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I Daemons vanno a scuola

Che il settore giovanile di una squadra sia fondamentale per l’esistenza stessa della compagine è ovvio. I giovani di oggi saranno gli atleti di domani, ed è quindi nelle priorità di ogni società organizzare attività esterne volte al reclutamento di nuovi atleti. I Daemons stanno portando avanti da parecchio tempo un programma di diffusione della […]


Che il settore giovanile di una squadra sia fondamentale per l’esistenza stessa della compagine è ovvio. I giovani di oggi saranno gli atleti di domani, ed è quindi nelle priorità di ogni società organizzare attività esterne volte al reclutamento di nuovi atleti. I Daemons stanno portando avanti da parecchio tempo un programma di diffusione della disciplina del football americano nelle scuole superiori, non solo nell’hinterland milanese, ma andando a pescare anche nei licei del capoluogo. Al momento stanno terminando gli incontri con gli studenti del Liceo Classico Carducci di Milano. A far da docenti sono stati inviati Nazareno Menegatti e Federico Gallo, entrambi con un passato (ed un presente) da atleta nelle fila dei Daemons Martesana. “Stiamo lavorando con le ultime classi, con i ragazzi più grandi”, dice il coach Nazareno Menegatti, “in modo da poter ‘utilizzare’ subito eventuali individualità che potessero emergere.” Il progetto coinvolge tutte le ultime classi del Liceo e “organizzeremo poi un Bowl a fine anno costituendo due squadre con i migliori atleti scovati”, continua Nazareno. “Una squadra la seguirò io e l’altra Federico Gallo. Per ora ci alleniamo nelle palestre del Liceo, o nei campi esterni, durante le lezioni di educazione fisica, ma la partita finale sarà disputata su un campo ‘vero’, probabilmente a Gorgonzola, magari prima di una partita del campionato Under 21, oppure sul campo di Cernusco”. “I ragazzi hanno aderito con entusiasmo al progetto football, com’era prevedibile vista anche la novità dello sport, ed è stato bello trovar interesse anche tra le ragazze, che sembrano sempre più attirate da questa disciplina”. Nazareno Menegatti spiega in due parole cos’è questa variante del football: “Il Flag non prevede il contatto fisico, lo scontro non esiste ed è addirittura sanzionato dagli arbitri. L’avversario si ‘placca’ strappandogli almeno una delle due bandierine (‘flag’, appunto) che ha fissate alla cintura. In alcune classi le ragazze sembrano quasi ‘subire’ l’esperimento, ma in altre sembrano molto più interessate, tanto che abbiamo previsto che nel Bowl finale le squadre saranno miste”. Buono il rapporto con il personale docente del Liceo: “I professori hanno reagito bene, hanno ascoltato, si sono informati su regole, posizioni, ruoli. Abbiamo avuto disponibilità totale. Anzi, appena hanno saputo che avremmo voluto organizzare il Bowl di fine anno si sono letteralmente galvanizzati”. Alle scuole sono stati consegnati dei “kit” per il flag che resteranno di loro proprietà e che potranno esser utilizzati negli anni prossimi, quando si ripeteranno gli incontro tra studenti e Daemons. Certo, non tutti i partecipanti al progetto del Carducci diventeranno Daemons, “ma sarebbe bellissimo. Alcuni hanno già chiesto di poter partecipare agli allenamenti. Una cosa è certa, però: quando avremo finito il percorso con i ragazzi, il tarlo del football si sarà insinuato a dovere nella loro testa”, conclude sorridendo il tecnico dei Daemons.E questo per il “movimento-football” è certamente cosa importantissima.

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