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I Dolphins cercano conferme all'ombra dell'Etna

Contro mille avversità alla caccia della seconda vittoria. Senza remore e senza paura alcuna. Perchè se è vero che gli Elephants Catania sono una delle formazioni più solide e pericolose della IFL degli ultimi anni, i Dolphins non sono certo da meno. E con grinta e un pizzico di spregiudicatezza, tutto è possibile. Gli Energy […]



Contro mille avversità alla caccia della seconda vittoria. Senza remore e senza paura alcuna. Perchè se è vero che gli Elephants Catania sono una delle formazioni più solide e pericolose della IFL degli ultimi anni, i Dolphins non sono certo da meno. E con grinta e un pizzico di spregiudicatezza, tutto è possibile.

Gli Energy Building Dolphins Ancona si presenteranno domenica allo stadio Santa Sofia di Catania con un solo obiettivo: portare a casa un’importante vittoria nella corsa all’obiettivo minimo stagionale, i playoff.

Facile a dirsi più difficile a farsi. Anzitutto perchè la trasferta in terra siciliana è sempre ostica. Andata e ritorno in aereo in un giorno. Anzi, in poco più di dodici ore. Con una levataccia mattutina, la partita alle 13 e il reimbarco prima delle 19.

Poi perchè, come anticipato, gli Elephants sono una delle squadre da battere della IFL. Ad un ottimo gruppo che nel 2010 ha perso la finale scudetto contro i Panthers Parma e che lo scorso anno ha centrato la semifinale playoff (prendendosi però nella regular season la rivincita contro i parmensi i bicampioni d’Italia), si sono aggiunti tre americani capaci davvero di fare la differenza. Parliamo infatti di due giocatori come il fortissimo running back Nate Kmic ed il safety Jordan Lake. A cui va aggiunto uno dei più forti quarterback che giocano in Europa, vale a dire Eric Marty.

A questi van aggiunte due vecchie conoscenze di casa Dolphins, vale a dire il linebacker Massimiliano Bonomo detto “Il Moro” e l’ex Bolzano Christian Costanzo, defensive back.

“Di loro temo soprattutto la forza fisica -spiega l’offensive coordinator dorico Roberto Rotelli- e l’offensive line che è collaudata e rodata, composta da diversi nazionali. Però noi siamo carichi e motivati e andiamo giù per giocare la nostra partita”. Sul piano tattico Catania, proprio come i Dolphins, ha da anni deciso di dedicarsi al football spettacolo. Dunque tanti lanci e possibilmente lunghi. Il pubblico non rimane mai deluso dalle nostre partite”.

L’Hall Of Famer dorico è però preoccupato degli eventuali errori “Non sono una persona negativa -specifica Rotelli- che parla solo delle cose che non vanno. Però per crescere occorre migliorarsi ed eliminare ciò che non va. E se a Catania ripeteremo diversi degli errori commessi contro i Lions, rischiamo seriamente di essere puniti anche più del dovuto”. Alla fine tuttavia Rotelli dispensa complimenti ad uno della vecchia guardia come Gianluigi Rosati “gioca da oltre un decennio ma contro Bergamo sembrava un ragazzino” e a tre future star del football italiano come Gabriele Caruso, Riccardo Battilà e Gabriele Ballerini. Tutti facenti parte della defensive line ed assieme non arrivano a sessantacinque anni.

I Dolphins giungeranno a Catania con un roster corto rispetto ad una normale trasferta, visto e considerato anche il viaggio in aereo.

Non convocato causa infortunio Fulvio Renzi, già malconcio da settimane e uscito dal campo domenica contro i Lions. Coach Gianluigi Luchena spera di recuperarlo il primo aprile contro i Panthers. In attacco dunque verrà confermato come ricevitore titolare Fabio Capodaglio mentre si studia ancora come sostituire “Fluido” nel ruolo di cornerback. Fuori causa anche Simone Domenichetti che tuttavia, quando tornerà, non ricoprirà più il ruolo di linebacker ma verrà spostato nella offensive line. Out anche Roman Vikhnin sempre impegnato tra la nazionale italiana di bob ed un futuro fatto di mille incognite. Completamente ripresosi dagli acciacchi della scorsa settimana invece Stefano Chiappini. La rivelazione del match contro i Lions, il running back americano John Pagliaro, non si è allenato questa settimana causa un risentimento muscolare ma al momento attuale la sua presenza in campo a Catania non è assolutamente in dubbio.

Giochi votati all’attacco, americani di qualità e quantità. Ma la sfida di domencia sarà soprattutto una sfida tra quarterback. Rocky Pentello è ad Ancona da quattro anni ed in quattro anni si è consacrato come, dati alla mano, il miglior quarterback che abbia mai giocato in Italia. E domenica, al quarto tentativo di lancio, raggiungerà quota mille in questa particolare classifica. Eric Marty invece dove va fa la differenza e conquista trofei. Ha vinto un campionato Italiano con i Giants Bolzano per poi portare i Dragons Danubio al loro primo titolo austriaco. Lo scorso anno invece Marty ha guidato i Warriors Bologna alla vittoria della regular season con il record di 9-0, salvo poi capitolare nella finale scudetto contro i “Soliti” Panthers Parma.

“Marty è un quarterback eccezionale -conclude Rotelli-. Ha lancio e senso del gioco. Riesce sempre a trovare qualcuno a cui far arrivare la palla. Però vedo Rocky Pentello allenarsi tutti i giorni da quattro anni e perdonatemi, ma io non scambierei mai e poi mai Marty con Pentello”.

Appuntamento quindi a domenica, ore 13, al Santa Sofia di Catania per un match di football assolutamente da non perdere.

fonte Uff. Stampa Dolphins Ancona

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