Le tigri sono una specie a rischio estinzione: secondo i dati WWF, al 2016, ci sono meno di 4000 tigri selvatiche, per lo più localizzate nell’area geografica asiatica, tra la Russia orientale, e il sud est asiatico. Sono una specie particolarmente aggraziata, e per fortuna la natura ci ha regalato il gatto, una forma addomesticata, meno pericolosa della tigre, da poter coccolare, e qualche volta da fotografare e postare sui nostri social network.
Ieri invece, i Saints hanno fatto i bracconieri (o se preferite hanno dato un gomitolo per divertirsi agli avversari) con i Bengals a Cincinnati. Il clima era piuttosto rigido (3° Celsius), per niente favorevole ai ragazzi del Bayou (a New Orleans c’erano circa 16 gradi): eppure, secondo il cronista della FOX che ha commentato la partita, è stato un massacro: 51 a 14 per una New Orleans che al momento spera addirittura in un futuro passo falso dei Rams per il confermare il primo posto nel ranking NFC (anche se allo stato attuale, in un eventuale scontro nei play off, i Saints avrebbero il fattore campo favorevole).
Sarebbe facile parlare dell’attacco dei Saints (sempre stratosferico, sempre efficace ed efficiente), ma per una volta è stata la difesa a dominare la partita: la ESPN dava già a prima di metà partita, il 100% di possibilità di vittoria per i Saints.
Segnaliamo ben 2 intercetti lanciati da Dalton (che fino a ieri ne ha lanciato solo 1 in 9 partite), presi rispettivamente da Eli Apple – neo acquisto dei Giants – e Marcus Williams, che ritorna un intercetto dalla propria red zone, fino alla red zone di Cincinnati. Alex Anzalone dovrebbe incorniciare anche questa sua partita: un sack, che conferma come la difesa dei Saints sia stata registrata. I Bengals non hanno opposto una resistenza particolarmente efficace: per non parlare male di qualcuno, riporto le interviste post gara, prese dagli spogliatoio dei Bengals a fine partita. Tyler Boyd (miglior WR di Cincinnati, con 3 ricezioni per 65 yard, e zero touchdown) parla di una sconfitta che “fa male, oltre che del tutto imbarazzante”. Preston Brown (LB, del tutto impalpabile) dichiara che “siamo stati battuti su tutta linea”. Ma i tifosi dei Bengals non devono darsi per vinti: se non perderanno più nessuna partita fino alla fine, potrebbero sperare in una wild-card per i playoffs.
Insomma, se si dovesse riassumere la partita con un emoji, i Bengals metterebbero questa: 🙀.
I Saints invece possono guardare alle prossime partite con un minimo di serenità: potrebbero concludere la stagione, nelle previsioni più ottimistiche, con 15 vittorie e 1 sconfitta. Affronteranno gli ultimi avversari della AFC North, gli Steelers, in casa a New Orleans e siamo certi che il pubblico farà di tutto per essere il 12° uomo in campo, dando ai Saints la spinta necessaria per far vedere una bella partita nei confronti di una squadra che ogni anno è nelle prime file per andare a giocarsi la finale di conference, se non addirittura il Super Bowl.
Nel caso New Orleans potrebbe schierare (se recuperato per miracolo) Dez Bryant: l’infortunio al tendine d’achille è stata una bella botta – potrebbe addirittura saltare tutta la stagione -, ma le esultanze di Kamara, Ingram e Thomas ai touchdown mostrano un supporto enorme per l’ex wide receiver di Dallas. Per la squadra della Louisiana si prospetta una regular season in discesa, e ricca di soddisfazioni.
Brees da record
Con i 3 touchdown pass contro i Bengals, Drew Brees supera Brett Favre e si posiziona al secondo posto assoluto nella classifica dei touchdown pass con 509 (contro i 508 di Favre), mentre al primo posto c’è ancora saldamente Peyton Manning a quota 539.
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