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NFL 2020 POWER RANKINGS – WEEK #2

Partono subito forte i Chiefs, che sembrano non avere perso un colpo dallo scorso febbraio, bene Russell Wilson e Aaron Rodgers.

Power Rankings NFL 2020 week 2

Partono subito forte i Chiefs, che sembrano non avere perso un colpo dallo scorso febbraio. Prestazioni degne da candidatura a MVP per Russell Wilson e Aaron Rodgers. Big Ben Roethlisberger torna dopo l’infortunio e dimostra di essere ancora un quarterback d’élite. Nella supersfida tra gli altri due “grandi vecchi” QB, Drew Brees si impone su Tom Brady all’esordio in maglia Buccaneers. Tra le sorprese di giornata spiccano la sconfitta interna dei 49ers ad opera dei Cardinals, la clamorosa rimonta concessa dagli Eagles a Washington e il successo dei Jaguars sui Colts.

#1 (=) Kansas City Chiefs (1-0-0) – Si ricomincia da dove si era concluso. Tutto facile nel Thursday Night di apertura contro i Texans. Andy Reid e la sua gioiosa macchina da guerra non perdono un colpo. Difficile oramai trovare ancora ragioni per stupirsi di Mahomes.

#2 (+1) Baltimore Ravens (1-0-0) Schiantano senza tanti complimenti i Browns trascinati da un Lamar Jackson subito in spolvero (20/25, 275 YDS, 3 TDs, 152.0 QB rating; 7 rush, 45 YDS) e si confermano (fra) i più agguerriti avversari dei Chiefs nella AFC.

#3 (+1) New Orleans Saints (1-0-0) – C’era tanta attesa per il primo scontro divisionale tra Brees e Brady. Buona la prima per i Saints, che hanno fatto bella mostra di un collettivo rodato ma l’infortunio di Michael Thomas potrebbe essere una cattiva notizia se comportasse un’assenza prolungata.

#4 (+1) Seattle Seahawks (1-0-0) – Russell Wilson inizia col botto ad Atlanta (31/35, 322 YDS, 4 TDs, 143.1 QB rating) e Seattle dichiara da subito intenti assai bellicosi. Per ora i Seahawks si lasciano dietro i 49ers, poi la stagione è lunga e si vedrà, ma chi ben comincia…

#5 (-3) San Francisco 49ers (0-1-0) Nella fuliggine di Santa Clara si fanno sorprendere dai Cardinals per uno degli “upset” di giornata. Niente panico, anche se nella Bay Area qualcuno starà facendo gli scongiuri ripensando alla maledizione del Super Bowl hangover…

#6 (+4) Green Bay Packers (1-0-0) – Un Rodgers (32/44, 364 YDS, 4 TDs, 127.5 QB rating) così non lo si vedeva da un po’ (in combutta con un incontenibile Davante Adams: 14 ricezioni per 156 yards e 2 TDs). Sarà questo l’effetto che la dirigenza dei Packers si era prefissata di raggiungere con la scelta di Jordan Love al primo giro?

#7 (=) Buffalo Bills (1-0-0) – Si dimostrano subito all’altezza del ruolo di pretendenti alla corona dell’AFC East battendo con autorevolezza i Jets. Josh Allen (33/46, 312 YDS, 2 TDs, 104.6 QB rating; 14 rush, 57 YDS, 1 TD) per la prima volta in carriera sfonda le 300 yards lanciate e conferma i progressi già emersi nel 2019.

#8 (+3) Pittsburgh Steelers (1-0-0) – Torna Big Ben (e torna bene: 21/32, 229 YDS, 3 TDS, 117.9 QB rating) e tornano gli Steelers che possono giocarsela con i Ravens nella AFC North, con un attacco fluido e bilanciato ed una difesa vivace, anche se i Giants e la loro disastrosa linea offensiva non rappresentavano il più probante dei test.

#9 (+3) New England Patriots (1-0-0) – Lo sappiamo cosa vi aspettate di leggere dopo la vittoria sui Dolphins. E noi ve lo scriviamo. Se Tom Brady piange, Bill Belichick non sorride (non lo fa mai!) ma può silenziosamente approvare il debutto di Cam Newton (15/19, 155 YDS; 15 corse, 75 YDS, 2 rush TDs).

