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I Grizzlies la spuntano coi Guelfi

Superando i Guelfi per 16-12, al termine di una gara tiratissima ed aperta fino all’ultimo secondo, i Grizzlies mantengono l’imbattibilità sul proprio campo: l’ultima sconfitta, per la rappresentativa senior, risale ormai al 19 marzo 2011, quando i Barbari si imposero sugli orsi, al loro secondo campionato di A2, per soli due punti (12-14). L’incontro iniziava […]


Grizzlies - Guelfi

Superando i Guelfi per 16-12, al termine di una gara tiratissima ed aperta fino all’ultimo secondo, i Grizzlies mantengono l’imbattibilità sul proprio campo: l’ultima sconfitta, per la rappresentativa senior, risale ormai al 19 marzo 2011, quando i Barbari si imposero sugli orsi, al loro secondo campionato di A2, per soli due punti (12-14).

L’incontro iniziava con un primo possesso a favore degli ospiti che, dopo il kick off return di De Vitis ben controllato dallo special team romano, partivano dalle proprie 14 yards. La difesa di coach Faccini entrava subito in partita obbligando al punt gli avversari e permettendo così alla propria offense di iniziare il primo drive dalle proprie 31 yards; grazie alle ricezioni di Ravaioli e Cinque, alle corse di Pinelli e Morea, e ad un fallo (face mask) su quest’ultimo, gli orsi arrivavano sulla linea delle 11 yards; un’altra penalità difensiva (offside) permetteva all’attacco guidato da Mingoli di partire a sole 2 yards dalla goal line dove Pinelli, con una corsa centrale, bucava la difesa avversaria mettendo i primi punti sul tabellone; l’extra point di Bianco portava lo score sul 7-0 per i padroni di casa. Nel drive successivo i Guelfi si avvicinavano pericolosamente alla red zone grazie ad una ricezione di De Vitis sulle 29 yards, ma la difesa capitolina si ricompattava obbligando l’attacco avversario a giocare un quarto tentativo che, non andando a buon fine, riconsegnava palla sulle 25 dei padroni di casa. Questa volta era la difesa gigliata a salire in cattedra ricacciando indietro i romani con una sack di Grossi che costringeva i Grizzlies, subito dopo la prima inversione di campo, al punt. L’offense degli ospiti sfruttava al massimo il buon lavoro della difesa con il QB Arcangeli che inanellava una serie di completi su Bini, De Vitis e Bardini; quest’ultimo, infine, riceveva direttamente in end zone per 14 yards accorciando le distanze; l’extra point al piede di Simone Petrucci mancava il bersaglio lasciando lo score sul 7-6. Ma gli orsi non ci stavano e nel drive successivo, dopo aver subito il sack del viola Cammi,  Mingoli metteva a segno dapprima un bel lancio per Gargano sulle 41 avversarie, poi per Cingolani che arrivava a sole 9 yards dalla goal line avversaria; falliti un paio di tentativi per vie centrali, i Grizzlies provavano per vie aeree ma l’ottimo Simone Petrucci faceva buona guardia su Gargano intercettando l’ovale in end zone e consentendo ai suoi di ripartire dalla linea delle 20 yards. L’offense dei Guelfi cercava in tutti i modi di andare in vantaggio prima del riposo, ma la difesa di casa, seppur concedendo alcuni completi a Bini, Bardini, De Vitis e Mannatrizio, costringeva infine gli avversari ad un quarto tentativo che riusciva ad annullare grazie alla sack di Lucariello, portando le squadre al riposo sul parziale di 7-6.

