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I Crusaders attendono i Doves
Da sempre il football americano recita la parte della Cenerentola tra le discipline sportive dell’hinterland cagliaritano. Stavolta ai Crusaders è stato negato l’uso dell’impianto comunale di San Sperate, luogo pattuito con i gestori dello stesso, per la disputa del match contro i Doves Bologna. Poi l’amara sorpresa: si è data preminenza al calcio e ad […]
Da sempre il football americano recita la parte della Cenerentola tra le discipline sportive dell’hinterland cagliaritano. Stavolta ai Crusaders è stato negato l’uso dell’impianto comunale di San Sperate, luogo pattuito con i gestori dello stesso, per la disputa del match contro i Doves Bologna. Poi l’amara sorpresa: si è data preminenza al calcio e ad una squadra (il Villasimius) a cui era stato squalificato il campo. Avvisati all’ ultimo momento, i dirigenti crociati hanno fatto i salti mortali per trovare un ricovero d’emergenza. Per fortuna, in extremis, hanno ottenuto la disponibilità del campo di rugby di Monserrato (zona ex aeroporto). E la soap opera dei nomadi con la palla ovale continua….. Come nella parabola del figlio prodigo. Dopo il lacerante naufragio collettivo di Bergamo, gli atleti che avevano abbandonato la baracca per lasciarsi abbagliare da fantomatici paesi dei balocchi sono tornati repentinamente all’ovile. Accolti a braccia aperte da allenatori e dirigenti, gli ex “lucignoli” hanno fatto intendere che nel prossimo match interno contro i Doves Bologna, l’impegno sarà massimo per puntare al primo successo stagionale. Nella seduta del martedì il campo Rai pullulava di adolescenti concentratissimi. Le memorie storiche dei Crusaders giurano che un rendez – vous così affollato non si vedeva dal mese di febbraio. Per l’occasione il coaching staff guidato da Riccardo Frau è andato a rovistare negli angoli più impolverati di un container per riportare alla luce caschi e shoulder, necessari per far fronte al boom di adepti che si è registrato nelle ultime settimane. Così anche i novellini, armati di tutto punto, hanno potuto provare senza remore l’ebbrezza di un placcaggio con tutti i crismi. C’è chi, nonostante il 37 a 6 subito dai Lions, potrà ricordare con meno dolore la trasferta lombarda. Di sicuro uno di questi è il quartese LINEBACKER Riccardo Cuccu, autore dell’unico touch down dei Crusaders: “L’azione è stata bellissima, la fuga che mi ha portato alla meta non finiva più, devo però ringraziare i miei compagni di squadra che mi hanno salvato da eventuali botte”. Il liceale classe 1994 parla anche dell’andamento generale dell’incontro: “Secondo me non abbiamo giocato bene gli schemi, sapevamo che i Lions erano una buona squadra, infatti hanno vinto molti campionati italiani ed europei, ci siamo scoraggiati, non eravamo per nulla convinti di poter vincere la partita”. Infine mostra felicità nel vedere di nuovo tanta gente agli allenamenti: “Ho notato con piacere che molte persone che credevo non venissero più sono tornate, c’è anche gente nuova, speriamo che rimangano. Vogliono tornare a giocare – conclude Cuccu – perché vogliono vincere le prossime partite. Sapevamo che era dura, adesso andiamo avanti”. L’APPROFONDIMENTO TECNICO DEL FISICO YURI MINNITI Incoraggia, rimprovera, distribuisce pacche sulle spalle ai più titubanti. Il laureando Yuri Minniti, offensive coordinator, attende con ansia il placet del suo prof che gli permetta di dissertare la tesi in fisica davanti ad una platea gremita. Venticinquenne, originario di Villamar, Yuri traccia un quadro preciso della situazione: “L’allenamento è andato bene, con un po’ di acciacchi, la partita si fa sentire su qualcuno, sugli altri si fa sentire la delusione, speriamo per domenica che vada meglio”. Come siete riusciti a riportare a casa i fuggiaschi? Grazie alle telefonate, ai “mandategli a dire”attraverso i compagni; non siamo noi che abbiamo bisogno di loro, in campo ci vanno i ragazzi, sono loro che si devono cercare. Alcuni non stavano venendo, non sappiamo bene neanche noi per quale motivo, si saranno parlati e finalmente sono ritornati sui loro passi. Risentiranno del 37 a 6 di domenica scorsa? La sconfitta in partenza serve perché prima di questa partita non erano particolarmente carichi. L’anno scorso erano euforici con largo anticipo, tre settimane prima degli