Le prime ad indossare il paraspalle sono proprio le padrone di casa Black Marines che hanno l’occasione di eliminare il Team di Cernusco sul Naviglio, le Furie, dalla finale di campionato, mentre il secondo match vede in campo le bolognesi Neptunes in cerca della prima vittoria opposte alle imbattute Lobsters di Pescara. Sugli spalti il pubblico rumoreggia in trepida attesa e non si lascia scoraggiare dalle gocce di pioggia che scendono dal cielo fino a pochi istanti prima del coin toss. E si comincia : Il primo tempo vede prevalere le Furie grazie ad un ottimo gioco di corse laterali che le porta sul doppio vantaggio grazie a due corse in end zone del QB Bea Carminati, la reazione offensiva delle Black Marines si infrange contro un’abile difesa delle lombarde. La loro tenacia viene ripagata solo verso la fine del primo tempo quando riescono ad accorciare le distanze ma restando comunque in svantaggio. Nel secondo tempo le Blacks cambiano atteggiamento e cominciano un bel gioco aereo che mette in difficoltà le avversarie, yard dopo yard, con un buon feeling tra il QB e la #17, riescono a riaccendere una partita che sembrava essersi già conclusa. il colpo di grazia lo sferra la solita indomabile Pezza e a poco servono le ultime realizzazioni delle padrone di casa tra cui un intercetto riportato magistralmente in end zone dalla gazzella nera Mariam Battistelli che si sta facendo notare come migliore safety del campionato. Nonostante gli sforzi le Black Marines non riescono comunque a ribaltare il risultato che infine premia le lombarde che dilagano nel finale chiudendo con un 32-20 e si qualificano matematicamente al Rose Bowl, grazie a tie breacker decisamente migliori delle avversarie. Sono le 16:30 ed il sole torna a splendere sui caschi Bluarancio delle Lobsters che ordinatamente corrono verso il centro del campo con determinazione. Al fischio di inizio sono le bolognesi ad attaccare che nel giro di poche azioni colgono impreparata la difesa pescarese che subisce il primo touchdown con un lancio sul running back, ma le Aragostine sono abituate a queste partenze in salita ed infatti la doccia fredda non le scompone più di tanto, reagiscono efficacemente con una corsa del Quarterback Natascia Di Pietro, nata da una QB sneak che taglia la difesa bolognese in due, nella end zone e grazie alla trasformazione di Karen Crocetta, il punteggio le vede, anche se di solo punto, in vantaggio. Segue una seconda fase del primo tempo piuttosto equilibrata dove sono le difese a prevalere ma le Neptunes, agguerrite, con una zampata si portano di nuovo avanti alle Lobsters che nell’occasione si lasciano sfuggire la runner per ben tre volte. Il Ref anncuncia l’intervallo sul 12 a 7 a favore delle felsinee. Il secondo tempo comincia con l’attacco pescarese; c’è un’altra squadra in campo, le aragoste hanno ripreso in mano le redini del gioco e questa volta senza cali di concentrazione, né troppa fatica, cominciano ad imbastire una dopo l’altra alcune bellissime azioni di corse. Il #27, Luisa Camplone, si stacca effettuando una reverse che spiazza la difesa gialloblu e porta le sue compagne sul punteggio di 13-12 che si trasformano in 14 grazie al #25 Natascia Di Pietro trasportata dall’intera squadra. E’ solo l’inizio della rimonta, infatti con una corsa del #47, Karen Crocetta, i punti arrivano a 20 ma questa volta il tentativo di trasformazione non va a buon fine. La Difesa pescarese è chiusa e compatta, non concede più spazio alle avversare, le Neptunes allora cercano fortuna con qualche lungo lancio che però non le fa guadagnare troppo terreno e il più delle volte cade incompleto grazie ad un lavoro di copertura migliorato e ad una linea difensiva che mette grande pressione subito dopo lo snap al quarterback avversario. Siamo agli sgoccioli quando le Aragoste si giocano di nuovo la carta della reverse, sempre del #27, Camplone, che porta anche questa a casa. Il finale della partita è caratterizzato da un evento inconsueto: sono le Lobsters ad attaccare quando la difesa delle Neputnes decide di inginocchiarsi, si, la difesa, e chiudere la partita anzitempo, ma palla era gia stata consegnata nelle mani dell’ultima arrivata in casa pescarese, la #19 Sara Kubat, che, sola, in prossimità della end zone, sportivamente, decide di fermarsi e di non segnare l’ultimo touchdown. Con questa vittoria le Lobsters si portano prime in classifica, a pari merito con le Furie, ma nonostante questo sarà lo scontro diretto con le Black Marines a decidere chi sarà la seconda finalista del Rose Bowl. Praticamente una semifinale ad eliminazione diretta che vedrà una sola delle due squadre raggiungere le Furie in quel di Ferrara per giocarsi il titolo di campionesse d’Italia.