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Una dolce vittoria: i Miami Dolphins sconfiggono i New York Jets
In una partita equilibrata e costellata di errori, Miami trova buon gioco e continuità, riuscendo finalmente ad ottenere l’attesa prima vittoria stagionale.
Finalmente.
L’ultima vittoria dei Miami Dolphins risale allo scorso 9 di dicembre, una data che in pochi ricorderemo ma un’azione che nessuno si è scordato: quel Miami Miracle che ci diede sicuramente grande soddisfazione aveva aperto una sorta di maledizione, un buco nero da cui non sembravamo esser più in grado di uscire; poi però la crescita della squadra vista nelle ultime settimane (o l’odio verso Adam Gase, chi può dirlo…) hanno avuto il sopravvento riportandoci al successo, ad un victory monday atteso da quasi un anno. Lo spogliatoio è ora più disteso e rilassato, dopo la faticosa ma meritata vittoria contro i New York Jets, e ha finalmente qualcosa da festeggiare.
Non il migliore degli inizi
Non si deduce certo che la partita sarà vittoriosa, durante il primo quarto, poiché sono i Jets a tenere in mano il pallino del gioco, andando a segno fin dal loro primo possesso. Sam Darnold trova bene il suo WR Jamison Crowder e mette la palla in mano a Le’Veon Bell tutte le volte che è in difficoltà (un atteggiamento che poi pagherà nelle fasi successive del match); arriva un primo down, poi un altro, poi finalmente la difesa rinviene e Jerome Baker causa un quarto e breve, Gase sceglie però di giocarlo e Darnold lo chiude grazie alla ricezione di Demaryus Thomas. Dalla zona rossa il QB con il numero 14 di New York vede ancora Crowder e gli passa la palla per un TD da 18 yards che vale il vantaggio ospite. La risposta di Miami è da incubo, un 3 e fuori rapido dopo una corsa incoraggiante di Mark Walton (6 yards), una sack di Quinnen Williams e un throw away pass di Ryan Fitzpatrick. Il possesso torna ospite e i Jets sono bravi a consumare quasi l’intero primo quarto con l’ovale in mano.
A questo punto però cambia l’inerzia della sfida, perché la matricola Christian Wilkins trova la sua prima sack in carriera, ai danni di un Darnold ora più spaesato; da quarto tentativo New York sceglie il field goal, ma Sam Ficken lo sbaglia.
Una risposta convincente
Fitzpatrick risponde subito a questo giro a vuoto degli avversari, trovando una bella connessione con il sempre più convincente rookie Preston Williams; i due scambiano prima per 17 yards, poi per una quindicina e, infine, anche a causa di una tremenda comunicazione difensiva, per le ultime 12 yards che valgono il TD del pareggio, i Dolphins vanno sul 7 a 7. Darnold prova a coinvolgere ora Robby Anderson, ma il possesso si chiude a causa di una serie di bandiere gialle e di un’ottima chiusura portata da Baker su Bell, i Fins appaiono più in palla e ce lo dimostrano subito.
Fitz attacca bene coadiuvato da Walton e il suo secondo Kalen Ballage, Mike Gesicki si ricorda finalmente di essere un buon ricevitore e DeVante Parker, che pure lo è sempre stato, riesce a stare concentrato, cosa che raramente gli capitava nel corso delle stagioni passate, tanto che proprio il numero 11 riceve una telefonata da 17 yards, per il TD del vantaggio Miami.
I Jets non ci capiscono più molto, e sono costretti ad andare al punt, allora Miami morde e lo fa con i soliti noti della partita, fino ad un nuovo TD, messo a segno nuovamente da Williams il quale riceve per 5 yards al termine di un buon possesso che mastica oltre 5 minuti dal cronometro; bentornati Dolphins. New York vuole evitare di andare all’intervallo lungo sotto di due TD e lo fa prima con una rocambolesca safety, la quale giunge al termine di un lungo possesso ospite, con palla intercettata sulle 2 difensive da Jamal Wiltz e presa in mano da Fitzpatrick che commette un fumble prima di ricoprirlo sulla goal line. Da regolamento, sono 2 punti per la difesa. Dopo la safety, Matt Haack deve andare al punt. I Jets, in velocità, mettono il loro kicker Ficken in condizione di segnare e lui, questa volta, non sbaglia, altri 3 punti per gli ospiti e secondo quarto che si chiude sul 21 a 12 per i Dolphins.
Un secondo tempo di amministrazione
La ripresa si apre con una difesa ospite più attenta, la quale blocca il primo possesso dei padroni di casa, costringendoli ad un difficile calcio, che infatti Jason Sanders sbaglia. Con caparbia Darnold tesse la tela di un attacco efficace, andando dai soliti noti: Crowder, Anderson e Bell, piano piano NY si avvicina, ma la concreta defense di casa tiene, i Jets riescono ad andare sul tabellone grazie a Ficken, il quale realizza un altro FG; gli ospiti si avvicinano a -6.
Fitzpatrick ora vuole metterla sulla velocità, in campo si vedono più spesso i due velocisti Jakeem Grant e Albert Wilson, che mettono assieme un buon possesso, arrivando in buona posizione; anche questa volta però è la difesa a vincere, e i Dolphins devono accontentarsi del FG di Sanders, il quale centra l’obiettivo da posizione ben meno impegnativa della precedente. A questo punto gli arbitri si fanno protagonisti, con una bella pioggia di bandierine gialle che mineranno azioni importanti, come un ottima ricezione con importante YAC, ovvero yardaggio dopo la ricezione cancellata da una pass interference chiamata a Parker.
I Dolphins amministrano, cercando di masticare quanti più secondi possibile ogni volta, mentre i Jets non sono in grado di intavolare più attacchi pericolosi e, anzi, talvolta commettono errori francamente imperdonabili, come ad esempio l’incredibile safety che, di fatto, chiuderà la sfida. La giocata tragicomica è frutto di un ottimo punt di Haack, che mette Darnold con le spalle al muro; il QB chiama lo snap al suo centro, con il movimento della gamba tipico di molti grandi giocatori ma anche di qualche brocco, esattamente quello che apparirà Darnold dopo questa sciocchezza; il numero 14 infatti, incredibilmente, si distrae e perde di vista l’ovale che lo supera e rotola in end zone per 2 punti ottenuti in un modo difficilmente credibile per questi livelli.
A questo punto resta solo garbage time, nel quale l’unica azione da commentare è il FG di Ficken che fissa il match sul risultato finale di 26 a 18. Finalmente si depenna quello 0 dalla colonna delle vittorie di Miami, con buona pace di chi continua a sostenere il tanking a oltranza. Ci sarà sicuramente qualche tifoso che, in maniera antisportiva e poco tollerabile per quanto mi riguarda, sarà dispiaciuto per questa vittoria, poiché preferiva che la franchigia chiudesse la stagione sullo 0 – 16; mi auguro non ve ne sia nessuno tra i miei lettori. In caso contrario, gli mando un abbraccio, poiché ritengo che questi Dolphins potranno vincerne ancora qualcuna, tra oggi e Capodanno; personalmente mi auguro lo facciano quanto più spesso possibile. Nel frattempo godiamoci questa settimana, era qualche tempo che non avevamo questa sensazione
Autore: Mattia Mezzetti
Data di pubblicazione:
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