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NFL Power Rankings 2013 week 9

Segnali di cedimento dalle franchigie al top? Kansas City la spunta con più di qualche difficoltà a Buffalo e Seattle ha la meglio dei derelitti Buccaneers solo all’overtime. I Colts si confermano a Houston. Colpo gobbo di Chicago a Green Bay   #1 (=): Kansas City Chiefs (9-0) – battaglia incerta per tre quarti a […]


Segnali di cedimento dalle franchigie al top? Kansas City la spunta con più di qualche difficoltà a Buffalo e Seattle ha la meglio dei derelitti Buccaneers solo all’overtime. I Colts si confermano a Houston. Colpo gobbo di Chicago a Green Bay

Luck_Texans

 

#1 (=): Kansas City Chiefs (9-0) – battaglia incerta per tre quarti a Buffalo, poi nel finale vengono fuori le qualità che hanno permesso la marcia sin qui trionfale dei Chiefs. Ora un turno di riposo e fra due domeniche lo scontro più atteso, a Denver, per la supremazia nella divisione, nella AFC e nella NFL

#2 (=): Denver Broncos (7-1) – un bye con qualche notizia non gradita. John Fox sotto i ferri per sostituire la valvola aortica e direzione della squadra temporaneamente affidata al defensive coordinator Jack Del Rio

#3 (=): Seattle Seahawks (8-1) – meriterebbero un passo indietro perché per la seconda settimana consecutiva faticano davvero troppo, per giunta contro i disperati Buccaneers. Serve un consolidamento per non perdere l’inerzia nella seconda metà di stagione (Houston versione 2012 docet)

#4 (+2): Indianapolis Colts (6-2) – ci piace essere noiosi e riportare per l’ennesima volta l’aggiornamento di una statistica che dice tutto sulla grandezza di Andrew Luck: con il rotondo 15-0 dell’ultimo quarto a Houston, il QB ha completato il decimo drive vincente per i suoi nell’ultimo quarto o tempo supplementare. E fatto fuori i Texans dalla lotta per l’AFC South

#5 (=): San Francisco 49ers (6-2) – una tranquilla settimana di riposo per prepararsi a ricevere una delle squadre più in forma del momento, i Panthers

#6 (-2): New Orleans Saints (6-2) – sconfitta macchiata da troppi errori contro i Jets, nel “derby” fra i gemelli Rob, defensive coordinator di New Orleans, e Rex Ryan, capo allenatore dei Jets

#7 (+1): New England Patriots (7-2) – il punteggio finale potrebbe ingannare, perché per tre quarti gli Steelers sono rimasti in partita, malgrado la loro forma tutt’altro che brillante. Tuttavia, l’esplosione offensiva dei Pats non può essere sottovalutata. In crescita

#8 (-1): Cincinnati Bengals (6-3) – per l’AFC North non cambia nulla, ma che brutta sconfitta a Miami, con un Dalton decisamente sottotono, finito da un sack con safety in overtime!

#9 (+1): Detroit Lions (5-3) – non si può avere la certezza che siano la crème della contesissima NFC North, ma si meritano la pole position solo ripensando alla prestazione da sogno di Calvin Johnson della settimana scorsa

#10 (+1): Chicago Bears (5-3) – vincere a Green Bay contro gli arcirivali ha sempre un sapore dolce. Farlo con una buonissima prestazione del QB di riserva lo rende ancora più gustoso. Complimenti agli attributi di Trestman per avere corso sul 4th&inches sulle proprie 32 yds nell’ultimo quarto. Primo down = game, set, match

#11 (-2): Green Bay Packers (5-3) – il running game funziona a meraviglia ed è una sorpresa, ma la sconfitta interna contro Chicago potrebbe costare molto in prospettiva. Specialmente se l’infortunio alla spalla sinistra (non quella del braccio con cui lancia) di Aaron Rodgers fosse serio

#12 (+1): Dallas Cowboys (5-4) – sofferenze inammissibili contro uno dei teams più limitati della lega, i Vikings, ma ciò che conta è la vittoria allo scadere, per evitare il ripetersi della devastante sconfitta della domenica prima a Detroit

#13 (+1): Carolina Panthers (5-3) – distrutti gli ormai moribondi Falcons, quarta vittoria di fila…importa ancora che gli avversari fossero così così? Meritano credito per l’inerzia accumulata e ora sono un legittimo pretendente ad una wild card. Test della verità a San Francisco: per confermarsi conta giocarsela, non per forza vincerla

#14 (+1): Tennessee Titans (4-4) – niente malinconia per l’incontro con Jeff Fisher, si prendono una W importante a Saint Louis e si consolidano come seconda forza nell’AFC South