#10 (+4) Tennessee Titans (1-0-0) – La spuntano su Denver nell’ultima partita di giornata dopo una serie interminabili di errori di ogni tipo da entrambe le parti. Un Gostkowski impreciso come mai potrebbe meritarsi il taglio (3 FG e 1 PAT falliti) ma ha anche garantito la W con il field goal vincente quasi allo scadere.

#11 (-3) Tampa Bay Buccaneers (0-1-0) – Esordio amaro per Brady in maglia Buccaneers. Senza giustificare i suoi errori (che qualcuno attribuisce all’età), è parso evidente che a Tampa il progetto di Arians è in ritardo e stia pagando il dazio di una preseason anomala.

#12 (+3) Los Angeles Rams (1-0-0) – Celebrano l’apertura del loro impressionante SoFi Stadium, giocattolino costato la bellezza di 5 miliardi di $, con un Sunday Night a porte chiuse vinto con il brivido sui Cowboys (e Jalen Ramsey sa anche recitare alla grande ma per 100 milioni, l’ammontare del suo nuovo contratto, questo e altro).

#13 (-7) Dallas Cowboys (0-1-0) – Sapevamo di avergli dato tanta (troppa?) fiducia nel nostro primo power ranking ma, al netto di qualche decisione arbitrale assolutamente discutibile nel Sunday Night di LA, McCarthy e Prescott hanno ancora parecchio lavoro da fare per scrollarsi di dosso l’etichetta di squadra che galleggia intorno al .500 di record.

#14 (-5) Philadelphia Eagles (0-1-0) – Prima da incubo per la squadra della città dell’amore fraterno, che brucia un vantaggio di 17-0 in casa degli ex-Redskins e fa emergere una serie di inquietanti domande sulla propria reale competitività, messa in dubbio a 360 gradi in questa week 1.

#15 (+3) Chicago Bears (1-0-0) – Tre quarti pessimi, specialmente per Trubisky (ma anche la tanto celebrata difesa deve registrarsi rapidamente) e poi un ultimo quarto in cui l’ex Tar Heel sembrava il QB-messia tanto atteso a Chicago. Per ora i Bears si possono godere la W ma per le attese messianiche meglio attendere, anche se il calendario è amico.

#16 (-3) Minnesota Vikings (0-1-0) – Dalvin Cook fresco di nuovo contratto c’è, Adam Thielen c’è, certo manca Stefon Diggs, la o-line forse c’è più del previsto (buona notizia per un Cousins non troppo convincente), ma dov’è finita la difesa? I Vikings mai avevano concesso così tanti punti in sei anni con Mike Zimmer e il possesso di palla non era mai stato così ridotto (18 minuti e 44 secondi) dal lontano 1977.

#17 (+3) Las Vegas Raiders (1-0-0) – Rovinano la giornata ai Panthers con un Derek Carr solido ed efficiente e un Josh Jacobs concreto (3 TD corsi) ma escono anche incerottati e con l’impressione di una difesa rivedibile. Potrebbero comunque dire la loro in chiave wild card.

#18 (+4) San Diego Chargers of Los Angeles (1-0-0) – Strappano con grinta una vittoria sofferta a Cincinnati, rubando la scena a Joe Burrow e mettendo a bada momentaneamente i pronostici di una stagione di transizione. Aspettando Justin Herber, va bene così.

#19 (-3) Indianapolis Colts (0-1-0) – Un’altra vittima nobile di un upset di giornata. Magari la caduta dei Colts non ha lo stesso effetto di quelle di 49ers o Eagles ma considerando che i Jaguars erano dati in disarmo da (quasi) chiunque, non ci siamo proprio.

#20 (-3) Houston Texans (0-1-0) – Esordio tutt’altro che positivo per i texani ma una buona notizia c’è: Watson è riuscito a sopravvivere pur passando buona parte del proprio tempo a cercare di sfuggire alla pressione dei Chiefs. A questa squadra servirebbe proprio un ricevitore di spessore, verso Bill O’Brien?

#21 (+6) Arizona Cardinals (1-0-0) – Vi avevamo detto che si intravedevano le potenzialità per non restare a lungo nei bassifondi e infatti sono stati subito fuochi d’artificio: vittoria esterna sui 49ers e belle cose da Murray e Hopkins che giustificano un bel balzo in avanti.

