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I Panthers passano a Torino, ma che fatica!

I risultati della prima giornata avevano creato delle premesse a senso unico per la partita di sabato sera di Torino, dove i Giaguari padroni di casa ricevevano i Panthers Parma quasi come vittime sacrificali. All’esorsio infatti i ducali avevano dissipato ogni dubbio sulla loro forza senza imports vincendo agevolmente contro i campioni in carica dei […]


I risultati della prima giornata avevano creato delle premesse a senso unico per la partita di sabato sera di Torino, dove i Giaguari padroni di casa ricevevano i Panthers Parma quasi come vittime sacrificali.

All’esorsio infatti i ducali avevano dissipato ogni dubbio sulla loro forza senza imports vincendo agevolmente contro i campioni in carica dei Seamen, mentre i Giaguari erano sembrati in netta involuzione rispetto all’anno scorso nella sconfitta del Vigorelli contro i Rhinos.

ed invece, come spesso accade nel football, di scontato non c’è stato nulla.

La vittoria finale per 28-14 dei Panthers è forse fin troppo generosa nelle proporzioni rispetto a quanto si è visto in campo, almeno per oltre tre quarti di partita.

I Giaguari partono male in attacco, seguendo lo stesso leit motif della settimana precedente: sulle corse RJ Jackson non può nulla contro lo strapotere della linea ospite guidata dal tandem di end Bernardoni-Canali, senz altro il migliore della lega, e sul gioco di passaggio Morelli non riesce ancora a trovare ritmo, colpa anche della pressione portata su di lui non solo dalla linea dei Panthers ma anche dai linebackers, dove Nobile si erge subito a portagonista con un sack.

Ma la difesa torinese regge, nonostante le posizioni di partenza dei primi drive d’attacco dei Panthers siano assolutamente favorevoli agli uomini di Papoccia: stranamente impreciso anche Monardi in apertura, mentre Malpeli Avalli corre sempre bene ma non trova il big play per bucare la difesa dei Giaguari. I Panthers commettono anche qualche penalità di troppo in attacco, e non approfittano della partenza a rilento dei Giaguari.

E così lo spunto giusto per passare in vantaggio lo trovano i torinesi, con un azione di lancio semplice ma davvero ben eseguita.

La linea tiene bene, Morelli lancia splendidamente una slant per Scaramuzza e il numero 11 in maglia giallonera di pura velocità si beve l’intera secondaria dei Panthers: touchdown da quasi 60 yards e 7-0 Giaguari dopo l’extra point di Guidetti.

I Panthers però, per quanto sorpresi, non si scompongono, e in un solo drive rimettono le cose a posto: le corse di Malpeli Avalli e i lanci sul medio-corto di Monardi portano i vice-campioni d’Italia all’interno della red-zone, e proprio dalle 20 yardsMonardi trova Finadri nell’angolo altodella endzone torinese: Diaferia centra i pali e parità ristabilita a quota sette.

finadri

I Giaguari, presa fiducia in attacco nel drive precedente, osano qualcosina in più consapevoli di poter far male ai Panthers, ma nel drive successivo al pareggio arriva il primo frave errore della partita della squadra di coach Merola: Morelli vede Mella in profondità e lo cerca con una deep post, ma non si accorge della presenza proprio lì, nella zona del lancio, di Diaferia: la safety parmense si ritrova l’ovale tra le mani, e con un ottimo ritorno consegna all’attacco una ghiotta occasione di portarsi in vantaggio.

Monardi & co. infatti si ritrovano a ripartire già dalle 25 dei Giaguari e non sbagliano il colpo per l’allungo: corse su corse di Malpeli Avalli, l’ultima delle quali dalle tre yards per siglare il touchdown del sorpasso: ancora preciso Diaferia al calcio e Panthers avanti 14-7.

L’inerzia pare a questo punto tutta dalla parte degli ospiti, che arrivano ancora una volta nella redzone torinese: i segnali per l’inizio del dominio Panthers ci sono tutti.

