La week 3 del campionato NFL 2017 scorre via con poche emozioni, si parla più di inginocchiamenti che di football ultimamente, eppure di spunti per argomenti interessanti ce ne sarebbero.
Partiamo dal Monday Night, che inginocchiamenti a parte vive una partita dai due volti. Quella della prima metà della gara, con gli Arizona Cardinals padroni del campo ma sciuponi, incapaci di concretizzare una supremazia che avrebbe potuto portare 14 o anche 21 punti in tasca, invece ne porta solo 7, complice un attacco che si squaglia a ridosso della endzone e un kicker che “la sbaglia perchè troppo vicino“.
Poi c’è la seconda metà della gara, quella che vede l’America’s Team, i Cowboys, vincere una partita in modo cinico e non senza un po’ di fortuna (e meno male che c’è il challenge). Per carità, non si può dire che la “Premiata ditta Prescott & Elliott” non abbia meritato, ma se la linea d’attacco di Arizona non si fosse presa una vacanza a fine secondo quarto, forse staremmo parlando di un altro risultato.
La difesa 3-2-6 di Dallas infatti nel terzo e quarto periodo è stata micidiale (Demarcus Lawrence su tutti), 3 defensive linemen con l’aggiunta del linebaker veterano Lee sono stati sufficienti a mettere in crisi il backfield offensivo dei Cardinals, mettendo ripetutamente le mani addosso a Palmer (nessun rispetto per gli anziani…), che fino a quel momento aveva disputato una partita di buon livello.
Comunque, Dallas alla fine vince, anche grazie ad una svista degli arbitri che non ravvisano un netto facemask/offensive pass interference di Butler su Mathieu in occasione del pass di Prescott da 53 yards che avvicina i Cowboys al touchdown di Elliott per il definitivo 28-17.
Il resto della giornata, che era cominciata giovedì con la vittoria dei Rams sui 49ers per 41 a 39, ha comunque altri spunti interessanti, come la batosta (ai limiti della vergogna) che i Ravens rimediano a Londra da parte dei Jaguars (44-7), oppure gli Oakland Raiders che si inceppano improvvisamente e perdono male contro i Redskins (si, avete capito bene).
E che dire poi dei Bears, capaci di tutto e di più, e anche di ribaltare il pronostico di tutti gli scommettitori, un upset micidiale per i Pittsburgh Steelers che invece di approfittare del passo falso dei Ravens e andare in testa alla AFC North, prendono e portano a casa un “elegante” 17-23… e muti!
Poi ci sono le solite conferme, come i Miami Dolphins, che rimediano subito alle vertigini da primo posto nella AFC East e cedono 20-6 ai derelitti NY Jets, oppure i New England Patriots che vincono una spettacolare partita contro gli Houston Texans (36-33) con il touchdown della vittoria che arriva a 23 secondi dalla fine della partita sull’asse Brady-Cooks.
Oppure i Cleveland Browns che si tengono stretti lo ZERO nella casella delle vittorie (anche se… qualcosa si muove li sotto…).
Per non parlare dei Chiefs sempre più Kareem Hunt dipendenti (17 corse per 172 yards, 1 touchdown e 1 ricezione da 11 yards) che calpestano 24-10 i San Diego Los Angeles Chargers (che spostarsi a Los Angeles porti sfiga???).
Insomma, a parte Chiefs e Falcons, uniche imbattute (per ora), il campionato NFL quest’anno sembra veleggiare sull’onda dell’equilibrio, non si può dire di avere già un padrone, anche se mastro Brady visto nelle ultime due partite sembra intenzionato a fare scopa, carte e settebello… staremo a vedere!