DAZEROADIECI è il podcast curato da Touchdown Magazine che ripercorre, in un numero di tematiche sempre compreso tra zero e dieci, gli avvenimenti più salienti della settimana di NFL appena trascorsa.
In questo spazio testuale vogliamo riproporre i temi affrontati in formato audio, così da dare modo a tutti di avere qualche anticipazione su quanto potranno ascoltare, in maniera più approfondita, scaricando comodamente l’ascoltabile. Per quanto riguarda la Week 10, abbiamo selezionato gli spunti seguenti:
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Dopo due quarti abbondanti da assenti non giustificati, i Baltimore Ravens esplodono nel terzo periodo del TNF, in seguito a uno sfortunato fumble di Chase Brown, RB dei Cincinnati Bengals. Per vincerla, i viola mettono a segno tre TD da almeno 65 yards nel quarto quarto, al cospetto di una Cincinnati molto in forma in questa fase di stagione, ma non abbastanza in palla per mantenersi al passo di una delle migliori in AFC. In due gare contro Lamar Jackson, i Bengals non hanno mai saputo come arginarlo. In questa sfida, buone notizie sono arrivate da Ja’marr Chase, che ha firmato 3 TD, forse anche a causa dell’assenza, tra i difensori di Baltimore, di Kyle Hamilton.
- Una pessima prova offensiva per i Chicago Bears, capaci di concedere addirittura 9 sacks a una difesa come quella dei New England Patriots, che non aveva certo impressionato finora. I Pats sbancano il Soldier Field, dominando contro una squadra di casa in decisa involuzione. Dopo aver perso contro Jayden Daniels, Caleb Williams fa lo stesso contro Drake Maye e ciò non può non preoccupare, perché l’intesa con Cole Kmet e DJ Moore è inesistente e questo attacco era stato assemblato appositamente affinché il QB rendesse sempre al meglio.
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Brock Purdy, in una delle sue migliori giornate, traghetta i suoi alla vittoria contro dei Tampa Bay Buccaneers che non mollano mai e lottano per tutta la partita. I 9ers sono però più forti dopo il rientro di Christian McCaffrey e festeggiano il primo TD in carriera di un pienamente recuperato Ricky Pearsall, altro WR che si aggiunge a un attacco già capace. Jake Moody sbaglia 3 FG, ma segna il quarto, che vale la vittoria. Fosse stato più preciso, il risultato sarebbe stato più rotondo per San Francisco. Tampa è in palla, ma resta un gradino dietro a una delle powerhouses della NFC.
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Pur meritando la vittoria, Denver esce sconfitta dall’Arrowhead Stadium. I Kansas City Chiefs bloccano blocca il FG che sarebbe valso la vittoria Broncos, allo scadere del tempo di una partita difficile, nella quale vincono grazie a un big play dello special team, oltre che a una buona dose di fortuna. I Chiefs sono 9-0, 7 di queste vittorie sono arrivate con un margine di distacco inferiore ai 7 punti. Lo schema metodico e instancabile di KC gli sta portando dritti dritti verso il top seed della loro conference.
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I Philadelphia Eagles confermano di essere in gran forma, al contrario dei Dallas Cowboys, loro avversari divisionali usciti sconfitti da questo matchup. La storica rivalità pare avere una chiara dominatrice al momento. Jalen Hurts gioca così così, ma per sua fortuna ha Saquon Barkley e i due sanno come vincere le partite, anche se a volte hanno dei blackout. Con Micah Parsons è un’altra Dallas, ma non basta. Se davvero Dak Prescott dovrà operarsi, sarà un lungo inverno per i Cowboys. Potrebbe però significare una seconda opportunità per Trey Lance, sfortunato QB che non è ancora mai riuscito a esprimere il suo potenziale a causa degli infortuni che lo hanno limitato.
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Nonostante il peggior Jared Goff di sempre, a livello statistico, che lancia 5 intercetti in una sola partita, ai Detroit Lions basta l’ultimo quarto per regolare gli Houston Texans in rimonta. I texani vogliono ma non possono, come si suol dire, sia per le tante assenze (ma la buona notizia è che Nico Collins è prossimo al rientro), sia per i problemi ormai endemici in linea d’attacco. A inizio stagione alcuni davano questa sfida come possibile Superbowl, ora c’è da sperare che non lo sia perché Detroit appare – nettamente – più forte e il matchup non sarebbe molto divertente.
Crediti fotografici: CNN