I Saints sono riusciti a perdere in una sola partita il franchise QB, la difesa, la faccia e anche la voglia di reagire contro chi li ha eliminati nell’ultimo NFC Championship game. Per iniziare a parlare di questa partita, sarebbe più utile cominciare dalla fine, ma andando direttamente nella pancia dello stadio, e soprattutto nelle interviste post partita.
Quando dicevamo che i Saints potevano essere vittime di alcuni complotti, intendevamo anche il loro atteggiamento nei confronti della situazione in generale poteva degenerare in un vittimismo ingiustificato. E la situazione è fotografata perfettamente dalla reazione di Cameron Jordan, che si trasforma in un nuovo Gigi Buffon, e che invece di dare agli arbitri degli insensibili, li soprannomina in Foot Locker. Non ci credete? Guardate questo video
Non aiuta nessuno avere un atteggiamento così, anche di sfida nei confronti degli arbitri. Specie quando uno sport che ha un alto tasso did uso di VAR (e il tempo viene persino fermato, per permettere alla squadra arbitrale di poter rivedere tutti i movimenti).
Le scuse per avere Brees fuori sei settimane (saranno 7 contando anche quella della Bye Week), non fanno altro che creare un assurdo dibattito: Teddy Bridgewater o Taysom Hill?
https://www.facebook.com/tdmag/posts/10157600447307560
Non sappiamo ancora cosa potrebbe mai accadere. Anche perché il contratto di Bridgewater è uno dei più onerosi (7.25 milioni $), specie per un QB di riserva, e che ha la cosiddetta “chip-on-the-shoulder” dopo i vari infortuni e traumi subiti con i Vikings.
Verra messa in discussione anche tutta la faccenda che riguarda la capacità di Sean Payton di indirizzare una squadra che ha perso Brees, che di Bridgewater non si fida (l’attacco, una volta che era lui al comando non si è più mosso), e la difesa che tradizionalmente è inesistente.
Ciliegina sulla torta: l’infermeria sembra più il risultato di un campo di battaglia: Anzalone è fuori per un infortunio non specificato, e poi Brees, e una decina di altre persone. Un bel colpo al morale di una squadra che in 2 anni non aveva certo bisogno di questa depressione.
Rams: galoppano, giocano duro e vincono
I Rams approfittano di tutto. Se possono, fanno male al QB avversario: l’infortunio a Brees procurato da Darnold è stato del tutto fortuito. Giocano in maniera pulita, andando a creare guai a tutti i ricevitori dei Saints, e quando attaccano, entrano nella difesa notoriamente insufficiente dei Saints, come se non ci fossero ostacoli.
Goff completa 19 passaggi su 28, 283 lanciate e un solo TD. Il grosso lo fanno Gurley e Kupp, che seminano il panico. D’altro canto, le due armi migliori di New Orleans hanno le polveri bagnate: Kamara somma solo 45 yard (nelle giornate migliori ne fa almeno un centinaio), e il WR più pagato del mondo, Michael Thomas prende 10 palloni per 89 yard. per entrambi un insufficienza meritatissima.
Nella splendida cornice del Coliseum, che sopravvive al passare del tempo sin dalle Olimpiadi del 1932, ammiriamo quindi la debacle di New Orleans per l’ultima volta: Rams e Chargers non avranno molto a che fare con questo stadio, visto che il nuovo SoFi Stadium sarà disponibile la prossima stagione.
I Saints invece dovranno rimanere nella West Coast ancora un po’: domenica li attendono i Seahawks.