San Francisco ha perso 23-27 contro i New York Giants, in una partita combattuta, grazie ad un touchdown di Eli Manning negli ultimi due minuti della partita. Per la quarta volta in nove partite i Niners non sono stati capaci di mantenere il vantaggio nel quarto periodo ed oramai loro incapacità di chiudere le partite sta diventando leggendaria (o cronica?).
“Pensavo potessimo ormai vincere la partita” ha dichiarato Shanahan alla stampa “eravamo in vantaggio 20-10 alla metà del terzo quarto, ma abbiamo concesso un gran ritorno di kick off e due giochi esplosivi che hanno immediatamente permesso ai Giants di tornare in partita. Abbiamo avuto la possibilità di finirli ed abbiamo fallito”.
San Francisco aveva un vantaggio di 23 a 20 a metà del quarto quarto ed aveva mosso bene la palla con Matt Breida a condurre il running game (oltre le 100 yards per la seconda volta questa stagione), riuscendo più volte ad avanzare sul campo malgrado la cronica incapacità di quasi tutti i ricevitori a creare un gap contro i defensive backs avversari.
Ma una serie di errori, associati a delle buone giocate di Eli Manning, sono costate la partita ai Niners. Un lancio di Mullens, ben tirato, è rimbalzato tra le mani di Marquise Goodwin ed è stato intercettato dal defensive back BJ Goodson, interrompendo l’ennesimo drive dei Niners.
Mullens non è il responsabile della sconfitta, e anche se non ha giocato ai livelli della partita contro i Raiders, ha pur sempre completato il 69% dei passaggi per un totale di 250 yards, facendo ben più di quanto ci si potesse aspettare da un backup alla sua seconda partita in NFL.
Malgrado gli errori del quarto quarto, l’attacco dei Niners ha avuto possesso palla per più della meta della partita, guadagnando 24 primi down e 375 yards. Quello che ha fatto più male alla squadra della baia, alla fine è stata una disastrosa serie di errori difensivi.
Quando i Giants si sono accorti della pochezza difensiva dei Niners, se ne sono avvantaggiati. Nei 20 minuti finali di gioco hanno segnato 17 punti e sono stati inarrestabili, specialmente nel finale, con il loro drive di 9 nove giochi e 75 yards che è finito con un touchdown di Shepard (foto), segnato in meno di due minuti.
Prima le penalità contro Ahkello Whiterspoon e Malcom Smith, hanno aiutato Eli Manning ad estendere il drive che ha portato New York a segnare il touchdown del sorpasso, grazie anche alla pessima copertura di quasi tutta la secondaria di San Francisco, che continua a sbagliare assegnamenti, e ad una pass rush praticamente inesistente, che è riuscita a fare un solo sack contro una linea offensiva che ha permesso più sack in questa stagione di ogni altra squadra.
Una legge del football è che se la tua pass rush è scarsa, la tua secondaria viene fatta a pezzi, specialmente se il quarterback avversario è un vecchio volpone veterano come Eli Manning.
In molti indicano Kyle Shanahan come il responsabile principale di questa sconfitta. Malgrado sia considerato tra i migliori playcaller nella NFL, sotto pressione e con la partita in bilico, Shanahan sbaglia spesso le sue chiamate, proprio come successe nel famoso Super Bowl tra Atlanta e New England, quando era l’offensive coordinator dei Falcons.
Nel Monday Night il capo allenatore dei Niners ha messo in panchina Breida, ha fatto correre Morris (che finora non era riuscito a trovare spazi) due volte di seguito, e poi ha chiamato un passaggio per Bourne. Tutti e tre i tentativi sembravano telegrafati, facilmente interpretabili dalla non stellare difesa dei Giants …e infatti sono falliti.
La capacità di chiudere le partite è un’abilità essenziale per un capo allenatore di successo e Shanahan ancora non ha dimostrato di averla.