Non è un buon periodo per lo sport nella città dell’amore fraterno: in NBA i 76ers si aggirano poco sopra il record di .500, senza reali possibilità di andare avanti nei playoff, e sono tormentati dai cronici infortuni di Andrew Bynum, mentre nel football… Per lo stato degli Eagles basta richiamare una sola statistica. L’ultima partita vinta dalla squadra di Andy Reid risale al 30 settembre. Tra quella data e oggi hanno vinto più partite di loro (una) i Philadelphia Phillies di baseball: il campionato MLB è finito da un mese, e i Phillies tra l’altro non hanno neanche partecipato alla postseason.
E così, anche nel Monday Night game della dodicesima settimana NFL gli Eagles non sono riusciti a vincere, in una partita che magari non aveva lo stesso appeal di Giants-Packers della sera prima, ma sicuramente è stata più combattuta e godibile fino in fondo. Philly si è trovata a soccombere contro i Carolina Panthers di Cam Newton per 22-30, contro quei Carolina Panthers che da tempo hanno delle notevoli difficoltà a portare a casa i cosiddetti “close games“. E infatti ci ha provato la squadra di Ron Rivera a buttare via il match anche ieri sera, con Graham Gano che a poco più di 4 minuti dalla fine sbaglia l’extra point che avrebbe chiuso la partita a +9.
Ma evidentemente gli Eagles hanno avuto più tenacia nella ricerca della sconfitta, e infatti sul kickoff immediatamente seguente Brandon Boykin ha commesso un fumble e regalato ancora la palla ai Panthers, in quello che è stato il terzo fumble di una squadra di Philadelphia imbottita di rookie a causa degli infortuni e che, come se non bastasse, ha perso anche Desean Jackson, che si è rotto delle costole e adesso si trova in Injured Reserve. Dopo il fumble, i Panthers non si sono più guardati indietro, e hanno fatto scorrere il cronometro senza grossi problemi, grazie anche alle tante scellerate penalità che hanno martoriato la difesa di Philly nel quarto periodo.
Mattatore della partita come non mai è stato Cam Newton che ha messo da parte per una sera i problemi del suo sophomore slump, e sembrava essere tornato alla forma che aveva l’anno scorso da rookie. Due touchdown su corsa e due su passaggio per il numero 1 ex Auburn Tigers, più una serie quasi infinita di grandi giocate quando la squadra ne aveva più bisogno. Philadelphia è riuscita per tutta la partita a fermare le corse di chiunque non si chiamasse Cam, ma quando quest’ultimo aveva la palla, non ce n’era per nessuno.
L’altro quarterback, Nick Foles, alla sua seconda partenza da titolare dopo la commozione cerebrale che ha colpito Michael Vick nel Week 10, non è stato autore di una grandissima prestazione (anche perchè con l’offensive line che si trova Philadelphia dopo gli infortuni, pochi riuscirebbero a sfoderare un partitone), ma l’attacco di Philly si è mantenuto in partita praticamente per 60 minuti grazie al gioco di corsa, e a un uomo in particolare. Il numero 34 Bryce Brown ha sfruttato l’opportunità che gli è stata data dall’infortunio di Lesean McCoy e ha messo in piedi la miglior partita della sua carriera, con 178 yard su corsa (mai così tante in una partita per lui, neanche al college!) e 2 touchdown. E’ stato anche autore di due fumble, ma da questi turnover sono scaturiti solo tre punti per Carolina.
Insomma, per quanto possibile date le assenze, l’attacco ha fatto il suo. E’ stata la difesa a perdere questo Monday Night, una difesa troppo facile a concedere big plays e troppo avvezza alle penalità. 21 punti dei 30 totali dei Panthers sono arrivati grazie a big plays, i primi 14 da due TD Pass di Newton, 24 yard per Barnridge e 43 yard per LaFell, con entrambi i ricevitori lasciati più che colpevolmente liberi da una secondaria che nel primo quarto sembrava essere in quel campo per caso. Per la terza giocata importante in verità bisogna fare tanto di cappello a Cam Newton e soprattutto a Louis Murphy, autore di una difficilissima presa da 55 yard con Dominique Rodgers-Cromartie addosso. E poi, la difesa dei Panthers ha fermato Brown nel momento in cui serviva di più, sul quarto e 1 in territorio offensivo con gli Eagles sotto 24-22. Nel drive seguente, Newton ha messo a segno i 6 punti finali ai quali i neroverdi non hanno saputo replicare.
Carolina (3-8) esce quindi dal Lincoln Financial Field con una bella vittoria, ma con la consapevolezza che, se ci fosse stata una squadra più cinica al posto degli Eagles, probabilmente non sarebbero riusciti a portare a casa la W. Continua invece la stagione no di Philadelphia (8-3), squadra decisamente sfortunata con gli infortuni, e che continua a perdere pezzi, ma che in verità non giocava un buon football neanche quando c’erano molti titolari. E settimana prossima ci sono i Cowboys, un avversario decisamente non più facile rispetto a Carolina…