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NFL Power Rankings 2018 – week 7
Con la sconfitta dei Chiefs al termine di uno spettacolare Sunday Night, sono soltanto i Rams a rimanere imbattuti dopo 6 giornate.
E rimasero solo i Rams. Con la sconfitta dei Chiefs al termine di uno spettacolare Sunday Night a Foxboro, soltanto la franchigia di Los Angeles resta ancora imbattuta. Fuochi d’artificio anche a Miami, dove i Dolphins prevalgono all’overtime sui Bears e a Dallas, dove i Cowboys distruggono a sorpresa i Jaguars.
#1 (=): Los Angeles Rams (6-0-0) – Qualche brivido di troppo a Denver ma fanno quanto basta per mantenere immacolato il proprio record. Devono fare attenzione a non prendere sotto gamba partite sulla carta semplici. Proprio come la trasferta che li attende in casa dei 49ers.
#2 (=): Kansas City Chiefs (5-1-0) – Il Sunday Night in casa dei Patriots comincia così così, specialmente Mahomes che lancia due intercetti nel primo tempo, contribuendo a scavare un divario che non riusciranno a colmare nella ripresa. Tuttavia, la reazione del giovane QB dopo gli errori iniziali è sulla falsariga di quanto visto sinora: i Chiefs hanno in mano potenzialmente un grande quarterback, non sarà una sconfitta in New England a ridimensionarne le legittime aspirazioni.
#3 (=): New Orleans Saints (4-1-0) – Un tranquillo bye senza scossoni, nell’attesa di andare a Baltimore a testare la difesa in crescita dei Ravens.
#4 (+1): New England Patriots (4-2-0) – Battere una delle squadre più calde del momento quali i Chiefs, meglio ancora se al termine di uno shootout semplicemente spettacolare (decisamente una delle migliori se non la migliore partita cui abbiamo assistito finora in questa stagione) è la risposta migliore ai critici che li avevano dati per morti anzitempo. Anche quest’anno chiunque abbia ambizioni di titolo dovrà senz’altro fare i conti con i Patriots.
#5 (-1): Carolina Panthers (3-2-0) – In una stagione che vive di altalene e di sorprese, annoveriamo fra queste anche la caduta dei Panthers in casa dei Redskins. Non sappiamo se si tratti di un episodio o di un chiaro segnale che debba giustificarne un calo più consistente nei nostri Power Rankings, però la trasferta in casa degli Eagles dovrebbe servire a schiarirsi le idee riguardo lo stato dei Panthers.
#6 (=): Cincinnati Bengals (4-2-0) – Ci mettono del loro nella sconfitta interna contro gli Steelers, contribuendo così, loro malgrado, a mantenere i giochi aperti in una divisione che si conferma fra le più combattute della lega. Il Sunday Night di Kansas City sarà un test chiave per capire se sono pronti a confermare l’ottimo inizio di stagione.
#7 (+1): Green Bay Packers (3-2-1) – Un po’ di fortuna contro i 49ers per dimenticare la sconfitta di Detroit. Se il ginocchio di Aaron Rodgers continua a migliorare, la NFC è avvisata: nella seconda metà di regular season i Packers possono superare le difficoltà iniziali e diventare molto pericolosi per chiunque.
#8 (+2): Minnesota Vikings (3-2-1) – Un po’ di fatica imprevista contro i Cardinals ma continuano a mostrare i progressi già evidenziati a Philadelphia. La NFC North si preannuncia combattuta fino alla fine.
#9 (+5): Los Angeles Chargers (4-2-0) – Zitti zitti i Chargers fanno fuori con autorità i Browns in trasferta, prima partita in cui Cleveland si fa chiaramente mettere sotto. A fari spenti, possono diventare pericolosi e perlomeno giocarsi legittime chances di wild card.
#10 (+2): Philadelphia Eagles (3-3-0) – Regolano i Giants senza troppi patemi d’animo e si riprendono un posto nella top 10. La partita casalinga contro i Panthers è fondamentale per capire se i campioni hanno ritrovato il ritmo o sono ancora convalescenti.