#15 (-3): San Diego Chargers (4-4) – a lungo avanti a Washington, si lasciano sorprendere all’overtime. La loro è una stagione da montagne russe e la sensazione strisciante è che potrebbero avere un record migliore. E davanti a loro, Chiefs e Broncos corrono come nessun altro

#16 (+2): New York Jets (5-4) – non è stata bella la vittoria sui Saints, ma è pur sempre stata un’affermazione su una della compagini più solide di questa prima metà di stagione. Restano in corsa per i playoff

#17 (=): Miami Dolphins (3-4) – vittoria strappata coi denti nel Thursday Night sui quotati Bengals, grazie alla prova monstre di Cameron Wake. Assume contorni spiacevoli la storia di Incognito e del bullismo nello spogliatoio. Sì, è l’NFL ed è football, ma la brutalità non deve necessariamente giustificare la stupidità

#18 (+3): Cleveland Browns (4-5) – ci permettiamo di dire che Jason Campbell, pur non essendo la reincarnazione di Joe Montana, ha sempre ingiustamente avuto più detrattori che estimatori. Chissà che queste belle prove non gli facciano regalare la chance di provare ad essere lui il QB del nuovo regime a Cleveland

#19 (-3): Buffalo Bills (3-6)  – tengono testa ai Chiefs bene, ma errori fatali regalano la partita alla difesa di Kansas City. Perlomeno sembra vicino il rientro di EJ Manuel, perché le cose a QB si stanno facendo veramente grame

#20 (-1): Arizona Cardinals (4-4) – settimana di riposo per preparare al meglio uno scontro chiave nella corsa ad una wild card, con la visita a Glendale dei Texans ormai alla canna del gas

#21 (+3): Philadelphia Eagles (4-5) – dopo settimane di critiche all’attacco asfittico, ecco l’esplosione offensiva che Chip Kelly doveva portare con sé nell’NFL. Momento di gloria per Nick Foles, che eguaglia il record di Peyton Manning di 7 TD lanciati in una partita

#22 (+3): Washington Redskins (3-5) – grande carattere contro San Diego e vittoria al supplementare tutta grinta. Per strano che possa sembrare, sono ancora in corsa in una NFC East non di particolarmente eccelsa qualità

#23 (-1): Saint Louis Rams (3-6) – si sente la mancanza di Bradford, ma queste partite equilibrate contro avversari di pari rango, per di più in casa, vanno vinte. A Jeff Fisher andò male contro i Rams, da allenatore dei Titans, nel Superbowl XXXIV e va male adesso contro i Titans, da allenatore dei Rams

#24 (-4): Baltimore Ravens (3-5) – avevamo giustificato una certe severità di giudizio, nelle settimane scorse, con la pretesa di vedere qualcosa di più dai campioni uscenti. Non ci sentono. Rotta verso la mediocrità. E a San Francisco più di qualcuno si mangerà le mani ripensando allo scorso Superbowl

#25 (-2): Oakland Raiders (3-5) – è una delle svariate squadre che quest’anno vivono sulle montagne russe. Lasciare fare agli Eagles il bello e il cattivo tempo al Coliseum non ci voleva proprio. La strada verso il ritorno alla competitività è ancora lunga, tortuosa ed in salita

#26 (=): New York Giants (2-6) – il riposo li avrà energizzati? Fondamentale vincere domenica, in casa, contro i Raiders, per mantenere acceso il fioco lumicino della speranza di rivoltare la stagione come un calzino, dopo l’avvio da suicidio

#27 (+1): Houston Texans (2-6) – gettano alle ortiche lo strepitoso esordio di Case Keenum, che finalmente rianima Andre Johnson con 3 passaggi da meta. Spavento enorme per coach Kubiak, ricoverato all’intervallo per un lieve ictus

#28 (-1): Atlanta Falcons (2-6) – c’era una volta una squadra pretendente al titolo, forte e completa. Oggi c’è un gruppo che deve ritrovare la fiducia ed anche sperare nel ritorno a pieno regime degli infortunati eccellenti

#29 (=): Pittsburgh Steelers (2-6) – tre quarti tutto sommato aperti a Boston, poi la difesa scompare. Emblema di una stagione da archiviare quanto prima

#30 (=): Minnesota Vikings (1-7) – non è la prima volta in stagione che secondi o centimetri li separano da un successo, era già accaduto per esempio a Chicago. Quanto pesa la scelta sconsiderata al primo giro di Ponder nel 2011…

#31 (+1): Tampa Bay Buccaneers (0-8) – segnali di vita che si infrangono al supplementare in una partita che alla vigilia era pensata come impossibile, in quel di Seattle

#32 (-1): Jacksonville Jaguars (0-8) – perdono terreno senza giocare. Può andare peggio di così?

(Photo courtesy: AP Photo/David J. Phillip)

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