#22 (-1) Atlanta Falcons (0-1-0) – Resistono un tempo alla furia Seahawks ma contro questo Wilson in pochi avrebbero potuto fare molto. Sono stati costretti ad abbandonare presto il running game per tentare il recupero ma dovranno coinvolgere maggiormente Gurley per bilanciare un attacco che comunque ha messo tre ricevitori a referto per più di 100 yards.

#23 (=) Carolina Panthers (0-1-0) – Dopo l’addio a Cam Newton, il benvenuto a Matt Rhule lo danno i Raiders di Jon Gruden. Comunque discreti Bridgewater e McCaffrey, due da cui dipenderanno in gran parte i destini della stagione dei Panthers.

#24 (-5) Cleveland Browns (0-1-0) – Altro giro, altro regalo per i Browns che sembrano non conoscere il cammino della redenzione. Diamogli l’attenuante che la scoppola con cui inizia l’era Stefanski arriva contro l’oliatissima macchina dei Ravens.

#25 (-1) Denver Broncos (0-1-0) I Titans (Gostkowski) li graziano a varie riprese durante il secondo Monday Night di giornata ma alla fine li puniscono. Drew Lock fa però vedere cose interessanti e merita credito per il futuro. Cervelloticamente autolesionista la gestione del cronometro negli ultimi due minuti da parte di Fangio.

#26 (+4) Washington Football Team (1-0-0) – Non perdersi d’animo dopo essere andati sotto 17-0 e ribaltare gli Eagles da tanti visti come un sicuro team da playoff indica solo una cosa: il lavoro avviato da Ron Rivera in una offseason vissuta sotto un bombardamento di mille avversità differenti sta iniziando a creare un gruppo vero.

#27 (-2) Detroit Lions (0-1-0) – La partita contro i Bears è un grottesco déjà-vu di week 1 di un anno fa (quando i Lions bruciarono 18 punti di vantaggio sui Cardinals nell’ultimo quarto, salvandosi però almeno con un pareggio) ed in fondo del 2019 tutto, in cui Detroit si trovò per 9 volte in vantaggio nell’ultimo quarto delle prime 12 partite di una stagione poi chiusa 3-12-1.

#28 (=) Miami Dolphins (0-1-0) –Brian Flores perde contro l’antico maestro Bill Belichick e le statistiche da “Fitztragic” di Ryan Fitzpatrick (20/30, 191 YDS, 3 INT, 44.6 QB rating) fanno già invocare Tua Tagovailoa. Tralasciando il fatto che “Fitztragic” spesso si trasforma improvvisamente in “Fitzmagic” e viceversa, meglio non bruciare le tappe con il giovane ex QB di Alabama.

#29 (+2) Jacksonville Jaguars (1-0-0) – Lo sappiamo che è di moda il “pappagallismo” e ripetere “tank per Lawrence” e per carità, può ancora succedere di tutto. Eppure, proprio qui avevate letto la scorsa settimana che “non si può ignorare lo spirito competitivo di Gardner Minshew”. Profetici? Colts battuti, Minshew in controllo totale (19/20, 173 YDS, 3 TDs, 117.9 QB rating) e per ora Trevor Lawrence o Justin Fields possono aspettare.

#30 (-4) New York Jets (0-1-0) – Se Sam Darnold gioca ancora come un rookie alla sua terza stagione è un problema, specie quando perde il confronto con Josh Allen (scelto dopo di lui al draft 2018), evocando reminiscenze preoccupanti di altri QB scelti al primo giro e rivelatisi autentici bust.

#31 (-2) New York Giants (0-1-0) – Daniel Jones fa vedere cose molto promettenti a dispetto di qualche errore ancora da limare ma francamente con una linea d’attacco che sembra un’accozzaglia senza collante e concede 11 placcaggi dietro la linea di scrimmage e 3 sacks (più altri colpi e pressioni ai danni di Jones), dove si vuole andare?

#32 Cincinnati Bengals (0-1-0) – Ryan Bullock rovina il debutto di Joe Burrow fallendo un field goal nel finale per un infortunio (simulato?) patito proprio durante il calcio ma il QB scelto primo assoluto la scorsa primavera mette in mostra anche tra i pro la sua grande personalità. Se il buongiorno si vede dal mattino, i Bengals potranno presto svestire la maglia nera dei nostri power rankings.

 

Federico Aletti

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