#11 (+5): Miami Dolphins (4-2-0) – Forse un po’ troppa severità nel giudicare le due sconfitte li aveva fatti precipitare considerevolmente in graduatoria, ma la vittoria sudatissima contro i Bears interrompe la mini-striscia negativa e dà nuova linfa alle loro speranze di playoff. La corsa (almeno nel breve termine) continua con Tannehill o Osweiler?
#12 (+3): Baltimore Ravens (4-2-0) – Squadra dal rendimento paragonabile ai Dolphins, alti e bassi che impediscono di capire quanto realmente siano pronti o meno a prendere il controllo della propria divisione. Vincere lasciando a 0 i Titans (con il “condimento speciale” di ben 11 sacks!) è stato un segnale importante ma il test contro i Saints di Drew Brees potrà rivelare la vera dimensione dei Ravens.
#13 (=): Pittsburgh Steelers (3-2-1) – Grande fatica ma anche grande vittoria a Cincinnati. Potenzialmente, si tratta di una W che salva la stagione. Il bye arriva al momento giusto per cercare la continuità necessaria in una divisione molto competitiva come la AFC North.
#14 (-5): Chicago Bears (3-2-0) – Non ci fidavamo ed avevamo ragione. Nessun dramma, questa è una squadra giovane guidata da un head coach debuttante ma la sensazione strisciante di avere buttato via una grande occasione a Miami, contro i Dolphins un po’ in crisi e guidati da Osweiler, rimane tutta. Un amaro in bocca di cui certo non sarà semplice disfarsi in occasione della visita dei Patriots al Soldiers Field.
#15 (+2): Washington Redskins (3-2-0) – Vittoria pesante questa sui Panthers, che permette alla squadra di Jay Gruden di mantenere la vetta della NFC East e continuare a coltivare legittime aspettative di playoff. Certo, è ancora molto presto, ma i Redskins si sono fin qua dimostrati più avanti di quanto si immaginasse alla vigilia della stagione.
#16 (-9): Jacksonville Jaguars (3-3-0) – Si può crollare così rapidamente e cadere dalla vetta all’anonimato di metà graduatoria in poche settimane? Certamente sì, se oltre alle note deficienze del gioco di passaggio, la super difesa crolla e concede 40 punti ai Cowboys. Vediamo se la serie di prestazioni molto negative per una squadra che punterebbe al Super Bowl aprono gli occhi ai ciechi…
#17 (-6) Tennessee Titans (3-3-0) – Discorso simile a quello dei Jaguars. I Titans possono e devono fare di meglio e probabilmente valgono di più ma quando non riesci a segnare in casa (con tutto il rispetto per la difesa dei Ravens, beninteso) e subisci ben 11 sacks, ci sono problemi seri da risolvere rapidamente.
#18 (+6): Dallas Cowboys (3-3-0) – Una rondine non fa primavera e quindi è giusto non esagerare con l’ottimismo dopo il successo sui Jaguars. Peraltro, quando segni 40 punti contro una difesa formidabile come quella di Jacksonville, non si può non intravedere segnali significativi di miglioramento. La cosa importante per i tifosi dei Cowboys è sperare che i rumors sul possibile rinnovo di contratto di Jason Garrett, nati subito dopo la W ai danni dei Jaguars, siano semplicemente voci e nulla di più.
#19 (+4) Houston Texans (3-3-0) – Piano piano i Texans si sono scrollati di dosso il peso delle prime tre sconfitte stagionali e approfittando delle incertezze di Titans e Jaguars li hanno affiancati al vertice della AFC South. La trasferta di Jacksonville sarà sicuramente fra le partite da seguire da vicino in questa week 7.
#20 (+2): Seattle Seahwaks (3-3-0) – Non che i Raiders in questo momento siano un avversario di ferro, ma un’altra vittoria li mantiene comunque nel vivo di una possibile corsa ad una wild card. Li aspetta il bye, in una settimana caratterizzata dal lutto del loro proprietario, Paul Allen, cofondatore di Microsoft con Bill Gates.
#21 (=): Detroit Lions (2-3-0) – Un sereno bye per preparare al meglio la trasferta di Miami e cercare di imparare dagli errori commessi dai Bears contro i Dolphins.
