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Giovani Dolphins davvero “titanici”
Il paziente non è ancora guarito, ma non c’è medicina migliore della vittoria. Gli Energy Building Dolphins Ancona tengono a quota zero i Titans Romagna mantenendoli sempre a debita distanza dalla loro goal line per tutta la partita e portano a casa il secondo successo stagionale in College League (28 a 0), dopo la vittoria […]
Il paziente non è ancora guarito, ma non c’è medicina migliore della vittoria. Gli Energy Building Dolphins Ancona tengono a quota zero i Titans Romagna mantenendoli sempre a debita distanza dalla loro goal line per tutta la partita e portano a casa il secondo successo stagionale in College League (28 a 0), dopo la vittoria in week 1 contro i Guelfi Firenze. La squadra forlivese è giunta ad Ancona piuttosto rimaneggiata: causa disguidi interni non meglio precisati infatti i giovani romagnoli non hanno potuto usufruire di alcuni atleti provenienti dai Doves Bologna, il che li ha resi numericamente in difficoltà. Solo 14 giocatori a roster, molti dei quali chiamati a giocare praticamente tutti gli snap, sia offensivi, che difensivi, senza farsi mancare le azioni di calcio. Alla lunga questo ha pesato molto sulla prestazione globale di squadra: quindi a prescindere dal risultato finale un plauso è doveroso ai Titans, battaglieri fino alla fine. L’inizio del match per un attimo ha fatto rivivere l’incubo di sette giorni fa, con l’attacco dorico che continuava a far fatica nel conquistare yard, nonostante il recupero record di Filippo Limitone, poi decisivo nel match. I primi due drive guidati da Mejdi Soltana si interrompevano con un quarto down tentato, ma non convertito, il primo in una situazione da “goal to go”, l’altro a metcampo. Qui entrava in campo la difesa dei Blue Dolphins, che sfruttando anche le non poche imprecisioni nello snap sparse nella prima parte di partita (ben 4 fumble generati nell’atto che dà il via al gioco per i romagnoli) recuperava palloni su palloni e quando non lo faceva impediva qualsiasi guadagno su corsa agli avversari: a fine match si era perso il conto dei tackle for loss, mentre quello dei turnover forzati era giunto al valore di 5 palloni riconsegnati direttamente all’attacco: 3 fumble recuperati, 2 da parte di Francesco Sparabombe, classe 1994 alla prima stagione con i Dolphins, e uno ricoperto da Leonardo Mazzoni, autore anche di uno dei due intercetti messi a segno dai padroni di casa, quello che ha concluso la partita, mentre l’altro aveva visto protagonista Soltana in veste difensiva. Giusto soffermarsi un attimo di più sulla prestazione del già citato Sparabombe, proveniente dal mondo del rugby, si è unito quest’anno ai Dolphins Ancona. Anche grazie alla parziale disponibilità di giornata di Pietrini, Francesco ha giocato la gran parte degli snap difensivi al fianco di capitan Pignataro, entrando non solo negli highlights dei turnover, ma facendosi trovare presente in tutti gli aspetti del gioco: insomma, un rookie che sta salendo in fretta le depth chart, aumentando qualità e quantità nel mezzo del campo difensivo. Dicevamo, nonostante tutto, per la quasi totalità del primo quarto sembrava di rivivere la partita di Domenica scorsa: l’attacco faticava a sciogliersi e il tabellone continuava a mostrare il punteggio di 0-0. Qui arrivava l’intuizione di Rocky Pentello, che sfogliando mentalmente il suo libro degli schemi trovava quello adatto per sbloccare la situazione: Soltana consegnava la palla a Limitone e andava a riceverla nuovamente dietro la linea di scrimmage con un passaggio a ritroso verso la sideline, la difesa romagnola che aveva reagito pensando ad una corsa di “Big Limit”, si trovava spiazzata e quando capiva quello che stava succedendo era già troppo tardi, Osumek era