esordi si scambiavano botte anche vigorose. Quest’anno, vuoi le assenze, vuoi qualche amico di meno negli huddle, non c’era lo stesso gruppo, dopo questa sconfitta qualcuno ha deciso che era ora di fare le cose un po’ sul serio. I Doves Bologna sono reduci da due sconfitte consecutive. Storicamente la squadra senior dei Doves è forte, ha militato in serie A per molto tempo, é una squadra competitiva. Nella zona di Bologna sono tanti i team che giocano a tutti i livelli, compreso il flag football per gli under 15, di conseguenza hanno alle spalle parecchia scuola di football. Sappiamo che oltre a Verona hanno perso una gara a tavolino. Non conoscendoli, le valutazioni sono carenti. So che hai visto il filmato della gara di Bergamo. Cosa ne dici? Ho notato alcuni episodi decisivi: con del personale diverso a disposizione, con qualche cambio in più, magari non avremo preso tutti quei punti. Ti vuoi avventurare in analisi prettamente tecniche? Se avessimo avuto un difensive linemen e due linebacker in più per fare i cambi, avremmo avuto più speranze perché la difesa era molto affaticata. Siamo partiti in 16, nove che giocano, sette che si riposano, c’è sempre qualche persona che deve rimanere continuativamente in campo. Purtroppo sia il nostro fullback e middle linebacker (Alessandro Ortu), sia Davide “Capello” Dessì (guardia e defensive line) erano fissi in campo, non li abbiamo fatti uscire praticamente nulla. Stesso discorso vale per “Articolo” Alessandro “Articolo” Delussu che gioca sia halfbacker, sia linebacker. Hanno inciso le assenze di alcuni giocatori chiave?Direi proprio di si. Alcuni per infortuni, altri che stavano male nelle settimane precedenti e sono arrivati scarichi per la partita, il tutto ci ha penalizzato parecchio. Il nostro cornerback Mirko “Spicchio” PiIia si è preso in faccia tre ricezioni perché tutta la settimana era raffreddato. E’ partito lo stesso, lo abbiamo schierato in campo, però non era abbastanza in forma e infatti l’abbiamo dovuto sostituire, col nostro secondo quarterback Fabrizio Vacca che gioca solitamente linebacker: l’abbiamo dovuto schierare come cornerback per parare i danni. Poi anche lui l’hanno infortunato alla caviglia, è in forse per domenica, per cui abbiamo dirottato l’halfback titolare Mattia “Scheggia” Contu nel ruolo di cornerback. Un caos inaudito La stanchezza non l’abbiamo pagata troppo all’inizio, ma alla fine del secondo quarto si, siamo stati in black – out, abbiamo preso due touchdown come polli, al terzo quarto è andata molto meglio, il secondo tempo l’hanno giocato decisamente bene, è finito 13 a 6. Che aggiungere sull’attacco dei cagliaritani? Sui terzi down ha pagato un calo di concentrazione, ci sono stati un paio di falli di troppo soprattutto sui terzi down che ci hanno penalizzato troppo; dei problemi sono sorti anche su alcuni special team tentennanti; abbiamo avuto poca preparazione sul punt e punt return, infatti anziché dominare come avremmo fatto col kick off , l’abbiamo subìto un po’ di più. Per la gara di domenica come vi preparerete? Dobbiamo vedere in che condizioni sono i rientranti e cercare di reinserirli nel gruppo, dopodichè per domenica pensiamo alle cose solide. Anziché correre a tappare il punt é meglio che continuiamo a fare un po’ di schemi e a provare la difesa titolare, più regolarmente di quanto abbiamo fatto fino ad ora. Nonostante tutto l’attacco ha girato, la difesa, invece, dovendo cedere giocatori all’attacco per riuscire a poterlo schierare a fare gli schemi, ha pagato troppo, e quindi ci tocca concentrarci sulla difesa. Discuteranno di programmi futuri e di alcune novità che caratterizzeranno la stagione in corso. I massimi dirigenti dei Crusaders hanno convocato per venerdì 30 ottobre la consueta riunione di inizio d’anno. L’appuntamento si terrà a Cagliari, alle ore 18,30, nella sala con
siliare della palazzina direzionale della Fiera Campionaria, ingresso piazza Marco Polo. E’’ gradita la presenza di tutti gli atleti e per i ragazzi under 18 l’invito e’ esteso anche ai loro genitori. Nel corso dell’assemblea si alterneranno gli interventi del Presidente Emanuele Garzia, del suo vice Dario Mannoni. Parleranno inoltre i due head coach, Giacomo Clarkson (senior) e Riccardo Frau (under 18).
Autore: Fabio Gentile
Data di pubblicazione:
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