Pronti via, parte il campionato IFL (o Prima Divisione che dir si voglia) ed il kick off classic mette subito a nudo le ambizioni e le speranze per questa stagione: non saranno i Seamen i candidati a contrastare Parma per la corsa al quinto titolo consecutivo, o almeno, non questi Seamen.
La partita è vinta dai Panthers con il risultato di 48 – 27 ma nonostante quello che si possa pensare guardando i 27 punti dei marinai, non c’è mai stata partita, perchè già dopo 12 secondi l’incrociatore USS Parma Enterprise ha colpito ed affondato la corazzata Seamen.
Tanto è bastato ai Panthers, che al primo kick off return vanno in vantaggio, 7-0 e sono passati appena 12 secondi!
La partita da quel momento in avanti scorre via placida, con i Panthers (dotati di una incomprensibile maglia bianca con numeri argento… invisibili) passeggia allegramente sopra la difesa Seamen, e l’attacco milanese che invece vive di episodi.
A non guardare il roster ci si dovrebbe chiedere chi fossero gli americani della squadra milanese, perchè per un Dalton Hilliard che viene sitematicamente aggirato da Malpeli Avalli (mandandolo almeno 3 volte a vuoto con le sue finte), c’è un Jonathan Dally che non fa l’americano e perde malamente il confronto con Tommaso Monardi.
Per i milanesi la delusione più grossa arriva dalla difesa, linea e linebacker sono totalmente incapaci di fermare Malpeli Avalli o di mettere pressione su Monardi, in attacco Parma ha letteralmente fatto quello che ha voluto, ed al computo finale vanno considerati 3 touchdown annullati, due dei quali non senza qualche dubbio. Nonostante i rinforzi quindi, per ora la peggior difesa IFL del 2013 è ancora li, diciamo work in progress.
Parma ha il merito comunque di tenere aperta la partita con una sequela di incomprensibili falli (molti dei quali puniti come “fallo personale”), donando agli avversari se non 300 almeno 250 yard di campo.
Dopo il momentaneo 27-0 di Parma, ci pensa Dally ad accorciare, ma per il quarterback dei milanesi non sarà una stagione facile se sarà costretto agli straordinari, e comunque il qb proveniente da Cal Poli perde sui lanci tanto quanto riesce a guadagnare con le sue sortite su corsa, oltretutto lasciando sul campo 3 palle perse (2 fumble ed 1 intercetto). Peggio di lui soltanto Dalton Hilliard che colleziona una decina di placcaggi a vuoto e scampa una espulsione sicura (a termine di regolamento) per il colpo inflitto ad Andrew Brewer (casco contro casco) facendogli saltare via il casco.
A onor di cronaca, un episodio simile si verifica anche nel quarto periodo, quando Dally in una delle sue fughe si butta testa avanti e vede il suo casco saltare via a causa del colpo congiunto di tre difensori, forse per la dinamica del placcaggio non si può dire che i difensori ducali fossero da espulsione, ma sicuramente il colpo ha lasciato uno strascico, infatti nell’azione successiva il quarterback in maglia blue navy ha lanciato una palla direttamente in bocca ad un linebacker di Parma.
I Seamen per la verità ce la mettono tutta per rientrare in partita, e riescono in un paio di occasioni ad arrivare anche a soli 14 punti di distanza, ma sistematicamente subiscono il touchdown che gli riallontana. MVP della solidarietà a Gianluca Santagostino, che con le sue due ricezioni manda a segno due volte i marinai e tiene viva la speranza.
Speranza vana, Parma dopo l’ultimo riavvicinamento non lascia più nemmeno le briciole e risponde colpo su colpo, dimostrando solidità difensiva (nonostante i 4 touchdown subiti) e grande organizzazione di gioco in attacco.
Alla fine Parma vince, anzi, stravince, e senza nemmeno aver fatto fatica (questa è l’impressione), mentre i Seamen escono pesantemente ridimensionati, perchè se vuoi concorrere per il titolo, non puoi permetterti di mostrare in campo un gap così ampio con il tuo avversario diretto.