stato lasciato libero sul profondo con ancora la possibilità di lanciare in avanti, per “Magic” Soltana era un gioco da ragazzi andarlo a pescare per i primi 6 punti della partita, che diventavano poi 7 con la trasformazione successiva messa a segno da Edoardo Garbini. E qui veniamo alla seconda “novità” di giornata: come per Sparabombe, anche per Garbini questa è la prima stagione con casco e paraspalle. L’avevamo visto protagonista nelle prime due partite con un paio di ricezioni, una nemmeno tanto facile dopo una deviazione del difensore, ma quello di questa Domenica è stato il suo breakout game. Intanto il suo nuovo ruolo di kicker, sia per i kick off che per gli extra point dopo le segnature, messi tutti a segno (4 su 4) e con parabole così alte e profonde che lasciano ben immaginare anche per eventuali FG, ove ne fosse necessario. E poi l’ottima prestazione nel suo impiego “principale”, quello di wide receiver: 4 ricezioni, tutte importanti per scavare il solco nel punteggio, la prima delle quali è valsa addirittura il touchdown numero 1 della sua giovane carriera, che ha portato i Dolphins sul risultato del 14-0. Ma non solo, perché oltre alle palle ricevute, ce ne sono state altrettante che per qualche imprecisione, o nel lancio o nella ricezione stessa, non sono andate a statistica ma che sottolineano l’importanza e la fiducia che Edoardo si sta conquistando all’interno dell’attacco anconetano. Il secondo quarto iniziava proprio con il TD del 14-0 e si concludeva con quello messo a segno dalla premiata ditta Soltana-Limitone del 21-0. Nel mezzo una serie di turnover, 2 per parte, che mettevano in evidenza la giovane età dei prospetti in campo, che con qualche sciocchezza di troppo rendevano il gioco molto spezzettato. La premiata ditta di cui sopra, tornava a connettersi anche nel terzo periodo: nonostante la pioggia che aveva iniziato a scendere durante l’intervallo, Mejdi guidava un ottimo drive, fino alla goal line, andando a pescare con un lancio di 2 yard Limitone proprio all’interno della endzone, con quello che era il TD del 28-0 e che sarebbe poi risultato l’ultimo dell’intera partita. Da segnalare l’infortunio nella prima parte della partita di Pacioni, l’uomo di linea offensiva dei Dolphins, che ha dovuto abbandonare il campo poco prima del TD del 21-0, le cui condizioni saranno valutate pazientemente nei prossimi giorni e la cui assenza ha contribuito a rendere difficoltose le manovre offensive dei dorici, che hanno faticato un paio di drive per trovare un nuovo equilibrio stante la sua assenza. Per gli ospiti, dopo i doverosi complimenti iniziali, viste le condizioni numeriche avverse, da sottolineare la prestazione del WR Samuele Neri, chiamato in casa poche volte nell’attacco per via aerea, visti i continui tentativi di correre la palla dei suoi, ma che quando è stato cercato ha spesso risposto presente; presenza che non è per nulla mancata negli special team, sia in fase di calcio che di ritorno, dove ha messo in mostra tutte le sue doti fisiche e atletiche. Ora arriva la terza (e ultima) settimana di riposo, a fare da preludio alle tre trasferte consecutive che concluderanno la regular season, la prima delle quali racconterà molto delle ambizioni dei Blue Dolphins. Il 18 Novembre si andrà ad Imola a far visita ai Ravens, finora mai sconfitti e nemmeno mai andati vicini ad esserlo, vittoriosi anche in quest’ultima giornata contro gli Storms Pisa per 42 a 0. Un impegno che sembra proibitivo, ma il coaching staff guidato da Stefano Paolucci avrà 14 giorni per provare a trovare i punti deboli degli emiliani, gli stessi giorni che avranno a disposizione i giovani giocatori anconetani per preparare questa sfida decisiva.
Autore: Fabio Gentile
Data di pubblicazione:
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