Invece arriva la zampata dell’ottima difesa torinese, che con Renato Morelli intercetta Monardi in end-zone ridando ossigeno alla squadra di casa. A sorpresa l’attacco dei Giaguari torna in campo con un avvicendamento in cabina di regia: non si vede più Andrea Morelli ma Ferraris, prodotto della giovanile giallonera.

Il backup dei Giaguari non sembra patire per nulla l’esordio da brivido a cui è stato esposto e su un’altra azione sulla carta semplice, ma davvero eseguita bene i padroni di casa torvano la forza di pareggiare l’incontro. Il backup torinese esegue un lancio automatico per Iuliano, per riceve quasi nel backfield: il ricevitore dei Giaguari è bravissimo a rompere il primo placcaggio tentato da un difensore emiliano ed infila la sideline. Grazie alla sua tenacia e ad un paio di ottimi blocchi dei compagni Iuliano va fino in fondo e dopo l’extra point messo a segno da Guidetti è tutto da rifare: 14-14.

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I Panthers si rendono conto che la partita non è così semplice come poteva sembrare, e cercano di rimettere subito il naso avanti prima dell’halftime, per riguadagnare l’inerzia della partita e smorzare gli entusiasmi torinesi. E ci riescono subito: in un dirve in cui le imprecisioni viste in precedenza svaniscono, in cui le penalità che avevano prima danneggiato gli emiliani sono solo un ricordo, l’attacco dei Panthers marcia senza sosta verso la endzone dei Giaguari, con una buona e fruttuosa alternanza di corse e lanci: si arriva così ad una situazione di “goal to go” e Malpeli Avalli va ancora a referto con una corsa da una yard. Il piede di Diaferia ridà sette punti di vantaggio ai Panthers, che chiudono il primo tempo avanti 21-14.

Dopo le tante emozioni del primo tempo, il secondo si apre con le difese sugli scudi: i Panthers non riescono ad allungare, mentre i Giaguari non ritrovano ritmo in attacco. Sul finire del quarto, però, sono gli ospiti ad imbastire il drive giusto: Monardi imbecca Canali (impiegato anche nel ruolo di tight end) completamente libero al centro del campo con una “seam”, ed il numero 1 dei Panthers piazza il colpo decisivo: 28-14 Panthers e impresa a questo punto quasi proibitiva per i Giaguari.

I gialloneri padroni di casa ci provano ancora nel quarto quarto, e grazie ad un altro paio di buoni lanci di Ferraris per Mella e Scaramuzza arrivano ad un primo e goal sulle sei dei Panthers: qui però arriva l’ennesimo turnover, con fumble di Ferraris esposto alla pressione di praticamente tutta la linea dei Panthers ricoperto da Carbone.

La partita finisce in pratica qui, con i Panthers che salgono ad un record di 2-0 diametralmente opposto a quello dei Giaguari, 0-2.

I Panthers, paradossalmente, escono forse ridimensionati da questa vittoria, visto il valore sulla carta degli avversari, ma ancora una volta hanno comunque dimostrato come anche nella difficoltà riescano a tirare fuori il meglio: il miglior football della squadra del presidente Tira è stato infatti giocato proprio quando erano sotto o subito dopo che i Giaguari avevano impattato il match. Senza dubbio anche quest anno la strada per il Superbowl passerà in una maniera o nell’altra da Parma.

Dalla sponda torinese arrivano invece segnali di incoraggiamento: l’attacco, seppur con le difficoltà sul gioco di corsa che hanno portato ancora una volta al quasi “non utilizzo” del running back americano Jackson, ha dimostrato di poter mettere punti sul tabellone, mentre la difesa, che ha retto davvero bene l’attacco dei Panthers, si è confermata come punto forte della squadra del presidente Cecchi. seconda domenica no per la free safety americana Ovesen. più di una responsabilità per lui sul touchdown di Canali ed in generale prova ancora più anonima di quella della scorsa settimana. sicuramente i Giaguari dovranno fare dei ragionamenti nel merito…

 

 

 

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