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Longhi “scrive” ai suoi Warriors

Ogni allenatore che arriva dice “ è iniziata una nuova era!” Non è il mio caso. Io sono qui dopo avere discusso a lungo con la società Warriors, perché abbiamo entrambi fortemente voluto essere parte del progetto che coach Vinny ha cucito con pazienza certosina mettendoci tutti insieme. Se sono qui c’è un motivo ed […]


Ogni allenatore che arriva dice “ è iniziata una nuova era!” Non è il mio caso.
Io sono qui dopo avere discusso a lungo con la società Warriors, perché abbiamo entrambi fortemente voluto essere parte del progetto che coach Vinny ha cucito con pazienza certosina mettendoci tutti insieme. Se sono qui c’è un motivo ed è quello di far parte di un progetto che, non deve diventare vincente, lo deve essere da subito! Belle o brutte, ci metteremo le nostre facce di allenatori, ci metterete le vostre facce di giocatori ed i dirigenti ci metteranno le loro. Non possiamo permetterci di sbagliare e non sarà facile con solo 9 squadre, tutte con giocatori di buon livello e coaching staff esperti. Abbiamo dalla nostra parte la forza di conoscerci da tempo, un vantaggio che però potrebbe diventare anche una debolezza, se cominciassimo a guardare ai pochi punti che ci dividono anziché ai molti che ci accomunano, oppure, se i giocatori cominciassero a pensare, cosa difficile ma possibile, “sarà tutto facile , sappiamo già fare quel che ci verrà chiesto”. Cari giocatori, se lo farete, dimostrerete di non conoscermi! Cambieremo e di molto, quanto già fatto. Non si finisce mai di imparare! Potremo vincere con continuità solo quando saremo consapevoli di essere i migliori. Negli ultimi 2 anni i Warriors hanno vinto molte partite, nei due precedenti molto poche, quali sono i veri Warriors? Sta a noi dimostrarlo! La società ha dato fiducia al progetto del coaching staff, un passo molto importante, che ci darà un vantaggio sulle altre squadre ma dobbiamo concretizzarlo sul campo. Punti e vittorie, queste due cose si ottengono con un percorso di qualità ed impegno; noi come coaching staff e voi come giocatori, abbiamo l’obbligo di ricercare la prima (qualità) e di applicare il secondo (impegno). Al vecchio detto “ non chiederti cosa può fare la squadra per te, ma quello che tu puoi fare per la squadra” preferisco da sempre una citazione di coach Lou Holtz, che mi piace riportare nei playbooks e si riassume con: “ c’è un solo motivo per il quale si deve fare ogni cosa con il massimo impegno, ogni cosa richiede tempo, il tempo è la tua vita che scorre.” Se ci sarà impegno, non rimpiangeremo mai quanto fatto, diversamente avremo sprecato parte della nostra vita. Non siamo qui per costruire ma per “costituire” una squadra vincente, cercare di essere i migliori sarà il nostro obiettivo. Personalmente non sono a favore dei facili entusiasmi, sono un pragmatico e credo nel lavoro, perciò non chiedetemi di mentire per caricarvi, non lo farò! Io sono così, non intendo far finta di cambiare per dover far piacere a qualcuno, credo invece che sia molto importante riconoscere alcuni fattori che, anche se non sempre veri, ci aiuteranno ad essere vincenti: – tutti siamo egoisti e pensiamo prima a noi stessi, – ogni catena è forte quanto il suo anello più debole, – occorre pensare positivo per cominciare un percorso di lavoro, quindi a tutti noi dico: “rimbocchiamoci le maniche e cominciamo a lavorare per noi stessi, collaboriamo per far crescere il livello dei più deboli, questo ci farà diventare più forti e vincenti, perché i Warriors sono ognuno di noi”. E se saremo sfortunati lo scopriremo anche nel momento del bisogno.

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