E venne il giorno in cui anche i Saints persero la seconda partita stagionale. Sean Payton, in conferenza post partita, si è difeso dicendo che sarebbe stato difficile ottenere una vittoria all’AT&T Stadium di Arlington. Oltre al fatto che l’head coach di New Orleans, aveva previsto un risultato piccolo, con un minimo svantaggio. Da entrambe le squadre, comunque, ci si aspettava di più: solo 2 TD complessivi, e una partita che si è risolta con i calci piazzati.
I Cowboys vengono da una serie di tre vittorie consecutive. E ne piazzano una quarta contro i Saints che nelle ultime 10 partite hanno ottenuto delle statistiche francamente di tutto rispetto: 37.2 di media punti a partita, vittime eccellenti come gli Eagles, i Falcons, i Giants, e un Drew Brees che è ancora in odore di titolo MVP (più come riconoscimento alla carriera, che non per una stagione da incorniciare).
Passando alle statistiche, proprio New Orleans dovrebbe pensare a come ha giocato male, senza porre una difesa particolarmente efficace nei confronti di Dallas: Prescott spiana la strada per i playoffs dei Cowboys con 24 passaggi completati su 28, 248 yard lanciate, e 1 TD lanciato a Elliot nel primo quarto. Si segnala, per gli almanacchi, la decima stagione con 30 TD da parte di Brees (unica consolazione, per una partita da dimenticare in fretta).
La difesa di New Orleans ha anche concesso 306 yard complessive, lasciando correre Elliot. Mentre il dinamico duo di RD della Big Easy, Kamara-Ingram, vengono limitati a sole 65 yard corse, infrangendosi contro il muro texano della difesa di Dallas. E si segnalano anche ben 3 fumble generati dai Saints.
Il fatto stesso che la difesa di Dallas sia stata efficace, è che ha mostrato tutti i difetti di una New Orleans sufficientemente adagiata sugli allori, facendo intervenire Thomas Morstead in 4 punt (quando in questa stagione, non ha dovuto fare spesso granché, a volte non ha giocato affatto).
Onore ai Cowboys che invece, dopo un inizio di stagione da dimenticare, fa brillare le sue stelle: Dakota Prescott su tutti, che prende un passer rating 115.5 (Brees si ferma a 71.6), e in alcuni momenti della partita preferisce correre (5 corse, per 22 yard complessive), che permettono a Dallas di prendere anche 2 primi down in momenti cruciali per la loro partita.
Ma quelli che mettono un sorrisone sulla faccia di Jerry Jones (proprietario dei Cowboys), è la dichiarazione al termine del Thursday Night Football game: “Lo sapevano tutti, dovevamo tenere la palla lontana da Brees. Ve lo devo dire, la difesa ha giocato oltre le mie aspettative, hanno giocato come una squadra da campioni”.
I Playoff sono ampiamente alla portata dei Saints: molti analisti mettevano in relazione questa squadra, con quella del 2009. 9 anni fa, furono i Cowboys a terminare la serie di 13 vittorie consecutive, ma ciò non fu abbastanza per far perdere il Super Bowl 44. Nel 2018, potrebbero esserci corsi e ricorsi storici, per far si che si vada ad Atlanta a giocarsi il secondo Super Bowl della storia, per una squadra che quest’anno ha fatto vedere cose egregie, ma che deve imparare un mantra fondamentale del football: “l’attacco fa vendere i biglietti, la difesa fa vincere i titoli”. La difesa di New Orleans, soprattutto in partite difficili, deve dare il meglio di se.