Grazie per un altro anno di football!

E anche quest’anno, fra i ringraziamenti per la festa del Thanksgiving Day, i fans di football hanno potuto rendere grazie per un’altra stagione di touchdowns e godersi le tradizionali tre partite del giorno di festa, il giovedì 22 novembre 2012, a contorno del consueto pranzo del Ringraziamento. La festa più sentita dagli americani, che viaggiano da un capo all’altro del paese per riunire la famiglia e dare il proprio grazie per l’anno trascorso, ricordando la tradizione introdotta dai Padri Pellegrini al loro arrivo in America, non può prescindere dallo sport più americano di tutti, il football.

Il senso della tradizione investe in particolare modo due squadre, i Detroit Lions ed i Dallas Cowboys, che ospitano regolarmente una delle tre sfide di giornata, rispettivamente all’1 ed alle 4.30 pm, orari della East Coast. La terza gara, in orario serale, viene decisa dal calendario di anno in anno. E così oltreoceano le operazioni in cucina ed a tavola possono essere accompagnate dalla visione di partite che si svolgono in un clima di festa, paragonabile al nostro Natale. Fra chi finisce di cuocere il tacchino, operazione delicata che richiede molte ore e segue leggi empiriche e ricette caserecce (se ne sentono di tutti i colori, fra cui una formula gettonata che predica venti minuti per ogni “pound”, libbra, corrispondente a circa 450 g, ma poi dipende anche dal ripieno, ovviamente) e chi inizia a sedersi a tavola per dividersi fagiolini, gelatine di mirtilli, petto di tacchino e ripieno di castagne, è inevitabile buttare un occhio allo schermo. Per chi è abituato a consumare il tradizionale pranzo di Ringraziamento sulla East Coast durante la prima partita, la sola legittima distrazione, peraltro studiata ad arte per cadere fra il fischio finale della prima gara, al Ford Field di Detroit, ed il kickoff della seconda, al Cowboys Stadium di Arlington, consiste nel dedicarsi in toto al proprio dolce preferito. Immancabile il “pumpkin pie”, torta a base di zucca, ma ancora di più, ciò che veramente serve ad addolcire, specialmente le sconfitte abbastanza ricorrenti dei Detroit Lions per i tifosi della franchigia del Michigan, è il “pecan pie”, torta a base di noci di pecan, altra tradizione a stelle e a strisce come poche altre.

In un articolo dedicato alla sfida di Dallas viene reso omaggio alla stellina di Robert Griffin III ed alla bella affermazione dei Redskins sui rivali divisionali texani. A Detroit invece, niente da fare una volta ancora per i Lions, sconfitti all’overtime dagli Houston Texans, confermatisi forza da battere nell’intera lega. Purtroppo i Lions rivelano un’indisciplina che affonda le proprie radici nell’incapacità di autocontrollo del proprio head coach, Jim Schwartz, che ha richiesto un challenge contro i regolamenti, negando così alla propria squadra la possibilità di vedere annullato un touchdown irregolare dei Texans. E dulcis in fundo, Ndamukong Suh ci ha regalato la sua consueta ed imbarazzante “perla” del Thanksgiving: nel 2011 aveva calpestato il braccio della guardia dei Packers Dietrich-Smith, guadagnandosi un’espulsione, mentre quest’anno si è prodotto in un volontario calcetto nelle parti nobili del QB di Houston, Matt Schaub. Peccato vedere tanto talento rendersi protagonista di episodi che gettano soltanto fango sulla sportività del football!

In serata, i Patriots hanno distrutto i Jets a New York, confermandosi squadra in grande crescita, oramai padrona dell’AFC East e da tenere seriamente d’occhio in vista dei playoffs.

Grazie di nuovo per un’altra annata di football NCAA ed NFL ed a tutti voi che ci leggete con assiduità!

(foto courtesy of bluetoro.ca)