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Daemons 33, Dolphins 34

Spettacolo doveva essere, e spettacolo è stato. Partita intensissima, con continui capovolgimenti di fronte, quella disputatasi allo Scirea di Cernusco tra Daemons e Dolphins Ancona. La sfida si decide nell’ultimo minuto di gioco, quando gli ospiti in recupero macinano tutto il campo e, con spiccioli di tempo sul cronometro, segnano il td del definitivo sorpasso. […]



Spettacolo doveva essere, e spettacolo è stato. Partita intensissima, con continui capovolgimenti di fronte, quella disputatasi allo Scirea di Cernusco tra Daemons e Dolphins Ancona. La sfida si decide nell’ultimo minuto di gioco, quando gli ospiti in recupero macinano tutto il campo e, con spiccioli di tempo sul cronometro, segnano il td del definitivo sorpasso. Sorpasso decretato dal calcio di trasformazione che permette ai marchigiani di sorpassare i Daemons di un punto soltanto. La partita era iniziata bene per i padroni di casa, subito in vantaggio con Culbert, ma i Dolphins reagiscono e si portano avanti 21 a 7. Ancora a segno Culbert e poi Di Tunisi per agguantare il pareggio biancorosso, ma gli ospiti vanno al riposo sul 27 a 21. Nel terzo quarto è Jeff Souder a riportare in parità i Daemons, ma è l’ultimo periodo quello decisivo, l’ultimo minuto in particolare. Mancano infatti un minuto e cinque secondi al fischio di fine partita quando Andrea Bisiani in qb sneak varca la goal line per il primo vantaggio Daemons. Di Tunisi sbaglia la trasformazione e Dolphins costretti al tutto per tutto con poco meno di sessanta secondi a disposizione. I verde arancio di coach Luchena non ci stanno e coprono tutto il campo fino al td del pareggio. Il calcio tra i pali consegnerà loro la vittoria quando mancano davvero pochi istanti alla fine della partita. La partita si è svolta sotto una pioggia costante, a tratti intensa, che ha accompagnato le giocate spettacolari delle due squadre, limitando magari il gioco aereo degli ospiti, anche se due td pass Pentello li ha lanciati, e rendendo pesante il fondo dello Scirea. “Non abbiamo perso la partita, è solo finito il tempo”, dice a fine partita Matteo Planca parafrasando il “mito” Vince Lombardi. “Perdere in casa di un punto non è divertente, ma fa parte del gioco e ci sta. Siamo al primo anno nella massima serie e contro i Dolphins abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari anche contro avversari di un certo “calibro”. Sono contento di come stiamo lavorando e sono certo che qualche soddisfazione ce la toglieremo ancora”. In CIF-9 i Demoni di coach Luca Molina continuano il loro percorso di “apprendimento” andando a sfidare i Cavaliers Castelfranco nella loro tana in Veneto. Anche stavolta niente vittoria e passivo non proprio leggero, 51 a 6, ma il team lo aveva messo in preventivo fin dall’inizio. Parteciapre al campionato CIF-9 serve per far fare esperienza ai giovani mettendoli di fronte ad avversari di caratura superiore.

fonte Uff. Stampa Daemons

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Vincere contro tutto e contro tutti vale sempre doppio, indipendentemente da come vengono assegnati i punti in un campionato. E questo è quello che sabato sera hanno fatto gli Energy Building Dolphins Ancona che hanno espugnato il campo Gaetano Scirea di Cernusco sul Naviglio, riuscendo a battere i Daemons di un punto. Ad uno ad uno i ragazzi del presidente Leonardo Lombardi hanno sconfitto tutte le avversità che il destino gli ha messo di fronte. Non ci sono state dodici fatiche come per Ercole, ma poco ci è mancato. Anzitutto la partita si è giocata in condizioni climatiche quanto mai avverse per i Dolphins che, come previsto, hanno trovato come prima insidia la pioggia che ha finito per rendere il campo un acquitrino con tanto fango, cosa che ha favorito i Daemons molto più abituati a simili condizioni e soprattutto agevolati dal loro gioco basato più sulle corse che sui lanci. Poi ci si sono messi gli infortuni. Samuele Mazzanti è stato costretto a dare forfeit nell’offensive line. Poi, al secondo drive, Stefano Chiappini si è infortunato e la partita del centro della nazionale è terminata lì, sostituito da Paolo Belvederesi. Brutte notizie per lo “Zio”. La prima diagnosi parla di rottura del mediale collaterale ma analisi più approfondite verranno nei prossimi giorni. Per lui lo stop sarà minimo di sei partite. Amara ciliegina sulla torta, poi, un altro infortunio. Rocky Pentello a pochi secondi dal termine del primo tempo è stato colpito duro ad un ginocchio. La botta l’ha costretto ad uscire dal campo salvo poi tornare fasciato nel secondo tempo. E ultimi ma solo in ordine di comparizione: i Daemons stessi che daranno filo da torcere a chiunque per il resto del campionato. In particolare i tre americani di Cernusco hanno fatto e strafatto il loro in difesa, mandando sin troppe volte in tilt quella macchina da guerra che è l’attacco dei Dolphins. E se di Major Culbert si sapeva già, ad apparire come un autentico fenomeno è stato il running back e linebacker Jeff Souders. Uno di quelli capaci di mandare in crisi chiunque. Alla fine però i Dolphins hanno portato meritatamente a casa la partita. E per una volta a salire sugli scudi è stata la difesa. Non perfetta, ma stoica, solida, arcignosa e determinata al punto tale da diventare unica. Sugli scudi oggi come non mai, il linebacker anconetano e della nazionale Andrea “Dedo” D’Eramo che ha giocato da leader indiscusso ed ha terminato la partita in lacrime, tanto ero gonfio d’orgoglio per come avevan giocato lui ed i suoi compagni. Ma menzione d’onore meritano anche Gabriele Caruso (autore di un touchdown) e i safety Douglas Rosnick ed Enrico Leonardi, così come tutti i linebacker che si sono alternati nel ruolo. In attacco invece Mejdi Soltana si è distinto ancora una volta come quarterback quando si è trattato di sostituire Rocky Pentello (al contrario che in difesa dove secondo il coach due suoi errori sono costati altrettanti touchdown). Giornata no invece per Michele Marchini. Il forte ricevitore ha sì catturato molti passaggi ma ha finito per sbagliare troppe giocate determinanti, causa i raddoppi difensivi e la palla scivolosa per via dell’acqua. Praticamente perfetto invece Filippo Limitone che nelle giocate chiave non sbaglia mai e che “è impressionante per quanto è maturo in campo a soli 18 anni” spiega il Coach Gianluigi Luchena. La partita si decide tutta nell’ultimo minuto di gioco. I Daemons realizzano un touchdown a 60 secondi dal termine per il 33-27. I giochi sembran fatti, ma non per la premiata ditta Rocky Pentello & Co. che dalle 29 yards Dolphins impiega 31 secondi per mandare Fulvio Renzi in touchdown. L’opera è completata da Michele Morichi che centra i pali e assesta il risultato sul 33-34. I Daemons danno tutto e di più per vincere ma in 29 secondi la difesa anconetana è perfetta e non permette loro di concludere l’azione in end zone. I Dolphins vincono e portano a casa la giornata. L’impresa è compiuta. Domenica prossima gli Energy Building Dolphins Ancona dovranno vedersela contro gli Hogs di Reggio Emilia. Appuntamento quindi al campo Giuliani di Torrette alle ore 15,30.

fonte Uff. Stampa Dolphins

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