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TNF: i Browns sconfiggono a sorpresa gli Steelers 24-19

Nel Thursday Night Football a Cleveland arriva l’upset: i Browns sconfiggono i lanciatissimi Steelers in un Huntington Bank Field innevato.

Ken Blaze-Imagn Images

La neve che scende copiosa. Il terreno di gioco ricoperto da una coltre di neve. Nick Chubb che corre in touchdown a 57 secondi dalla fine della partita. L’Hail Mary di Russell Wilson che non va’ a buon fine. È stato un Thursday Night Football memorabile per i Cleveland Browns, che tra le poche soddisfazioni di questa stagione possono comunque annoverare il fatto di aver sconfitto sia i Baltimore Ravens, sia i Pittsburgh Steelers; due rivali di Division e, soprattutto, due franchigie che non hanno nascosto la loro ambizione di arrivare fino al Super Bowl.
Ma è stato un Thursday Night Football memorabile anche per tutti gli appassionati di football; in particolare, gli ultimi due quarti di gioco hanno regalato momenti altamente spettacolari, con la neve che ha iniziato a scendere copiosa su Cleveland, gli Steelers che, in un Huntington Bank Field innevato, rimontavano fino a portarsi in vantaggio 19-18 e, infine, i Browns che trovavano la forza di reagire e trovare un touchdown insperato a poco meno di un minuto dalla fine delle ostilità per fissare il punteggio sul 24-19. Upset servito.

La quiete prima della tempesta

La partita ci ha messo un po’ a carburare, tanto che il primo quarto è terminato senza punti a tabellone, con due 3&out dei Browns e un field goal fallito più un “turnover on downs” degli Steelers. In apertura secondo quarto, però, Boswell, protagonista della vittoria degli Steelers contro i Ravens della scorsa domenica, riscattava il primo errore e centrava i pali dalle 48 yards per il 3-0 ospite. A quel punto i Browns mostravano un po’ di orgoglio: prima Winston orchestrava un drive partito dalle proprie 20 yards e culminato con il touchdown di Chubb poi, dopo un sack di Garrett a Wilson con conseguente fumble recuperato da Reid, portava i suoi in raggio da field goal, con Hopkins preciso ad allungare il vantaggio dei Browns fino al 10-3 con cui terminavano i primi due quarti di gioco. Primo tempo, quindi, filato via senza scossoni particolari, con i Browns comunque sorprendenti nel riuscire difensivamente a bloccare l’attacco Steelers e offensivamente a portare avanti drive consistenti. Ma i fuochi d’artificio dovevano ancora arrivare.

Browns vs Steelers > Jake Paul vs Mike Tyson

Il terzo quarto, con i primi accenni di neve a scendere su Cleveland, si apre con il fumble di Tillman, preludio ad un secondo tempo elettrizzante. La difesa dei Browns, però, torna ad essere quella ammirata nella scorsa stagione e, dopo aver costretto gli Steelers ad un altro “turnover on downs”, non concede più di un field goal all’attacco ospite, con Boswell che centra nuovamente i pali per il 10-6. A questo punto, con la neve che aumenta l’intensità, il campo quasi completamente innevato e la partita aperta ad ogni tipo di possibilità, i Browns e gli Steelers cominciano a suonarsele di santa ragione. Dopo aver orchestrato un drive da 10 giocate partendo dalle proprie 35, Winston corre in touchdown e, trovando poi Njoku sul tentativo di conversione da 2 punti, porta i Browns sul 18-6. Ma gli Steelers rispondono e compiono un’improbabile rimonta (viste le condizioni meteo): prima Wilson trova Warren per il touchdown del 18-13 (con punto extra firmato da Boswell), poi Herbig forza un fumble a Winston, infine Austin, dopo un lancio dalle 23 yards di Wilson, trova il touchdown del sorpasso (con tentativo di conversione da 2 punti fallito). L’intercetto subìto da Winston nel drive successivo, a poco più di 4 minuti dalla fine, sembra poter mettere la parola fine alla partita. Ma in un contesto del genere, nulla si può dare per scontato. La difesa dei Browns sale nuovamente in cattedra e forza un 3&out all’attacco degli Steelers. L’ovale torna tra le mani di Winston a 45 yards dalla end zone; e l’ex QB dei Saints orchestra un drive quasi perfetto, spinto anche dal pubblico di casa che, nonostante le condizioni meteo avverse, ha continuato ad incitare i propri beniamini. E al lancio di Winston per Jeudy con guadagno di 15 yards è stato chiaro un po’ a tutti che questo drive si sarebbe chiuso in touchdown. E così è stato, con Chubb a coprire le ultime 9 yards (in 2 portate) che separavano i Browns dalla end zone e chiudere in touchdown per il 24-19. Wilson poi ha provato, con 57 secondi a disposizione, a compiere un miracolo, senza riuscire però nel suo intento e fermandosi a 35 yards dalla end zone.