Nonostante un primo possesso infruttuoso, i padroni di casa costringevano l’offense avversaria a partire dalla propria 1 yard, grazie al punt millimetrico di Lolli. La difesa blu arancio impediva ai gigliati di muoversi dalla scomoda posizione obbligandoli al punt e permettendo così, alla propria offense, di ripartire dalle linea delle 35 avversarie. Ma la difesa gigliata riconquistava subito palla grazie all’intercetto di Pierazzuoli,  pronto a raccogliere il lancio uscito sporco dal braccio di Mingoli grazie al blitz di Cammi. L’offense gigliata, a questo punto, cambiava strategia alternando brevi lanci alle corse di Azzerlini ed arrivando, in questo modo, a 23 yards dalla goal line avversaria dove, successivamente all’ultima inversione di campo, era De Vitis a ricevere in endzone portando lo score sul 7-12; sul successivo extra point gli ospiti provavano ad allungare ma l’azione non andava a buon fine. Con l’inerzia dalla propria parte i Guelfi sembravano in grado di controllare il gioco, impedendo all’offense blu arancio significative conquiste di terreno; ma era ancora Lolli a mettere in difficoltà i gigliati calciando un ottimo punt che, grazie all’intervento di Dula, costringeva gli avversari sulla propria 1 yard. I gigliati provavano ad uscire dalla scomoda situazione con una corsa centrale di Azzerlini, che guadagnava una yard, poi con un lancio per Bardini che cadeva incompleto; sul terzo down l’azione che decideva l’incontro: Arcangeli, pressato dai soliti Insom e Lucariello in un fazzoletto di terreno all’interno della propria end zone, lasciava partire un lancio per il proprio ricevitore sulla sideline di destra, ma la traiettoria risultava corta ed era lesto il giovanissimo classe ’96 Cocco a tornare sui suoi passi intercettando l’ovale sulle 13 ed andando poi a realizzare il touchdown del sorpasso; neanche ai Grizzlies riusciva la trasformazione da 2 punti ed il punteggio rimaneva sul 13-12. Con 5 minuti ancora sul cronometro iniziava il drive offensivo dei Guelfi: fuori l’acciaccato Arcangeli era Nardelli a guidare l’offense gigliata, ma la difesa prendeva bene le misure mettendo a segno il secondo intercetto dell’incontro con Raco, che anticipava i ricevitori avversari sulle proprie 15 ed arriva sino alle 33 avversarie dove veniva placcato dallo stesso Nardelli perdendo l’ovale che veniva ricoperto da un giocatore dei Guelfi, ma la crew giudicava la palla persa a causa del contatto sul terreno; la decisione arbitrale veniva contestata da uno dei giocatori ospiti che veniva punito con un fallo personale regalando così ai Grizzlies altre 15 yards. Erano due iniziative personali di Mingoli ad avvicinare il raggio di azione fino alle 7 avversarie, ma il touchdown su corsa del piccolo Arca, su un terzo tentativo, veniva sventato dal placcaggio di Christian Petrucci ad una sola yard dalla propria goal line; da quella posizione i Grizzlies andavano sul sicuro con il field goal di Bianco che portava lo score sul 16-12. A due minuti dalla fine i Guelfi tentavano il tutto per tutto e, dopo un ritorno di kickoff sulle proprie 14, ripartivano con Arcangeli di nuovo in cabina di regia, ma la difesa di casa era ben attenta a non subire il colpo del KO concedendo ricezioni corte ed un primo down su corsa dello stesso Arcangeli, che usciva sulle 28 avversarie fermando il cronometro; con 12 secondi ancora sul cronometro il regista fiorentino tentava il lancio della disperazione in end zone dove l’orso Raco metteva a segno il secondo intercetto personale che regalava una sofferta vittoria ai suoi.

Anche se l’obiettivo era quello di ottenere una vittoria più ampia, per bilanciare la sconfitta con uno scarto di 16 punti subita a Firenze, il coaching staff capitolino appare soddisfatto per questa importante vittoria ottenuta contro una compagine estremamente competitiva, dotata di una fortissima difesa e di un attacco che, seppur limitato sul gioco di corsa, è in grado di mettere a segno la giocata decisiva in qualsiasi momento. I Grizzlies hanno sicuramente sofferto il minor peso delle linee di attacco, soprattutto nei confronti dei i due defensive tackle Parronchi e Pierazzuoli; non riuscendo ad effettuare un efficace gioco di corsa si sono affidati ad un gioco aereo apparso quantomeno incostante: sarà sicuramente su questo aspetto che i romani dovranno lavorare per rendere il proprio gioco offensivo meno prevedibile e più efficace. Buona la prova della difesa che, nonostante le oltre 200 yards incassate sui lanci, a differenza dell’incontro di Firenze è riuscita a limitare i big play avversari, seppure concedendo qualcosa sul breve-medio raggio.

Prossimo appuntamento domenica 13 aprile alle ore 14, fra le mura amiche del Paolo Rosi, dove gli orsi ospiteranno la Legio XIII, uscita battuta dal confronto con i Barbari Roma Nord per 48 a 8; nonostante la sonora sconfitta i legionari sono riusciti a mettere a segno i loro primi 8 punti del campionato, segno che l’attacco inizia a raccogliere i frutti del nuovo sistema di gioco. Al di là dei pronostici, che li vedono sicuri vincitori, gli orsi, costretti alla vittoria per mantenere inalterate le speranze di accesso ai playoff, dovranno affrontare l’avversario con la giusta determinazione per non rischiare brutte sorprese.

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