Cosa succede quando metti insieme due difese impervie e due attacchi guidati da backup quarterback? In teoria, non molti punti, ma Bears e 49ers provano a smentirci in questo Monday night game, conclusivo della undicesima settimana NFL. Sia Alex Smith che Jay Cutler sono fuori per commozione cerebrale, e allora ad entrare in campo a Candlestick Park sono Colin Kaepernick e Jason Campbell, in una serata fredda e ventosa. Alla fine sarà sì un low-scoring game, ma solo per i Bears, annichiliti da una squadra Niners veramente in forma e spietata sia in attacco sia in difesa. Il risultato finale sarà 32-7.
Un piccolo presagio di quello che sarà l’andamento del match si vede già nel primo drive, in cui la squadra di casa sblocca il tabellone. Kaepernick sembra subito in forma, completando i suoi primi 3 passaggi, e i 49ers arrivano in posizione pericolosa, ma ne ricavano solo 3 punti di field goal calciato dal veteranissimo David Akers.
Immediatamente dopo i Bears sono costretti al three and out, e si vede per la prima volta un’altra costante della partita: i sack di Aldon Smith, che metterà insieme una prestazione da annali con 5 sack e mezzo (mai tanti sack per un solo giocatore in un Monday Night)
Pochi minuti dopo arriva il primo TD della carriera di un caldissimo Kaepernick, che sfrutta una protezione da parte della linea che i 49ers hanno visto poche volte quest’anno per prima mettere a segno il primo big play della serata, con un passaggio da 57 Yard per Williams, e poi Trovare Vernon Davis da 3 yd, portando il vantaggio di San Fran in doppia cifra a poco più della metà del primo quarto.
Chicago non sembra fidarsi del backup qb quanto i suoi avversari, e i suoi drive presentano una alta prevalenza del gioco di corsa, il che sembra non dare eccessive difficoltà ad un attentissimo reparto difensivo Niners, che alla fine limiterà Matt Forte a sole 63 rushing yards in 21 tentativi. (Seconda prestazione consecutiva sotto la media per lui)
I Niners sono in controllo della partita senza grosse difficoltà, e quella che fino a ieri era stata la fortissima difesa dei Bears non riesce a trovare alcun tipo di risposta per un attacco che mostra un playbook imprevedibile e tira sempre fuori dal cilindro la giocata giusta al momento giusto. Kaepernick e company ci mettono solo pochi minuti per attraversare 96 yard di campo, e con la corsa da 14 Yard di Kendall Hunter è già 17-0, una montagna decisamente impervia da scalare per i bluarancio di Chicago. Siamo ancora all’inizio dei secondi 15 minuti e viene già superata la media di 14.7 punti subiti a partita che i Bears avevano accumulato nelle giornate precedenti.
La rimonta sembra ancora più difficile se si considera il grandissimo stato di forma e concentrazione della squadra di casa, alla quale bastano solo un paio di giocate per riconquistare palla con l’intercetto di Dashon Goldson. Le inquadrature sulla sideline mostrano un Lovie Smith atterrito. Dalla buona posizione di campo ottenuta grazie al turnover derivano altri tre punti 49ers, che allungano il vantaggio a 20. Kaepernick, alla sua prima partenza NFL, sembra un veterano che ha giocato per anni, per il modo con cui dirige l’attacco. Chiuderà il primo tempo con 184 yard di passaggio (non male per uno che alla sua prima partenza da titolare,eh?), ma il dato più impressionante è quello sul total yardage, 249-35 in favore della squadra di casa.
Passa l’intervallo, ma la musica rimane la stessa. Arriva il secondo TD pass della serata, ricevuto da Crabtree: 27-0. Il deficit inizia ad avere proporzioni umilianti per i Bears.
La squadra di Chicago riesce ad arrivare sul tabellone solo alla fine del terzo quarto, grazie alla tenacia di Campbell, che, nonostante subisca sempre una grandissima pressione e venga colpito con impressionante costanza da una grandissima pass rush dei Niners, riesce a mettere insieme un buon drive e trovare Brandon Marshall in end zone da 13 Yard, facendo ritornare lo svantaggio a 20 punti.
Il quarto periodo si atteggia a garbage time. Si apre con un altro field goal di Akers per il trentesimo punto dei Niners, che poi aggiungeranno anche una safety, per fissare il risultato su quello che sarà il 32-7 finale.
Insomma, il Monday Night che non ti aspetti. Un blowout game quasi senza incertezze sul risultato fin dall’inizio, ma soprattutto una prestazione decisamente sopra le aspettative per Colin Kaepernick: 243 yard, 2 TD pass e tanta leadership in campo, tant’è che a San Francisco (7-2-1, primi nella NFC West) Harbaugh e company iniziano a chiedersi: Ma perché non teniamo lui in campo domenica al Superdome? Serata da dimenticare invece per i Bears, specialmente per il reparto difensivo. La squadra di Chicago (7-3) è stata raggiunta al primo posto nella NFC North dai Green Bay Packers, e deve assolutamente dimenticare questa partita prima di domenica: li aspetta un importante scontro divisionale contro i Minnesota Vikings, che sono solo una partita dietro di loro.