Quanto tempo ci vuole per andare all’inferno e tornare? Se lo si chiede agli Atlanta Falcons, o ai tifosi che domenica erano presenti al Georgia Dome, con buona probabilità si riceverà una sola risposta: “pochi minuti”. E’ bastato un drive ai Falcons per cancellare una rimonta dei Seahawks che definire spettacolare è un eufemismo, una rimonta, per intenderci, di quelle che non se ne vedevano dal Music City Miracle del 1992 tra Bills e Titans. Passano solo 23 secondi di tempo effettivo, dal kickoff fino al momento in cui il field goal calciato da Matt Bryant dalle 49 yard centra i pali, cambiando il punteggio sul tabellone per l’ennesima, e ultima volta: Seattle 28, Atlanta 30. Una vittoria che magari i tifosi di Atlanta deboli di cuore avrebbero preferito fosse più comoda, ma che sicuramente rende la squadra più consapevole dei propri mezzi e dà ad essa il morale giusto per affrontare i Niners autori di una grandissima performance contro Green Bay.
Il field goal di Matt Bryant ha, come dicono gli americani, “tolto la scimmia dalla spalla” di un altro Matt, Ryan, che finalmente ha messo a segno una grande partita di playoff e si è dimostrato decisivo nei momenti più importanti. Non solo, ha anche assicurato la prima vittoria in postseason di un grandissimo giocatore sulla via del ritiro, un giocatore che ha fatto la storia dell’NFL ma che, stranamente, non è celebrato in queste settimane come l’altrettanto grande Ray Lewis. Finalmente Tony Gonzalez passa un turno di playoff e avrà la possibilità di giocarsi un NFC Championship game. Il tight end è stato decisivo per la vittoria finale, ricevendo il passaggio da 19 yard che ha mandato Atlanta in field goal range nel drive finale, ma anche con una TD reception e in totale un’ottima partita, con 6 ricezioni per 51 yard.
Ma Atlanta la stava per buttar via questa partita, grazie anche, in verità, ad un lavoro pregevole dei Seahawks che si sono dimostrati ancora duri a morire. Erano stati sotto a Washington, ma avevano recuperato e portato a casa il match, grazie anche all’infortunio di Robert Griffin III che lo ha privato di tutto il suo gioco e ha portato i Redskins a non segnare neanche un punto nel secondo tempo. Erano sotto, e di tanto, anche ad Atlanta, 20-0 a metà partita e 28-7 a fine terzo periodo. Ma Russell Wilson e company non si sono dati assolutamente per vinti, sfruttando una difesa dei Falcons che non sembrava essere uscita dallo spogliatoio dopo l’intervallo e il problema alla caviglia di John Abraham che nel secondo tempo ha decisamente avuto cattive conseguenze sulla pass rush della squadra di casa. Seattle è rientrata in partita dopo il secondo intercetto subito da Matt Ryan, con Earl Thomas che raccoglie un bruttissimo passaggio quasi inspiegabile, diretto a Julio Jones sotto doppia copertura, e si è portata verso il sorpasso grazie ad una giocata fantastica di Wilson: 3rd&5 sulle 28 avversarie, il rookie si libera dalla pressione di John Weatherspoon a niente dal sack, esce dalla tasca e passa a Marshawn Lynch libero che porta il pallone fino alle 4 yard avversarie. Poi lo stesso Marshawn Lynch metterà a segno la corsa del 28-27.
Alla fine, comunque, tutto questo non servirà a niente: Matt Ryan si prenderà la squadra sulle spalle e regalerà un sospiro di sollievo ai propri tifosi che ormai sudavano freddo. Il QB di Atlanta è stato praticamente senza pressione per tutta la partita da parte di una difesa di Seattle priva di Chris Clemons infortunatosi al Fed-Ex Field, e questo si è rivelato decisivo anche nell’ultimo drive, condotto davvero magistralmente dal QB di Atlanta.
Emozioni a go-go, quindi, in questo match, e in realtà in tutto il divisional weekend. L’NFL sembra quasi volesse farsi perdonare le partite bruttine del primo turno, e sicuramente ci è riuscita, con un turno di playoff che sicuramente andrà negli annali del football. Adesso restano in corsa solo quattro squadre, la corsa per il Super Bowl continua, e i due Championship Games di domenica prossima si prospettano emozionanti come non mai.