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NCAA, il sabato è “a beautiful day for football”

Federico Aletti ci racconta un normale sabato di NCAA Football, dal tailgate party alla partita vera e propria.

Lo Spartans Stadium, casa dei Michigan Spartans - NCAA

Lo Spartans Stadium, casa dei Michigan Spartans - NCAA

Il giorno in cui qualcuno inventerà apparecchi per immortalare sapori e profumi, sarà finalmente possibile per tutti gustare l’atmosfera di un “tailgate party”, che scuote l’atmosfera di un sabato pomeriggio autunnale in centinaia di città universitarie negli Stati Uniti.

Sì, perché l’antipasto di una partita di NCAA Football è non meno succulento della pietanza principale, la gara che si gioca dentro stadi dove si respirano il colore e soprattutto la grande tradizione universitaria, incarnati dalle rumorosissime student sections in curva e dalle marching bands capaci di reinterpretare le fight songs e le cosiddette “alma mater songs” delle scuole, nonché classici della musica contemporanea.

Uno spettacolo davvero impossibile da immaginare in Italia, dove è impensabile concepire un evento di sport come una festa, cui possano partecipare i tifosi di entrambe le squadre impegnate nella partita.

Il tailgate party dalle parti di Lansing I pick-up parcheggiati nei parking lots delle università, intorno allo stadio, con lo sportello posteriore, il “tailgate” appunto, aperto per ospitare barbecue, casse di birra e dolci e le tende montate negli spazi verdi dei campus sono i luoghi dove riunire la famiglia, gli ex studenti o “alumni” come sono chiamati oltreoceano alla latina (salvo per l’orribile pronuncia all’americana “alumnai”), gli amici e anche gli amici degli amici di passaggio per trafugare una salamella, un hot dog, un hamburger, un taco o una lattina di birra.

Immancabili le palle ovali che ci si passa sognando di poter lanciare una bomba da 50 yards per la propria squadra o di compiere una miracolosa ricezione da touchdown ad una mano. Certo, lo zip degli improvvisati quarterbacks, un po’ appannati dalle numerose lattine consumate in una lunga giornata di festa, non è esattamente lo stesso che si vedrà poche ore dopo sul “gridiron”.

E poi altri giochi, come “bags” (foto), che forse per noi italiani è noioso, ma che sicuramente non può restare fuori da un pomeriggio che è americano come più non potrebbe essere.

E anche oggi, risuonerà in tanti stadi d’America, come per esempio allo Spartan Stadium di East Lansing, Michigan, casa degli Spartans di Michigan State University (foto), il grido dello speaker, accompagnato dal pubblico in festa, “It’s a beautifuuuuul daaaaaay foooooooor foooooootbaaaaaaallllll!!!!”.

di Fededico Aletti

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