#22 (-4): Cleveland Browns (2-4-1) – La sconfitta contro i Chargers, secca e senza attenuanti, li riporta un po’ con i piedi per terra, anche se si tratta pur sempre della prima partita in stagione in cui non hanno veramente avuto la possibilità di vincere. Il riscatto a Tampa, contro i Bucs in difficoltà, non è impossibile.
#23 (+2): Atlanta Falcons (2-4-0) – Si salvano un po’ per il rotto della cuffia contro i Buccaneers e confermano di essere tuttora convalescenti ma non ancora agonizzanti. Continuiamo a credere che una squadra con il talento dei Falcons possa ancora raddrizzare la stagione ed una W aiuta, però occorreranno senz’altro anche prestazioni più convincenti aldilà del risultato.
#24 (+2): New York Jets (3-3-0) – Portano a casa la terza vittoria stagionale sui Colts e con 3-3 si possono dire tutto sommato soddisfatti per un inizio di campionato forse anche al di sopra di certe attese. La partita casalinga con i Vikings si prospetta come un bel test per capire dove possono arrivare.
#25 (-6): Denver Broncos (2-4-0) – Se la giocano contro i Rams ma è chiaro che le due vittorie di inizio campionato sono un lontano ricordo. Il pubblico inizia a mugugnare contro Case Keenum ma forse, più di ogni altra considerazione, sarebbe opportuno che Elway riflettesse sulla sua scelta fatta a gennaio di confermare Vance Joseph alla guida della squadra.
#26 (-6): Tampa Bay Buccaneers (2-3-0) – Lottano nel vano tentativo di una rimonta in casa dei Falcons che avrebbe significato tantissimo ma tornano in Florida con la terza sconfitta consecutiva. Dirk Koetter ha annunciato il licenziamento del defensive coordinator Mike Smith ma normalmente queste mosse sono solo un palliativo nell’attesa di entrare nel mirino della proprietà in prima persona.
#27 (=): Buffalo Bills (2-4-0) – Perdono senza troppo disonore a Houston ma ora, con la condizione precaria di Josh Allen causa un malanno al gomito, è tempo di stabilire una volta per tutte che con Nathan Peterman non si può pensare di essere competitivi nella NFL (ed infatti il veterano Derek Anderson, appena contrattato per fare fronte all’infortuno di Allen, dovrebbe partire titolare contro i Colts).
#28 (=): Indianapolis Colts (1-5-0) – Si confermano lo zerbino della AFC South anche dopo la sconfitta in casa dei Jets e continuano nel proprio lungo e faticoso percorso di ricostruzione. Per ora, possiamo solo essere solidali con i tifosi dei Colts, chiamati ad esercitare la propria pazienza in attesa di tempi migliori.
#29 (+1): San Francisco 49ers (1-5-0) – L’ammirevole prestazione di CJ Beathard non basta a strappare una clamorosa vittoria a Green Bay nel Monday Night. Ripetiamo che, aldilà del QB e malgrado i desideri di qualcuno, questa squadra deve ancora migliorare molto e Jimmy Garoppolo da solo non sarebbe bastato a renderla pienamente competitiva.
#30 (-1): New York Giants (1-5-0) – Non c’è molto da dire. I Giants sono un caos. Punto e basta.
#31 (+1): Arizona Cardinals (1-5-0) – Giocano una partita coriacea a Minneapolis ma il quadro non cambia. La strada per Steve Wilks e i suoi è ancora lunga e destinata ad essere costellata di sconfitte e lezioni che serviranno comunque alla crescita dei giocatori più giovani del gruppo.
#32 (-1): Oakland Raiders (1-5-0) – Capiamo che Gruden voglia giustificarsi nel miglior modo possibile per tutto ciò che non sta funzionando, ma facciamo fatica a comprendere come in soli due anni una squadra in ascesa, annoverata fra le possibili favorite della AFC, sembri ora destinata a competere per la prima scelta assoluta. Evidentemente, molte decisioni, sia della proprietà che dei dirigenti che dello stesso Gruden, non sono state all’altezza delle sfide.
Autore: Federico Aletti
Data di pubblicazione:
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