Ossigeno per i Browns, campanello d’allarme per gli Steelers?

I Browns, quindi, l’hanno fatto di nuovo. Dopo aver battuto i Ravens, hanno preso lo scalpo anche degli Steelers. In una stagione anonima e deludente, sono comunque riusciti a regalare ai propri tifosi due vittorie (per ora) contro due rivali di division (i Browns sono 2-1 di record nelle sfide intra-division). Contro gli Steelers, spalle al muro dopo le ultime due brutte sconfitte contro i Chargers e i Saints, hanno tirato fuori l’orgoglio e hanno giocato un buon football in entrambe le fasi. Jameis Winston ha chiuso con 18 completati su 27 tentativi, per 219 yards; Nick Chubb ha segnato 2 touchdown, correndo per 59 yards; Jeudy ha ricevuto per 89 yards; Njoku, nonostante un drop sanguinosissimo, si è reso protagonista di una ricezione fantasmagorica sul tentativo di conversione da 2 punti per il momentaneo 18-6. Tutte buone sensazioni da un attacco che, guidato da Winston, ha dato comunque risposte diverse rispetto a quello visto con Watson come QB prima del suo infortunio. E ora la domanda sorge spontanea: sarà Winston il QB titolare nel 2025?
Dopo averla massacrata nelle ultime settimane, bisogna riconoscere che anche la difesa dei Browns ha fatto il suo dovere contro gli Steelers: al netto del passaggio a vuoto a cavallo tra terzo e ultimo quarto, il reparto guidato da Jim Schwartz ha dato filo da torcere all’attacco Steelers, mettendo Russell Wilson sempre sotto pressione e forzando 4 sack (3 di Garrett).
Questo è il modo per chiudere la stagione dignitosamente; se i Browns riuscissero ad essere costanti con questo tipo di prestazioni, questa brutta stagione si potrà chiudere comunque in modo abbastanza dignitoso. E consentirebbe di togliere un po’ di pressione a coach Stefanski.
Pressione, invece, che ora è tutta sulle spalle di coach Mike Tomlin, non completamente lucido in alcune scelte fatte giovedì (vedere touchdown di Chubb del 24-19 arrivato dopo un’accettazione di penalità azzardata). Perché è vero che comunque a Pittsburgh stanno facendo un grande lavoro quest’anno, ma è anche vero che arrivare solamente ai playoffs e continuare ad uscire al primo turno non basta più. Questo è il motivo per cui è stato preso un elite QB del calibro di Wilson, per vincere partite di playoffs. E se nel primo mese di titolarità post infortunio di Wilson le cose erano andate abbastanza lisce, nelle ultime 2 partite l’attacco degli Steelers ha fatto più fatica (la vittoria contro i Ravens è arrivata grazie a 6 field goal realizzati da Boswell). Potrebbe essere un piccolo campanello d’allarme. Tempo per prendere i dovuti accorgimenti da qui a gennaio, coach Tomlin ne ha abbastanza.

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