che riceve passaggi, e poi corre parecchie yard dalla linea di scrimmage. Non ci sono altri RB che in questa stagione riescono a essere un’eventuale doppia minaccia (come quella di prendere la palla come un RB classico, o ricevere passaggi).
Oltre a questo, tra le rushing yards, ci sono giocatori di ben altri ruoli, che riescono ad essere ben più bravi di lui (ad esempio, Kyler Murray e Lamar Jackson, che sono dei RB che ogni tanto sanno anche lanciare). Siamo comunque ben lontani dalle prestazioni che possono avere gente come Derrick Henry, o Stephon Diggs, ma per molti tifosi di New Orleans non conta.
Eppure, dal rinnovo contrattuale, Alvin Kamara è un punto fermo della squadra: oltre a lui, per fortuna, si aggiungono Latavius Murray e ogni tanto anche Taysom Hill.
Per fortuna, anche ieri, in ricezione ha segnato un TD molto importante: in campo aperto, e la difesa dei 49ers presa completamente di sorpresa. A referto, altri 2 TD in corsa.
Demario Davis: leader di una difesa che finalmente ha imparato a reggere
Il punto debole, storicamente, per i New Orleans Saints, è stata la difesa. Per una squadra continuamente votata all’attacco, la difesa era quel reparto che purtroppo che soffriva sempre: d’altronde non c’erano grandi problemi, l’attacco sfornava punti su punti, e anche se si subiva, si poteva finire la partita con un bilancio in positivo.
Questa volta, abbiamo trovato in Demario Davis (leader della difesa nel ruolo di LB), in Cameron Jordan e Trey Hendrickson (entrambi DE) quei soggetti che permettono di non sfondare eccessivamente.
E gli intercetti, che sono sempre a favore di New Orleans: il ritorno di Malcolm Jenkins, e del suo omonimo di cognome, Janoris, sono 2 CB che garantiscono importanti turnover.
Brandon Aiyuk: il giocatore in piena sufficienza per i 49ers
Per il rookie da Arizona State, possiamo tranquillamente dire che è l’unico che ha raggiunto la sufficienza nella partita di ieri sera. L’unico TD segnato di San Francisco lo segna lui, ma la difesa di New Orleans limita l’attacco avversario a 2 soli field goal. Dall’altra parte del campo, Wil Lutz è un cecchino, che segna altrettanti field goal, e permette di mettere in ghiaccio l’intera partita.
È giunta l’ora di mettere in campo un’altro QB per New Orleans
Le prossime 4 partite, per i Saints, potrebbero essere sfide davvero abbordabili: Falcons in casa (per la tradizionale sfida di Thanksgiving), poi trasferta a Denver, Falcons in trasferta e di nuovo on-the-road, per Philadelphia. Brees ha subito un non ben specificato infortunio ad una costola. Ed è quindi giunta l’ora di far giocare sia Taysom Hill che Jameis Winston. Purtroppo Winston è entrato davvero timoroso: 2 sack, e un arretramento di 11 yard. Anche Hill ha subito lo stesso destino. Ma c’è la possibilità di decidere chi prenderà il testimone del ruolo di DB9. Sarà un mese davvero decisivo per capire le reali possibilità di New Orleans. Viste le condizioni di salute e di anagrafe di Drew Brees, è giusto che ci sia la possibilità di vedere in campo la nuova leva di QB.