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Passo falso per i Miami Dolphins, azzannati dai Detroit Lions
Inciampano in casa i Dolphins, contro dei Lions determinati ed efficaci. La sconfitta impedisce a Miami di mantenere il primo posto nella AFC East.
Per la settima settimana della NFL a Miami arrivano i Detroit Lions, squadra fresca di bye week e vogliosa di dire la sua in una difficile division come la NFC North. Per i Dolphins seconda settimana consecutiva con Brock Osweiler titolare al posto di Ryan Tannehill, il quale continua ad aver problemi alla spalla e non riesce a tornare in campo.
Ruggiscono i leoni
Il primo tempo se lo aggiudicano, con nettezza, gli ospiti. Gli attacchi portati dai Lions sono fin da subito efficaci, mischiando molto bene la precisione del loro QB Matthew Stafford e l’esplosività del RB matricola Kerryon Johnson, che in tre possessi della sua squadra supera già le 100 yards in corsa, grazie a due belle portate da 24 e 71 yards, unite ad altre più corte. Johnson non riesce però a segnare nella prima mezz’ora effettiva del match, perchè le due segnature azzurre sono firmate dal TE Michael Roberts e dall’esperto RB LeGarrette Blount, che passeggia in meta dalle 2 yards offensive in seguito ad un lungo possesso ottimamente interpretato dalla sua offense, nell’ultimo attacco del primo tempo.
I 6 punti di Roberts, invece, arrivano sulla prima azione in attacco dei Lions, con un passaggio che coglie troppo impreparata la difesa di casa. tra questi due touchdown, il kicker di Detroit Matt Prater trova un FG da 3 punti.
Miami invece è ingessata, riesce a segnare un TD con Kenny Stills al termine di un buon possesso dove Osweiler coinvolge bene Albert Wilson (su un passaggio da 25 yards), il quale prende una botta nell’azione e viene portato negli spogliatoi per accertamenti – e non rientrerà più – e il TE Mike Gesicki (passaggio da 27 yards) finalmente coinvolto appieno nelle manovre d’attacco.
La concretezza degli ospiti si traduce in un vantaggio di 10 punti al termine del secondo quarto e il vantaggio di ripartire in attacco anche nel terzo quarto. La difesa di Miami sembra fuori fase, meno efficace del solito e i Lions, con relativa tranquillità, appaiono in grado di fare loro il match.
Il terzo quarto si apre ancora nel segno dei leoni: Stafford in cabina di regia guida bene la squadra, portandola in red zone, ma qui vince la difesa di Miami, che concede agli ospiti soltanto il calcio da 3. Osweiler riprende la palla con il punteggio di 20 a 7 per i Lions e la consapevolezza di dover provare a realizzare un’altra rimonta.
Un amaro finale
Il possesso di Miami porta frutto: Osweiler gioca ancora con Gesicki e lo trova con un passaggio da 18 yards, poi Kenyan Drake lascia colpevolmente cadere un passaggio promettente, ma lo stesso RB sa farsi subito perdonare, con una corsa da 54 yards che arriva dritta in meta. La partita continua però la sua corsa sul binario azzurro, perché Johnson e Blount sono inarrestabili e continuano a marciare per il campo, concedendo a Stafford la possibilità di connettere ancora con Roberts in end zone, per l’allungo di Detroit: 26 a 14. Il punteggio non cambia perché Matt Patricia, head coach ospite, prova la conversione da 2 punti, fallendola.
Gli ingranaggi dei Dolphins non sono però oliati e la linea offensiva cede, così Osweiler va a terra, saranno 4 le sack subite dal QB al termine della gara. E’ oliato eccome, invece, l’attacco Lions, Johnson pare inarrestabile, Golden Tate riceve un reverse e guadagna un primo down, i Dolphins si fanno finalmente sentire e bloccano l’attacco tra le 30 e le 35 difensive, da dove Prater può calciare un field goal ed allungare ancora: siamo ora sotto di 15, è una partita sui due possessi recuperabile, ma serve subito un TD. E arriva. Dopo essere sceso bene con un giusto mix di corse e passaggi, tentandone anche alcuni lunghi, Osweiler vede Danny Amendola e lo trova in meta: 24 yards e 6 punti per i Fins, che diventano 7 dopo il PAT di Jason Sanders.
Per provare a pareggiarla, però, serve anche la risposta della difesa, ed è questa che non arriva e condanna i padroni di casa. Stafford trova Tate per un primo down e mastica cronometro con i suoi RB, poi una pass interference chiamata a Xavien Howard vale un primo down automatico e Detroit è già in range per il FG. Dopo che l’attacco viene bloccato per 3 volte, Prater si presenta ed esegue alla perfezione: 3 punti ancora e gioco, partita, incontro per i Lions: Miami ha 1 minuto e 55 e 11 punti da recuperare, sono troppi in troppo poco tempo e l’impresa non riesce. La mossa disperata di Adam Gase è quella di far calciare un kick lungo a Sanders per poi tentare un onside kick, il numero 7 però manca il bersaglio e a Stafford non resta che inginocchiarsi due volte per la W. Finisce 32 a 21 una partita che i Fins buttano via. Il migliore in campo, per la squadra di casa, è probabilmente stato il punter Matt Haack, il ché la dice lunga.
In chiusura
I Lions erano ampiamente alla portata di questi Dolphins, anche senza Tannehill, eppure hanno gestito il vantaggio dall’inizio alla fine senza mai andare in difficoltà, quasi come se fossero loro i padroni di casa. Miami è stata limitata e non ha mai trovato contromisure al braccio di Stafford e alle gambe di Johnson, ma la difesa non doveva essere il vanto di questa squadra? L’attacco è apparso spuntato, statico, a tratti completamente senza idee, forse a causa degli infortuni che anche in questa partita non sono mancati, ma questo fatto non può essere una scusante. Ci aspettano partite ben più difficili in stagione di questa, se saranno affrontate in questo modo, non credo finiranno bene.
Una rapida occhiata alle statistiche di gara: Brock Osweiler ha completato 22 dei suoi 31 passaggi tentati, per 239 yards, con 2 TD e 0 intercetti (almeno questa è una buona notizia), Kenyan Drake ha corso 72 yards in 6 portate, una delle quali è stata un TD mentre Danny Amendola ha ricevuto 84 yards in 6 ricezioni, di cui un TD.
I Dolphins si trovano ora con un record di 4 vittorie e 3 sconfitte, al secondo posto della AFC East perchè i Patriots, vincitori a Chicago, sono ora in testa soli a 5-2, con merito.
Venerdì notte Miami fa visita ad una squadra pericolosa come gli Houston Texans, nel Tuesday Night Football; i settimanali aggiornamenti sui Dolphins, quindi, arriveranno qualche giorno prima.
Autore: Mattia Mezzetti
Data di pubblicazione:
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