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IFL, Seamen a sorpresa nel week end d’esordio

Parte la IFL e tra nuove regole, pioggia, arbitri ed infortuni eccellenti, la prima giornata va in archivio con il sentore di un grandissimo equilibrio.

Gianluca Santagostino (19) autore del TD per l'attacco dei Seamen

Gianluca Santagostino (19) autore del TD per l'attacco dei Seamen

Parte la IFL e tra nuove regole, pioggia, arbitri ed infortuni eccellenti, la prima giornata va in archivio con il sentore di un grandissimo equilibrio sia nei punteggi che nelle forze in campo.

Risultato clou della giornata è la vittoria dei Seamen in casa dei Giants Bolzano, una delle favorite al titolo (mica una qualunque), una vittoria rocambolesca, figlia di una partita brutta, con poco gioco e tanti falli. Una partita che da un lato premia la squadra milanese per l’ottima campagna acquisti, e dall’altro fa riflettere sull’efficienza della scelta dei Giants di mettere in cabina di regia l’italiano Bonacci.

Statistiche alla mano, la partita di Bolzano è difficile da decifrare, e non è chiaro se siano più i meriti dei Seamen o i demeriti dei Giants. Insomma, riesumando il tutto, e considerando le statistiche del passing game, sembra che l’anello debole dei Giants sia stato principalmente il quarterback Bonacci, con 6 completi su 25 lanci e ben 2 intercetti, uno dei quali riportato in end zone da Abuhoff per il touchdown del 15-0. Mentre per i marinai è stato un po’ deficitario tutto il comparto offensivo (a eccezione di Gianluca Santagostino, al quale va la nostra “copertina virtuale”), con un La Secla sottotono (8 su 19 per 1 td pass e 1 intercetto), ma in compenso la difesa è stata in grado di annullare i padroni di casa e di portare sul tabellone ben 8 dei 15 punti segnati.

Restando in tema di partite di cartello, a Milano è andata in scena sullo “SCIVELODROMO Vigorelli” una partita emozionante che ha tenuto incollati i quasi 1000 spettatori fino all’ultimo secondo, quando il kicker dei Panthers, Vergazzoli, ha messo il sigillo finale sulla partita portando i ducali a vincere sui Rhinos per 13-12.

Anche qui, statistiche alla mano, i Rhinos hanno fatto la partita, ma le 120 yards in più di total offense sono ingannevoli, tra i ducali infatti mancava nientemeno che Tommaso Monardi. Ciononostante l’impressione è che la partita i Rhinos l’abbiano presa sottogamba sprecando tutto negli special team, zero punti per i milanesi sulle due trasformazioni, e sette punti per i ducali, con due field goal ed una trasformazione da un punto, ecco la chiave della vittoria di Parma.

Nell’altro girone i Warriors hanno superato per 29-13 i Marines, in una partita condizionata (come a Milano e Reggio), dal maltempo, e nel pantano del Lunetta Gamberini i bolognesi hanno messo la freccia dell’allungo nella seconda frazione di gioco, ma anche in questo caso, le statistiche ci parlano di una partita estremamente equilibrata, nonostante il risultato. Scelta vincente per i guerrieri l’affidarsi al duo americano Scott e Caron, che hanno fatto reparto da soli, portanto 4 touchdown su corsa (2 a testa) riuscendo sempre a tentere in scacco la difesa romana. Marines che invece hanno interpretato la gara al contrario dei bolognesi, con tanto gioco aereo (169 yards e ben 6 ricevitori diversi) anche piuttosto efficace ma poco produttivo (soli 2 touchdown) in una giornata di pioggia.

Si chiude infine con la partita di Reggio, altra partita come quella di Bolzano, definita bruttina, per il poco gioco espresso, e qui la conferma arriva anche dalle statistiche, che ci dicono che a Reggio, oltre agli Hogs, non è scesa in campo nessun altra squadra.

Incredibile? Beh, con un total offense di 26 yards è già tanto che Ancona abbia segnato un touchdown, ed in effetti il touchdown è arrivato da Mc Grath su ritorno di fumble nel primo quarto, non dall’attacco, e seppur Pentello in non perfetta forma può essere un’attenuante, non lo è il fatto che il reparto “corse”, da sempre quello meno sviluppato in casa Dolphins, abbia collezionato un prestigioso -43 yards.

Gli Hogs dal canto loro hanno giocato, alla parti dei “cugini” Warriors, esclusivamente sulla terra, scelta che si è rivelata efficace, consentento a Reggio di fare ball control e di segnare due volte con gli americani Edwards e Huffman portando a casa la prima W stagionale, ma anche per gli Hogs, come per i Rhinos, vale la citazione “l’extra point: questo sconosciuto”.

Una prima giornata IFL quindi che a causa del maltempo si chiude con prestazioni non proprio spettacolari ma con risultati molto contenuti che in taluni casi hanno tenuto aperte le partite fino all’ultimo.

La prossima giornata ci dirà, forse con più precisione, quali saranno le vere forze in campo, a partire dal derby di Milano, che negli ultimi due anni ha regalato partite pazzesche ed equilibratissime. Quest’anno è d’obbligo il pronostico a favore dei Seamen, che sono sembrati più in grado di portare a casa il risultato, a differenza dei cugini, mentre a Parma i Panthers con il rientro di Monardi potrebbero allungare considerevolmente con una vittoria sui Giants.

Nel girone B incroci pericolosi con altre due partite tra squadre che giocano in modo opposto, il gioco aereo dei Marines infatti se la vedrà con il gioco di corse degli Hogs a Roma, mentre la contraerea dei Warriors dovrà fermare Rocky Pentello, mentre siamo sicuri che, palla a terra, Caron e Scott faranno anche domenica il loro bottino.

Campionato incerto, di sicuro partito in modo anomalo rispetto agli anni scorsi, e coccolato da un pubblico eccezionale a Milano e Bologna, il che fa ben sperare.

@KindFabio

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