Devo ammetterlo, da questo esordio mi aspettavo di più, ok le assenze, Wentz su tutte, ma dopo 4 giornate di preseason, l’idea di vedere finalmente in campo due team talentuosi come Eagles (campioni in carica) e Falcons, mi faceva presagire altro.
E si che il dubbio mi si era insinuato nel primissimo gioco di Matt Ryan, falsa partenza di Poulsen (#82), ma tra Ryan e compagni di backfield, c’era stata un po’ di incomprensione, e il papocchio era dietro l’angolo.
Dopo quell’episodio invece ho visto un buon Ryan, uno strepitoso Julio Jones (10 ricezioni per 169 yards…) e un Devonta Freeman in versione Elliott (quello di Dallas ovviamente), sembrava il preludio ad un tornado sul Lincoln Financial Field di Philadelphia, e invece niente, i Falcons dopo aver mangiato il campo in due bocconi, arrivavano sulla goal line a schiantarsi contro la difesa di casa (grande intervento di Grugier-Hill su Freeman dopo essersi liberato dal blocco di Ortyz).
La cosa più spettacolare è stata la bolgia del tifo di casa, uno dei più caldi della NFL, a sostegno di una difesa veramente tenace, capace di chiudere all’improvviso tutte le porte alla endzone. Una difesa che ha tenuto in piedi la partita per i padroni di casa, perchè sul versante offensivo, Foles è apparso ancora indietro per quanto riguarda la forma fisica, troppi errori, troppe incertezze, e una fissa nel cercare Ertz (quando Agholor era chiuso) che sembrava di vedere la coppia Brady-Gronkowski, solo che questi ultimi sono due fenomeni, e con tutto il rispetto per Foles, siamo lontani da certe performance.
Nelson Agholor invece è sembrato già in forma Super Bowl, molto più del “tanto talentuoso quanto sopravvalutato” Jay Ajayi (15 corse per 62 yards), autore di due touchdown (e una trasformazione da 2 punti), ma nel complesso poca sostanza nelle sue corse.
Le squadre devono carburare ancora, senza dubbio, infatti dopo il parziale di 6-3 per i Falcons con il quale si è andati a riposto, le squadre si sono animate un po’ nella seconda metà della gara, anche se si è dovuto aspettare fino a 5 minuti dal termine del terzo quarto di gioco per vedere il primo touchdown, con una corsa di Ajayi da 1 yard, appunto.
La reazione dei Falcons è stata per una volta produttiva, perchè all’inizio del quarto periodo è arrivato anche il touchdown di Coleman, con una bella corsa di 9 yards, grazie alla collaborazione della linea ma soprattutto dei ricevitori che hanno bloccato i difensori degli Eagles aprendo un bel corridoio per il numero 26 in maglia bianca.
La linea è stata l’anello debole dei questi Falcons, Ryan è stato costretto a mangiarsi il pallone più volte e solo il talento mostruoso di Julio Jones ha tenuto in piedi i Falcons nella seconda parte della gara, mentre tutto l’attacco calava vistosamente.
La partita alla fine la vince Philadelphia per 18-12, con un altro touchdown di Ajajy a poco più di 2 minuti dal termine, stavolta il running back ex Miami Dolphins proveniente da Boise State fa ben 11 yards per entrare in endzone, ma anche qui il merito è tutto di linea e wide receiver, in particolare di Mike Wallace (#14) che inchioda in enzone Robert Alford (#23) impedendogli di andare al placcaggio.
Lo spettacolo nel complesso è stato mediocre, troppi falli in campo (26 penalità…), due quarterback imprecisi (meno del 50% di completi per Ryan e poco più per Foles) ed errori che entreranno di diritto in C’mon Man di questa settimana, come il “tocco di tacco” di Tre Sullivan (#37), che non vale come il gol di Quagliarella contro il Napoli, ma costa un possesso nel terzo quarto agli Eagles su un punt dei Falcons.
Nota di colore, la ricezione di Foles via Agholor, che ci ha ricordato quella del Super Bowl di pochi mesi fa, gioco che vince non si molla!
Il ghiaccio è rotto, “Football is Back” come cita la NFL da ieri, speriamo che nelle prossime partite si possa vedere qualcosa in più di una manciata di incompleti e degli intercetti mancati, anche se a onor del vero, due intercetti sono comunque arrivati, uno da parte di Rasul Douglas (#32) che ha anticipato proprio Julio Jones ad un passo dalla endzone nel quarto quarto (ma il tiraccio è merito di Ryan) e l’altro di Deion Jones (#45) sulla palla persa da Goedert a seguito del colpo di Kazee.